Dic 14 2011
gilberto bazoli 14 12 2011
GILBERTO BAZOLI
Il grande Gilber, pittore della cronaca politica di Cremona, è una delle tante prove evidenti che non è indispensabile scrivere male per metter firma alla Provincia. Immagino il suo divertimento mentre ci racconta le continue traversie dei democratici cittadini, ben riassunte dal titolo:
Patto al vertice del Pd, il partito è in subbuglio
“e Magnoli? cos’ha strappato a Pizzetti? pare la garanzia che, oltre a seguire in posizione più defilata e meno ingombrante le vicende locali, non si metterà di traverso, alle amministrative del 2014, alle decisioni del partito, nel caso non le condivida, sulla scelta del candidato sindaco e sulle alleanze.”
E’ la gemma, impastata in altre cosucce, che se per caso Bersani ripropone in Parlamento Pizzetti, Magnoli tace, come tace se Alessia Manfredini ribatte: che Bersani e Bersani, primarie!
Insomma, senza troppi veli Gilber riassume il patto: Magnoli non protesta, se dopo vent’anni di intromissioni l’Aquila di Ca’ d’Andrea non si fa più vedere in via Ippocastani, tranne le visite di scortesia, non ficca il naso nelle candidature di Cremona, non si intromette nelle alleanze con gli altri partiti. Lo aiuta poi se tenta di tornare a Roma, purché ci resti più spesso. Meglio ancora, ma siamo nel libro dei sogni, se affronta la destra nella sfida a sindaco del 2014 o prima: simpatico e popolare com’è, anche tra i suoi, prende la legnata decisiva e sparisce per sempre.
A questo proposito Gilber fa un articolo a parte, dove spiega le manovre degli amici di Aquila (strano, ma sembra ce ne siano). Gli sfugge però la più gustosa, forse perché i democratici sono più abili di noi pidiellini, lavandaie fatti e finiti, a mantenere i segreti: la creazione di una corrente interna per trovargli consensi. Costituita dal fedelissimo Mauro Funerale Fanti, che le ha pure trovato il nome: Lutto Continuo. Non, spiega cautamente, come a quei funerali strazianti di poveri giovani, ma un dolore più contenuto, come si usa per la scomparsa del nonno passati i novanta, insomma, che sia più visibile il vestito del dolore….
Cremona 14 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info
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