Dic 15 2011
l’importanza dell’acqua calda 15 12 2011
L’IMPORTANZA DELL’ACQUA CALDA
Inizio imperioso e mai sentito ad oggi: la crisi si contrasta anche con misure che favoriscano la crescita. Un durante costruttivo: penso a una metropolitana leggera tra Mantova, Cremona e Milano. Intervallo strappalacrime, con italiano, a esser caritatevoli, incerto: non c’è niente di più gratificante del sorriso di una persona che soffre. Finale da sfregamenti preventivi: l’Europa ci invidia l’attività sportiva a favore dei disabili…..
E’ l’intervista della Provincia a Oreste, di cui ovviamente si possono dare tante interpretazioni, nessuna buona.
A voler affondare, novità zero, le consuete banalità quattrostagioni, in compenso, la tipica arroganza da padrone della cascina: ho fatto bene a confermare Galli e Albertoni, ho fatto bene a riprendermi le mie indennità, sto realizzando il programma elettorale concordato con gli altri partiti, tutti argomenti di cui sarebbe stato meglio tacere, invece di alimentare la polemica e poi lamentarsi se gli altri, politici e cittadini, rispondono male.
Un politico più attento, invece di ascoltare i consigli di un Misuracalzini e di farsi intervistare da un Pennadoro che lo affonda senza nemmeno rendersene conto, dando ai cittadini un’immagine di “è così perché lo dico io” e poi tutto finisce, al posto di Oreste, a non voler spremere le meningi, si limiterebbe a copiare Massimiliano Salini, lì a due passi, che i consiglieri se li sceglie di ben altra pasta e nelle interviste, se il giornalista non ci arriva, prima delle risposte ci mette anche le domande.
Risultato dell’intervista/slogan, concettualmente identica alle famose di Gianni Minà a Fidel Castro, la parte del popolo che è bue e vuole restarlo, applaude gioiosa, la parte che pensa, che poi alla fine spinge la prima e decide, aumenta il distacco.
Cremona 15 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “l’importanza dell’acqua calda 15 12 2011”
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Riguardo all’intervallo che tu chiami “strappalacrime”, penso che con “il sorriso della persona che soffre” Perri si riferisse alla gratitudine di coloro che, in difficoltà, vengono aiutati dal Comune; riguardo al finale, a parte che Perri ha detto “L’Italia ci invidia, ecc.”, non l’Europa, poi penso intendesse dire che a Cremona c’è un’attenzione per l’attività sportiva dei disabili che magari nelle altre città o non c’è o è inferiore.
Riguardo a Galli e ad Albertoni non vedo perché Perri dovrebbe tacere: ha solo fatto quello che la legge gli permette di fare (qui non si tratta nemmeno di alzarsi o no la retribuzione), cioè decidere chi mettere alla presidenza (e nei Cda) delle aziende pubbliche.
Non vedo perché Perri avrebbe dovuto tacere sul programma elettorale: non sta tentando di realizzarlo, crisi permettendo? Alcune cose non sono già state fatte?
Tutto il rispetto per Salini, ma non vedo perché Perri dovrebbe “copiarlo”.
Io credo di rientrare in quella parte di popolo che è bue e vuole restarlo, anche se magari non sempre “applaude gioiosa”…