Gen 03 2012

refuso continuo 03 01 2012

Published by at 8:30 am under Striscia La Provincia

REFUSO CONTINUO

Come sapete Zanolli Vittoriano, direttore della Provincia, ha fatto appello: non si rassegna alla sentenza del Tribunale di Cremona, che stabilisce che io non l’ho diffamato. Insiste, vuole 50mila euro per lavare l’onta, e ha presentato un sacco di ragioni per convincere i giudici di aver ragione! E che ragione!
Vediamole una per una. Io sono afflitto da una incontenibile propensione all’offesa gratuita, manifestata anche dopo la notifica dell’atto di citazione. Insomma, lui mi cita e io devo considerare l’atto come un obbligo a smettere di scrivere di lui: per accelerare i tempi della giurisdizione, sembra di capire, aboliamo il processo, basta una sua richiesta. E sentite come mi giudica capzioso: “usando come pretesto un mero refuso gli ho, con espressioni crude e reiterate nel tempo, attribuito la patente di illetterato, pigiatore di tastiere e farfugliatore di parole”. Refuso? Non so a cosa voglia accennare, ma, trattandosi di mie espressioni reiterate nel tempo, immagino voglia ricordare la faccenda del pesce vivo, che, è vero, ho ripetuto più volte, non per volontà di offendere, ma di far divertire. Comunque vediamo il refuso.
“il pesce crudo non viene servito ghiacciato, ma ancora vivo e a temperatura ambiente”.
Apparso su Più, il settimanale della Provincia, dove Zanolli cura la rubrica dei ristoranti. E’ un refuso? Fate voi cari lettori, ma per aiutarvi nel giudizio vi riporto altri refusi, sempre in quella rubrica.
“i dolci sono rigorosamente fatti in casa, come il resto del menu”
“dallo stile semplice ma al tempo stesso ricercato e curato nei dettagli, dove dominano il calore del legno simile a quello che il titolare riserva alla clientela”
“come è d’obbligo per un’osteria blasonata come questa, grande attenzione viene prestata al menu”
“la frittura mista di PESCE di fiume, con deliziose RANE, storione, anguilla”
“la trattoria nasce nel 1900 (millenovecento) e per oltre un secolo (quindi fino ai nostri giorni) viene gestita dall’omonima famiglia come osteria e ricovero dei cavalli, i viandanti si rifocillavano mentre le bestie si riposavano nella stalla attigua”
Penso basti, cari lettori, per dare l’idea del significato che diamo Zanolli ed io al termine “refuso”.
Ma se volete continuare a divertirvi, procuratevi la prima edizione della guida dei ristoranti di Cremona e provincia, del 2005: autentici fuochi d’artificio, con cui ravvivare le sere più mosce. Una piccola scelta. Pagina 47: era un alloggio con camere, nella prima metà del secolo scorso. Qui i viaggiatori lasciavano i cavalli allo stallo, si riposavano e ripartivano alla mattina. Tutto, o quasi, è rimasto come allora–Pagina 97: il locale? È facile da trovare, basta cercarlo…unico neo, i dolci d’artigianato industriale. Ma per finire un pranzo senza troppe pretese, possono anche bastare—Pagina 197: tra i dolci assolutamente da gustare un tortino al cioccolato caldo difficilmente reperibile nel contado.
Per oggi basta, non perdetevi il seguito da domani in poi.

Cremona 03 01 2012 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “refuso continuo 03 01 2012”

  1. danielaon 03 Gen 2012 at 1:05 pm

    Il refuso è un errore di stampa, inteso come scambio di lettere, ma questo non mi pare il caso delle recensioni “alimentari” di Zanolli.
    Riguardo a “i dolci sono rigorosamente fatti in casa, come il resto il menù”, forse Zanolli voleva dire che anche gli altri piatti presenti su quel menù, oltre ai dolci, sono fatti in casa.
    Riguardo alla trattoria che viene gestita da oltre un secolo dall’omonima famiglia, forse Zanolli voleva dire che chi la gestisce oggi sono i discendenti di chi la gestiva allora: nipoti, pronipoti, ecc.
    Riguardo alla pag. 47 della guida dei ristoranti: forse Zanolli voleva dire che ancora oggi, chi capita da quelle parti durante un viaggio, si ferma a dormire per una notte e il giorno dopo riparte.

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