Ago 16 2012
da non dimenticare 16 08 2012
DA NON DIMENTICARE
Domenica 10 giugno Zanolli Vittoriano, direttore della Provincia, quotidiano eccetera, se ne veniva fuori con una delle solite uscite, sebbene nel ricorso d’appello contro di me si sia definito “commentatore moderato”: i Vigili, anziché occuparsi dell’ordine pubblico, lo lasciano volentieri ai Carabinieri, e stanno in ufficio a scaldare le sedie, o se proprio devono uscire, è per dare multe su multe.
La tesi è evidentemente diffamatoria, e di poco senso, tranne la voglia di insultare. E ingigantisce il fossato che normalmente separa i cittadini da chi deve far rispettare le regole, anche a sanzioni. Come fosse una cosa semplice.
Il sindaco Pivetti, che ce l’ha con me perché ormai tanti lo chiamano Pivetti, nonostante l’abbia invitato più volte su questo blog e www.cremonaoggi.it a esigere scuse chiare senza distinguo d’alcun tipo, tace.
Tace. Tace. E ancora tace, nell’ufficialità, cioè dove ha l’obbligo di esprimersi un sindaco, il cosiddetto primo cittadino.
Zanolli è il comunicatore ufficiale dell’Immenso, che gli ha ceduto metà del nuovo cognome: impossibile contestarlo.
Pivetti, oltre che sindaco, ha tenuto per sé le deleghe della Polizia municipale ch’erano di Alessandro Zagni, quindi è due volte tutore oltre che capo: eppure, coraggio scappiamo, anche se alla minima occasione sforna il suo classico Dio, Patria, Famiglia, tutto condito dalla cremonesità, e l’Inno d’Italia per contestare la Lega. Se si tratta invece di mettere a posto un linguacciuto di provincia, tiene famiglia.
Inutile insistere: Pivetti si nasce, poi ci si sforza di progredire. Almeno non si stupisca e scandalizzi se un cittadino risputa in faccia al vigile che lo multa le parole di Pennadoro Zanolli.
Anche se meno, è grave il silenzio di assessori e consiglieri: chi tace acconsente. Per non parlare del cavaliere del Graal Salami Giorgio. Sindacalista perpetuo.
Una sola speranza che Cremona non sia perdutamente una città di morti: provvedano i Vigili, in gruppo, ma anche uno solo; hanno tempo cinque anni per chiedere attraverso l’azione civile un congruo risarcimento. E la prima volta che Pivetti li elogia in pubblico, in occasione di qualche ricorrenza, a fianco di autorità varie e persone importanti e commendevoli, gli rispondano senza equivoci: gli elogi li faccia quando servono alla città, a noi, non quando servono a Lei.
Cremona 16 08 2012 www.flaminiocozzaglio.info
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