Giu 14 2012

essere o non essere 14 06 2012

Published by at 8:29 am under cronaca cremonese

ESSERE O NON ESSERE

Ma qui c’è la certezza. Quando li definisco in pubblico per quello che sono, gli Ascomiti s’infuriano. Sentite l’ultima d’uno di essi, Mantovani Paolo, che si sta impegnando a prendere il posto di Pugnoli Claudio:
“Continuiamo a vedere il politico con gli occhi da suddito, invece di vederlo per quello che realmente è, UN NOSTRO DIPENDENTE!”
Poi hanno la pretesa che il politico perda tempo a trattare con loro.

Cremona 14 06 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “essere o non essere 14 06 2012”

  1. danielaon 14 Giu 2012 at 12:59 pm

    Prima di mettermi a criticare Mantovani vorrei sapere se, dicendo “il politico è un nostro dipendente”, in realtà intendeva dire che nel votarlo è come se gli avessimo dato un lavoro (dato che gli abbiamo dato la possibilità di governare la città); se anche intendeva questo, a volte quelli dell’Ascom mi sembrano un po’ pieni di sé : l’attuale Giunta sta governando anche grazie al mio voto, ma non mi è mai venuto in mente di considerarli i miei (e quelli di altri, s’intende) dipendenti.
    Se non intendeva dire questo, dall’alto di cosa dice “è un nostro dipendente”?
    A proposito di dipendenti, sembra che alcuni sinistri, oltre a Quinzani, abbiano presentato un’interrogazione a proposito dei 32 assunti in Comune 2 anni fa: leggo da Cremonaoggi “l’interesse dei consiglieri è rivolto in particolare alla tutela e alla salvaguardia dei lavoratori e delle famiglie coinvolte”…non sto a riportare tutto, chi è interessato se lo può andare a leggere (Cremonaoggi, sezione “cronaca”), la mia “ironia” (eufemismo) è rivolta ai sinistri che hanno firmato l’interrogazione e che erano assessori nel mandato 2004-2009 e consiglieri già da prima del 22 giugno 2009: adesso si preoccupano della tutela dei lavoratori? Hanno lasciato precari alcuni di loro per diversi anni e viene in mente loro solo ora la tutela e la salvaguardia loro e delle rispettive famiglie? Se davvero un’interrogazione del genere dovesse arrivare in Consiglio comunale, spero che qualche assessore o consigliere risponda “a tono”.
    Tornando ai commercianti. anche gli ambulanti del mercato ce l’hanno con il Comune per un paio di motivi e minacciano lo sciopero:
    1) per l’aumento della Cosap, cioè la tassa per l’occupazione delle piazzole del mercato.
    2) la possibilità che il Comune sospenda il mercato in caso di concomitanza con eventi di richiamo e qui sono totalmente d’accordo con il Comune: l’evento di richiamo non sempre si può spostare a un altro giorno (vedi la festa del torrone che si svolge nel fine settimana), il mercato se per una volta non si tiene il mercoledì…e che sarà mai? Si può sempre spostare a un altro giorno. D’altronde, in caso contrario, i banchi del mercato dovrebbero essere spostati in altre vie con relative polemiche da parte degli ambulanti…non è che il Comune ha preso questa decisione proprio per evitare le polemiche perché questi dovevano, per una mattina, spostarsi altrove, sempre stando in centro (e non in un vicolino sconosciuto, ma in posti comunque visibili)?
    Ci sono poi eventi non di richiamo, ma anche (per me) più importanti, come le celebrazioni di date storiche: 4 Novembre, 2 Giugno, 25 Aprile (comunque io la pensi su questo giorno, è una data storica)…e le celebrazioni in questione dovrebbero venire prima delle richieste degli ambulanti; quest’anno il 25 Aprile è stato ricordato in concomitanza con il mercato, mentre fino all’anno prima, se la data capitava di mercoledì o sabato, mi pare che venisse rimandato il mercato, la stessa cosa si dovrebbe fare anche per il 4 Novembre anche se non è festa nazionale (ma per me dovrebbe esserlo di nuovo).
    Anni fa la giunta Corada voleva rimandare la celebrazione del 4 Novembre a un altro giorno perché quella volta cadeva in un giorno di mercato: casomai avrebbe dovuto rimandare il mercato.
    Ultimamente il 2 Giugno viene celebrato il pomeriggio: per me è indifferente, l’importante è che si celebri il giorno giusto; solo che quest’anno, essendo sabato, ho il dubbio che sia stata rimandata al pomeriggio per via del mercato.
    Gli ambulanti del mercato vogliono scioperare? Lo facciano pure: i cittadini, per i loro acquisti, possono sempre rivolgersi ai negozi in centro o, se in centro sono troppo cari, ai commercianti del loro quartiere.
    I commercianti sarebbero “infuriati” (stando a quanto dice La Provincia) anche per il cantiere di corso Vittorio Emanuele: si sa da un po’ che sarebbero partiti i lavori, qual’è il problema?
    Se il motivo è che c’è poco spazio per passare sul marciapiede anche con le bici, devo dire che questo mi fa molto piacere, così si eviterà di vedere i ciclisti che, nonostante il cartello che indica “bici a mano”, passano stando sulla bici…ci potrebbe anche stare se la strada fosse deserta e se non ci fossero pedoni in giro, ma il fatto è che stanno sulla bici anche in presenza di pedoni.
    Capisco benissimo che a portare la bici a mano ci si impieghi più tempo: infatti quando l’anno scorso c’era il cantiere sull’altro pezzo di corso Vittorio Emanuele io percorrevo le altre strade (via Cavallotti, via dei Tribunali, …).
    La stessa cosa vale per i pedoni: se non devono andare in un negozio presente in quel tratto di corso e se trovano troppo stretto il passaggio, se hanno “gambe buone” possono magari allungare la strada e percorrere altre vie.
    I commercianti hanno paura di perdere i clienti? Ma i clienti, soprattutto se affezionati, sanno che il negozio è aperto: se vogliono entrare, lo fanno comunque (dato che il passaggio per i pedoni c’è…pare sia stretto, ma c’è).
    I commercianti hanno paura che il cantiere duri molto? Ma se è da quando Zanibelli è l’assessore ai lavori pubblici che i cantieri hanno una durata ragionevole!

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