Nov 14 2011
parole mai udite 14 11 2011
PAROLE MAI UDITE
Mario Monti, carriera fulminante in due giorni, senatore a vita (evidente la speranza che duri) ieri, presidente incaricato oggi:
Riscatto con crescita ed equità
Il presidente di tutti gli italiani, Giorgio Napolitano, dimentico evidentemente della “excusatio non petita, accusatio manifesta”:
Non è un ribaltone
Bill Emmot , già direttore dell’Economist, fustigante abituale di B:
Perché l’Italia può farcela
Il coriandolo Flaminio Cozzaglio:
La vera democrazia spiegata coi fatti.
Cremona 14 11 2011 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “parole mai udite 14 11 2011”
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Commento qui la legge sulla stabilità.
Mi riferisco alle misure lette sul giornale, magari ce ne sono altre:
– nel 2050 si andrà in pensione a 70 anni: un conto sono i lavori più leggeri, ma non vorrei essere nei panni, esempio, dei minatori.
– sgravi contributivi per gli apprendisti e le donne: riguardo ai primi mi va anche bene, io allungherei il limite di età per apprendistato, che so, ai 35/40 anni (se si tratta di un lavoro che non si è mai fatto, ad “apprendere” possono essere anche quelli “meno giovani”, perché solo fino ai 29?), riguardo alle donne: e queste sarebbero le pari opportunità? Cosa hanno fatto di male gli esseri umani di sesso maschile? (inoltre è già da un po’ che in alcuni annunci di lavoro sono richieste solo ragazze, quando si tratta di un lavoro che potrebbero fare benissimo anche i ragazzi. Mah…).
Io aggiungerei gli sgravi contributivi soprattutto per quelli che magari perdono il lavoro (per cause che non dipendono dalla loro volontà, ovvio) e hanno più di 40 anni: credo che per loro sia più difficile trovare un lavoro rispetto a uno più giovane, anche se magari hanno più esperienza.
– non so bene cosa comporti il taglio per i Monopoli; sono previsti anche auto-tagli per Inps, Inpdap e Inail, ma anche in questo caso, prima di decidere se sono d’accordo o no, vorrei sapere cosa comporterebbero.
– tagli anche per il Fondo per le vittime di reati mafiosi, estorsioni e usura e per il trattamento accessorio del personale Dia: mi dispiace, ma se questo vuol dire avere più soldi anche per fornire benzina e macchine agli Agenti…pazienza! Non che me ne freghi di come si possono sentire le suddette vittime, ma proprio per quello che hanno passato, magari anche loro preferiscono avere la certezza che se chiamano la Polizia, ci siano Poliziotti disponibili da mandare senza che gli stessi vengano piantati a piedi perché o non hanno mezzi o non hanno benzina.
– sono d’accordo con il taglio dei dirigenti a scuola: non si tratta di un taglio così drastico, d’ora in poi per fare il preside a tempo indeterminato il limite di studenti è 600, non più 500.
– meno congedi per attività di studio e ricerca per professori universitari: e anche qui potrei essere d’accordo.
– finanziamento (per me sostanzioso) per scuole private e università non statali: se vengono utilizzati per fare manutenzione, in modo che non rischi di crollare il soffitto in testa ad alunni e studenti mi va benissimo, l’importante, comunque, è che chi li riceve li utilizzi in modo sensato e non li sprechi.
– meno stanziamenti per l’ammortamento dei mutui delle regioni per l’edilizia sanitaria: io ho capito solo, perché il giornale l’ha scritto, che si tratta degli ospedali, ma su cosa tagliano, in concreto, non saprei: costruiscono meno ospedali? Gli ospedali già esistenti riceveranno comunque fondi oppure no? Oltre a costruire meno ospedali, quelli che già ci sono dovranno diminuire i posti letto disponibili? Non potranno acquistare macchinari all’avanguardia?
– i dipendenti pubblici di troppo potranno essere messi in disponibilità con l’80% dello stipendio per 2 anni: totalmente d’accordo.
In più, invece che assumere personale, si potrebbero tenere quelli che ci sono e magari aumentargli le ore da 7, 15 (circa) a 8 ore…come per buona parte dei dipendenti a tempo pieno che ci sono nel settore privato: si aumentino solo le ore però, non anche lo stipendio!
– raddoppio del contributo unificato per i ricorsi in Cassazione: mi va bene.
– aumento benzina: sono d’accordo al 100%…era ora!
– sconto fisco per l’Abruzzo: ho delle perplessità, capisco per gli aquilani, ma gli altri? Non è che poi i liguri reclamano che vogliono anche loro lo sconto per quello che hanno passato di recente?
– dismissione per i terreni agricoli di proprietà dello Stato: a chi verrebbero venduti? Che fine farebbero questi terreni agricoli?
– ridotti i tagli agli editori: va bé, ma allora i soldi che avrebbero risparmiato da chi vanno a prenderli?
– meno fisco per costruire le autostrade: per niente favorevole, anzi! Io lo aumenterei per chi vuole costruire o ampliare autostrade.
– tagli più leggeri alle Regioni: mi fa piacere, grazie.
– gli enti locali che hanno debiti rischieranno di essere commissariati: non è che non sono d’accordo, può andare bene per quegli enti locali che hanno sprecato soldi, ma temo un po’ per il nostro Comune, più che altro riguardo ai creditori dell’arena giardino, non so come siano messi.
Già non ci sono soldi, in più ora penso si debbano spendere dei soldi per l’avvocato visto che lo pseudo vertice leghista Carpani, insieme agli altri “vertici” della lega, ha voluto portare Perri davanti al T.a.r. per la menata della nomina di Albertoni come presidente di Aem…in questo caso, che la causa si vinca o si perda, invece che far pagare l’amministrazione, farei tirare fuori i soldi da Carpani.
– via le tariffe minime per i professionisti: e cioè?
– 70 milioni per i policlinici nel 2012 e fondi per un ospedale pediatrico di Roma: mi va benissimo.
– per l’Expo, facilitazioni per Provincia e Comune di Milano: queste facilitazioni sono necessarie? Gli enti locali milanesi non riescono a cavarsela da soli?
– 400 milioni per il settore degli autotrasporti: ma si danno soldi per i camionisti invece che per i treni merci? Se si va in quella direzione, non mi sta bene per niente! 400 milioni! Potenziare il trasporto ferroviario…no?
La direzione per me ideale è quella di utilizzare i treni merci, così da eliminare quasi del tutto i camion sulle strade: si avrebbe, credo, meno inquinamento (magari anche meno incidenti), meno traffico e, di conseguenza, magari non ci sarebbe più bisogno di ampliare strade o autostrade e non ci sarebbe più bisogno, magari, di fare il 3° ponte sul Po.
Il mio timore è che se anche a qualcuno dovesse venire in mente di mettere i treni merci, questo possa accadere DOPO che il 3° ponte sul Po (che io NON voglio, non so i miei concittadini) è stato costruito: qui non vale tanto il “meglio tardi che mai”, perché se il 3° ponte ci sarà già, vuol dire che sarà già avvenuto quello che io chiamo “uno scempio ambientale”.