Gen 06 2012

pennadoro: considerazioni finali 06 01 2012

Published by at 9:31 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

PENNADORO: CONSIDERAZIONI FINALI

Quando si presenta un ricorso alla Corte d’Appello sostenendo che, tutto sommato, pezzo di merda è un’offesa meno grave di maggiordomo di quasi tutti, che la comunicazione usata in tutta Italia non deve interessare i modi di Cremona, dove regna lo jus cremonensis, che prevede una norma speciale: all’Unto dal presidente della Libera è permesso etichettare l’ingegner Mino Jotta con un “insufficiente in lingua italiana, che deve ridursi la paga perché privilegio di casta”, agli altri, che poi in una città di vili come la nostra sono solo io, vietatissimo scrivere che lui, per l’impiego che fa della lingua italiana, è un pigiatore di tastiere, bene, quando si presenta un ricorso del genere si può solo sperare che il giudice, gli antichi celiavano, ogni tanto anche Omero si addormenta, schiacci un pisolino sul diritto e sul fatto. Ipotesi remota, dacché le risate lo terranno ben sveglio, come già successo in Tribunale a Cremona….
Tornando a noi, cari lettori, mi resta incredibile che uno che scriva sugli altri gli apprezzamenti che ho elencato due giorni fa in “Pennadoro il moderato”, abbia poi la faccia di lamentarsi per molto meno rivolto a lui, e difatti nel testo dell’appello si guarda bene dal ricordarlo, anzi, si descrive commentatore asettico e moderato, confessione esplicita ch’è ben in grado di giudicare i fatti, che però semplifica in un: io posso, lui, no.
Perché lui può e gli altri no? Non è solo la supponenza, cari lettori, è la constatazione che la nostra cara città di morti vivi glielo permette. Che io sappia, non uno dei tanti diffamati ha fatto causa a lui e all’editore, e sì che di affermazioni pesantissime ne ha scritte. Rileggete, se ne avete voglia. Addirittura si rivolge ai giudici contro di me dopo averli etichettati “disertori che prendono lo stipendio” , per un atto che la legge considera lecito. Non solo, i colpiti della politica spesso gli rispondono in pubblico mendicando spiegazioni!!
Non solo i colpiti della politica, anche i suoi colleghi di tutti gli altri giornali di Cremona, carta e on line, si guardano bene dalla sola idea di dargli un piccolo fastidio. Silenzio completo sulla causa che m’ha intentato! Non ho mai chiesto solidarietà, sono abituato a combattere in solitudine le mie battaglie, anche quando riguardano la comunità, più che i miei diritti. Ho solo chiesto che ne dessero notizia, alla pari di tante altre. Silenzio glaciale, in pubblico. A tu per tu, che non sentissero Piva e Zanolli, per carità: bravo, fai bene.
Ripeto, tutti i giornalisti di tutti i giornali di Cremona, carta e on line. Corleone insegna , ma non bisogna dirlo.

Cremona 06 01 2012 www.flaminiocozzaglio.info

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.