Giu 13 2012
gesuiti atei 13 06 2012
GESUITI ATEI
Un uomo solo è rimasto in coda, la sua faccia è d’un viola paonazzo, il suo nome è Pizzetti Luciano.
Pur se la “sentenza” della direzione cittadina del Pd sembra scritta in una sagrestia di quart’ordine, a un’attenta lettura il significato è chiarissimo:
“Anche la vicenda delle incertezze mostrate circa la costituzione come parte civile nel processo che sta iniziando contro gli amministratori di Tamoil, sta a dimostrare la complessità del problema. Tale possibilità poteva essere considerata come un’ulteriore opportunità offerta all’Amministrazione per tutelare la cittadinanza rispetto a futuri ed al momento non prevedibili sviluppi della vicenda.”
Parlando chiaro, mezzo chilo di vaselina spalmato sulle parti offese dell’onorevole, ma 15, ripeto, quindici su ventuno del direttivo cittadino hanno ripetuto, come già il segretario Magnoli, i consiglieri comunali: il sindaco di Cremona aveva il dovere di costituirsi parte civile nel processo Tamoil, in rappresentanza dei cittadini offesi.
Ha un bel ripetere il compagno Pizzetti, la Fontana aveva il ruolo di dama di compagnia, rimbombato da Zanolli Vittoriano, quello del pesce vivo servito in tavola a temperatura ambiente, che i giochi erano fatti, e vinti, da lui, e se qualcuno al Partito parlava tanto per aprire il becco, ben faceva il suo amico Pivetti a non costituirsi; io non sono gesuita e men che meno compagno, e a volte della forma me ne sbatto, e leggo la decisione del direttivo come va letta:
IL COMPAGNO PIZZETTI NON CONTA PIU’ UN (fate voi)
Per adesso ha dietro i sei su ventuno, sulla cui tenuta, una volta si rendano conto di cosa è successo, non scommetterei un centesimo.
Del resto, risalgo al linguaggio politico più alto o più becero, come si vuole, ma uno che ripete: poteri forti e oscuri a Cremona? esistono solo nella fantasia dei malati, vuol dire o che è falso, ma non mi permetterei mai, o, come il proverbio del mio buon suocero, non vede un prete nella neve. Inadatto comunque allo scopo, in definitiva.
Conseguenze pratiche.
Coloro che si ostinano a considerarlo un “politico di peso” anziché da Museo delle Cere, non faccio nomi, Piva, Arvedi, etc etc, Pivetti no, è semplice come l’evangelica colomba e non s’accorge di nulla, prendano atto di poter contare solo sul suo voto e su quello del fedelissimo Bonali Daniele, nessuno gli ha detto: la guerra è finita, e che rischiano di prendere accordi che poi nessuno onora.
L’onorevole Pizzetti, i suoi amici assicurano ch’è in grado di contare, ricordi che una buona ritirata è una mezza vittoria; se Napoleone fosse uscito da Mosca due settimane prima, avrebbe mantenuto l’esercito. Lasci perdere i miraggi, nel 2013 non andrà lontano da Cremona, e il partito comunque non abbandona mai chi l’ha servito senza troppe storie: non le faccia proprio adesso, nel momento sbagliato, e vedrà che qualche cooperativa da gestire gliela trovano.
Cremona 13 06 2012 www.flaminiocozzaglio.info
2 Responses to “gesuiti atei 13 06 2012”
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Quelli del Pd potrebbero anche piantarla lì di parlare di “trasparenza” e di “incapacità del sindaco e della giunta di essere garanti della salute dei cremonesi”: chi è che per anni sapeva e non aveva detto nulla?
Non si tratta di qualche settimana o di qualche mese, ma di 6 anni!
Sulla non costituzione di parte civile siamo proprio sicuri che se fossero stati loro al governo della città i sinistri si sarebbero costituiti? Ripeto: dopo che per anni, pur sapendo (alcuni di loro, magari non tutti) cosa avveniva, non avevano detto niente…avevano taciuto per non allarmare i cittadini o per non andare contro la Tamoil anche se questa si era auto-denunciata?
Il motivo della non costituzione di parte civile da parte del Comune si conosce, può anche sembrare comprensibile, tuttavia continuo a non condividere la scelta (anche se ho letto il punto di vista della Giunta, di Rossoni e di Pizzetti): hanno ottenuto che sia la Tamoil a occuparsi della bonifica, va benissimo…ma d’altronde è la Tamoil che ha inquinato!
L’accordo prevedeva questo e la tutela per 5 anni dei lavoratori: nell’accordo c’è scritto anche che per questi motivi il Comune non si sarebbe costituito parte civile nel processo? O questo punto non rientra proprio nell’accordo e, dopo la possibilità di costituirsi concessa da Salvini e Saponara, si è dovuto decidere all’ultimo momento sul da farsi?
La Giunta ha letto la dichiarazione dell’avvocato Pasquetti riguardo a questo? Tra le altre cose, l’avvocato (quindi si suppone esperto in materia) dice che la costituzione di parte civile può essere revocata.
Il Comune non si è costituito parte civile per evitare che salti tutto: bonifica e tutela dei lavoratori…con questa premessa in futuro:
1) si spera che non sia la Tamoil che ad un certo punto cambia idea e non fa più niente, anche se la Giunta non si è costituita parte civile;
2) se la Tamoil, oltre a occuparsi della bonifica e a garantire lo stipendio ai lavoratori per 5 anni, chiede o decide di fare qualcosa (che sia portare avanti un progetto o altro) che non convince più di tanto, avrà comunque i permessi per paura che, indispettita da un’eventuale risposta negativa, decida di non rispettare gli accordi?
Accenno ai permessi per il transito e la sosta in centro, anche se non c’entrano con il tuo scritto: assessori e consiglieri continueranno a non pagare i permessi ma, stando a quello che dice il giornale, la delibera originaria stabiliva che a pagare fossero anche loro…delibera poi modificata da “pressioni bipartisan” (sono le parole del cronista).
Letta così, io capisco che in Giunta erano tendenzialmente favorevoli a far pagare il permesso anche ad assessori e consiglieri e che quelli contrari a questa idea erano, penso, proprio i consiglieri (di entrambe le parti)…quindi le critiche e le accuse di voler mantenere i privilegi forse andrebbero rivolte a certi consiglieri, piuttosto che agli assessori.
Leggo ora da Cremonaoggi e da Cremonaonline: “la Giunta ci ripensa: permessi a pagamento anche per i politici”.
Da Cremonaonline, riguardo al cimitero: “linea dura con gli islamici”…ma che caspita di titolo è?
L’articolo parla della dichiarazione di De Micheli riguardo al camposanto dove ci sono i musulmani “entro 3 mesi lo sistemino oppure ci penserà il Comune facendo poi pagare a loro le spese dei lavori”…che “linea dura” sarebbe, questa? Per me De Micheli ha ragione.