Set 07 2012

dario fo in ghingheri 07 09 2012

Published by at 6:35 am under costume,cronaca nazionale

DARIO FO IN GHINGHERI
Scalfari Eugenio, fondatore e padre padrone di Repubblica, ha una caratteristica a distinguerlo da tutti gli altri giornalisti: per scrivere buona sera ci mette due colonne, e alla fine conclude con un: buon mattino! Ma incisivi come lui ce ne son pochi. Ciucciamoci questa. Ratzinger ha appena finito di dire la sua su Giuda, e lui, una specie di Dario Fo meno grosso, completa:
“Se la nostra vita è dominata dal destino, cioè è già scritta, l’enigma rappresentato da Giuda è irrisolvibile. O meglio, sancisce la non punibilità e l’irrilevanza delle opere ai fini della salvezza nel regno dei cieli. Eccetera.”
Guardiamoci bene, naturalmente, dal dire lo stesso su Hitler e Mussolini. Anche se non han fatto altro, a suo tempo, che seguire il destino, e adagiarsi soprattutto sulle caratteristiche del genere umano, come dimostra ancor oggi la metà del mondo…….

Cremona 07 09 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “dario fo in ghingheri 07 09 2012”

  1. danielaon 07 Set 2012 at 1:59 pm

    Lo scrivo qui, ma non c’entra nulla.
    Ma chi scrive gli articoli di giornale non può documentarsi meglio e scrivere le cose giuste?
    Nel caso a cui mi riferisco non è una cosa importante, ma è una questione di principio. La notizia riguarda la costituzione della nuova unità pastorale di Gabbioneta Binanuova, Vescovato e Ca’ de’ Stefani da parte del Vescovo che ha nominato i parroci di questa unità pastorale.
    Sia La Provincia che Cremonaoggi, nel descrivere la biografia dei 3 parroci, hanno commesso un errore su uno di loro scrivendo “dallo scorso giugno don Arienti ha lasciato la parrocchia di Cristo Re”: scritta così sembra che sia stato trasferito 3 mesi fa, invece don Paolo è andato via da Cristo Re nel settembre dell’anno scorso (l’annuncio del suo trasferimento era stato dato a giugno, ma l’abbiamo salutato in settembre)…lo so bene, visto che don Paolo, ora presidente della federazione oratori, è stato il vicario della mia parrocchia (Cristo Re) per 7 anni, era arrivato da noi il 12 settembre 2004.
    Leggo che don Paolo manterrà gli stessi impegni, presidente della Federazione Oratori Cremonesi e responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, pur diventando parroco “in solido” della nuova unità pastorale; inoltre i tre sacerdoti risiederanno insieme nella canonica di Vescovato, dando così avvio a una comunità di sacerdoti: qui non ci sono errori, ma con tutto il rispetto per il Vescovo mi chiedo:
    1) innanzitutto cosa voglia dire “parroco in solido”;
    2) se per don Paolo sarà tanto comodo spostarsi da Vescovato alla federazione oratori qui a Cremona: il Vescovo non poteva lasciarlo qui? In fondo se voleva dargli una parrocchia il don mi pare ne segua una, quella della Beata Vergine di Caravaggio, poteva farlo diventare parroco di questa;
    3) vuole costituire le unità pastorali perché mancano i sacerdoti? E allora com’è che poi ne manda 3 per un’unica unità?
    Faccio gli auguri a don Paolo per questo nuovo incarico.

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