Dic 14 2011

fascia c 14 12 2011

Published by at 6:52 am under Politica nazionale

FASCIA C

Il Governo dei professori continua a mostrare la sua faccia, imperturbabile. Oggi tocca ai farmacisti: le medicine con ricetta possono essere vendute anche al supermercato, in nome della liberalizzazione, quella specie di apriti sesamo del vero mercato. Siccome siamo in Italia anche i farmacisti si battono malissimo: la norma è sbagliata perché non garantisce il cittadino. Balle, naturalmente, se altri possono vendere prodotti finora in esclusiva loro, i guadagni calano, vistosamente, e di seguito il valore delle farmacie, acquistate a prezzo di sangue. In parole povere, i professori, con un tratto di penna, impoveriscono alcuni cittadini per arricchirne altri. Capisco sia un messaggio difficile da passare, in Italia il cattocomunismo, che odia i soldi del vicino, è dottrina imperante, ma mettiamoci nei panni di uno, benestante fin che si vuole, che s’è indebitato fino al collo per trovare i milioni per l’acquisto della farmacia: di colpo se la trova che vale la metà, mentre il paramedico a fianco, sempre con lo stesso colpo dei professori, vede il suo negozio raddoppiare il valore. Guerra tra ricchi, ringhierà il cattocomunista, ma essere ricchi non è né delitto né peccato e comunque i professori devono spiegare perché un ricco va protetto e l’altro no.
Avevano un bel banco di prova sulla strada delle liberalizzazioni, molto simile, i professori, ma dio sa come, grande come una casa, non l’hanno visto: i notai. Che non hanno investito milioni per comprare uno studio, hanno semplicemente superato un concorso pubblico, e traggono i loro immensi guadagni non tanto dalle “medicine” che lo Stato riserva esclusivamente a loro, ma dal numero chiuso: 5000 (cinquemila) in tutta Italia. Al Professor Monti, e ai suoi colleghi Professori, non è proprio passato per la mente la decisione: in nome della libertà di impresa e professione, qualsiasi cittadino superi l’esame di Stato, come il medico o l’ingegnere etc etc, ha diritto a fare il notaio?
A chi non è cattocomunista il sospetto vien naturale: bastonate ai farmacisti, che sono bottegai, un occhio di riguardo ai notai, che son tanto simili ai Professori….

Cremona 14 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “fascia c 14 12 2011”

  1. danielaon 14 Dic 2011 at 1:39 pm

    Queste liberalizzazioni ci sarebbero in quei Comuni che hanno più di 15.000 abitanti, io però non capisco queste distinzioni: perché queste liberalizzazioni non sono previste anche per i Comuni che ne hanno meno di 15.000?
    Idem per l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori: non c’è anche qui la distinzione, per applicarlo, tra una ditta che ha più di un tot. di dipendenti (15, mi pare) e una che ne ha di meno?
    Idem per il taglio delle Province: se una Provincia ha più di un tot. di abitanti è salva, se ne ha di meno va tagliata.
    Eccetera, eccetera, eccetera…

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