Giu 29 2012

arrivare al dunque 29 06 2012

Published by at 7:40 am under cronaca cremonese,Giudici

ARRIVARE AL DUNQUE

Il lavoro del giudice, oltre che, sempre, zeppo di scelte delicatissime, è spesso difficile, e non è il caso di complicarlo con pregiudizi per nulla utili alla verità.
Mi viene in mente ancora una volta quando leggo sui giornali, a proposito del rinvio a giudizio dei responsabili del canile di Cremona, che avrebbero ucciso le povere bestiole “per crudeltà e senza necessità”.
Perché la mia critica? Da quando ho deciso (1998) di smettere di tenere cani di razza (pastori tedeschi), una casa la trovano sempre, prendo i cani solo al canile, che ho imparato a conoscere. E mi piacerebbe sapere dove la Procura ha trovato, non parlo di prove, gli indizi della crudeltà. Siccome per certo tempo l’indagine ha avuto sulla stampa lo stesso rumore che Tamoil, è noto che sul corpo delle povere bestie, conservato dai responsabili in freezer per dar prova di una loro particolare attitudine alla tortura, fossero stati individuati segni lasciati dalle corde con cui erano legati prima dell’iniezione fatale.
In breve, ho chiesto a un veterinario, che fa tuttora opera di volontariato, perché: io ho fatto iniezioni ai miei sollevando tranquillamente la pelle sul dorso, e manco se ne accorgono. Risposta: certo, ma Tanax e Pentothal si fanno in vena, non semplice da trovare perché il cane si muove, di conseguenza devi legarlo, specie se è un esemplare da 50 kg. Da lì, i segni della corda.
Ecco la crudeltà.
Poi, sull’eventuale faciloneria con cui i veterinari si sarebbero fidati dell’esperienza dei gestori per decidere se un cane andava ucciso o non, deciderà il processo.
Come sui soldi con cui i responsabili si sarebbero arricchiti, a dileggio dei donatori e, ancora una volta, dei cani.

Cremona 29 06 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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