Gen 05 2012

lei non sa chi sono io 05 01 2011

Published by at 8:56 am under Striscia La Provincia

LEI NON SA CHI SONO IO

Dall’appello di Pennadoro Zanolli, ecco chi sono io:
anzitutto, l’ovvio “grafomane”, indi: propenso all’offesa gratuita, perché uso espressioni svillaneggianti, di malo sarcasmo, finalizzate non alla critica ma al dileggio. Poi “maniaco di protagonismo” e: autore di una non equilibrata analisi critica, del tutto mancante, ma di gratuito sbeffeggio autoreferenziale, che rende palese l’intendimento non di criticare, ma di offendere.
E, trattandosi di appello contro una sentenza di primo grado, ecco la paga all’altro responsabile: come poi il primo giudice abbia potuto ritenere che i termini usati per lo sbeffeggio non travalichino l’ambito della “CORRETTEZZA FORMALE DELLE ESPRESSIONI, rimane inspiegabile.
Rimane inspiegabile per un motivo evidente, il giudice non ha capito, oltre a me , nemmeno chi è lui, Pennadoro, quasi mettendoci sullo stesso piano, io volgare scribacchino, lui: “direttore del giornale La Provincia, giornale di riferimento per i cremonesi che, pur essendo il pacchetto azionario, nella quasi totalità, appartenente alla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, organizzazione sindacale, non è organo di partito e/o sindacato e ha sempre mantenuto una linea il più possibile asettica e connotata da toni moderati.”
Scusate se sono pedante, amici lettori, avrete colto la finezza, La Provincia è sì proprietà di un sindacato, ma, a garanzia della propria indipendenza e del rispetto ai lettori, non si comporta da organo di sindacato!
Insomma, Pennadoro Zanolli mi rivolge il classico, a me che pretendo giudicarlo per ciò che scrive: lei non sa chi sono io!
E mette avanti le mani, prima del giudizio di appello, per spiegare alla Corte qual è il diritto da applicare nel suo caso, ad evitare “gli errori valutativi” commessi dal Tribunale di Cremona.
A Cremona vige un diritto particolare, solo il direttore della Provincia, siccome scelto dall’immenso Piva, ha diritto a sbacchettare chiunque. Un qualsivoglia scribacchino, come me, non deve tentare di giustificarsi mostrando che sulla stampa nazionale e Tv si usano linguaggi ben più duri. E’ irrilevante che io indichi le vignette di Giannelli sul Corriere, dove Bossi viene abitualmente dipinto come un cane rabbioso tenuto alla catena da Berlusconi, che consegni ampi stralci di Libero e La Stampa: “lo scrupolo defensionale impone di evidenziare l’irrilevanza dei riferimenti, espressioni che, sol perché colà adottate, non valgono a dimostrare l’attuale accettabilità di frasi inaccettabili.”
Cioè la regola di scrittura che vale in tutta Italia, a Cremona non è permessa, se lo vuole Zanolli!
Ancor più bello l’ultimo affondo. Scrivevo nella mia difesa: non sta né in cielo né in terra la richiesta di risarcimento di 50mila euro, del tutto fuori dalle misure fissate dai Tribunali, e ricordavo il processo Sgarbi/Travaglio. Sgarbi, in diretta ad Annozero, urla ripetutamente a Travaglio: sei un pezzo di merda. Almeno dieci milioni di spettatori in diretta, fatto ripreso da tutti i giornali, insomma insulto davanti all’Italia al completo, altro che i miei 2mila lettori. Condanna di Sgarbi a 25mila euro.
Sentite Pennadoro Zanolli: “il risarcimento Sgarbi-Travaglio riguarda un unico episodio e una espressione (pezzo di merda) il cui uso corrente ne attenua la capacità di ledere le prerogative della personalità, l’ingiuria ha inoltre trovato la sua scaturigine in un contesto (trasmissione Annozero) ove l’aspra conflittualità fra contradditori e il sarcasmo provocatorio rappresentano la regola.”
Due lezioni, per chiudere, cari lettori. Sembra di capire che non avrei dovuto battezzarlo “pigiatore di tastiere, farfugliatore di parole, maggiordomo di quasi tutti”, offese ben più gravi di un “pezzo di merda”; se il contesto di Annozero quasi giustifica l’uso di espressioni che io non uso , che non condivido, se a Cremona, invece dei troppi giornalisti del “coraggio, inginocchiamoci ai poteri forti, e limitiamoci a sparlarne senza far nomi”, ci fossero altri critici aperti come me, forse Pennadoro non mi avrebbe citato in Tribunale!!

Cremona 05 01 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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