Nov 06 2011
europa e italia 06 11 2011
EUROPA E ITALIA
La Procura di Genova, per non essere da meno di quella del terremoto dell’Aquila, ha aperto un fascicolo per “disastro e omicidio colposo plurimo”: l’aggiunta “omicidio colposo” fa capire che non si tratta di autoanalisi.
Un paio di osservazioni, che possono essere catalogate “banali”.
Alla notizia dell’indagine della Procura dell’Aquila avevo commentato subito: occhio, è un precedente pericoloso. Sta arrivando la stagione, al primo maxitamponamento per nebbia in Autostrada il nostro presidente Galli rischia di finire in manette.
Altro. Ci si lamenta, tutti gli esperti, almeno, per la debolezza dell’euro, dovuta al fatto ch’è difficile gestire una moneta unica in assenza di unione politico/economica. Proviamo a immaginare, i nostri figli, nipoti, prima o poi ci si arriva, che vivono nello Stato “Europa”, con strutture uniche dal Portogallo alla Romania alla Svezia. A ogni disastro, succedono tutti gli anni anche da loro, tanto più civili di noi, il gran daffare delle Procure, che non possono essere da meno delle ex italiane. Se davvero, come prevedono le Cassandre, si sciolgono un po’ di ghiacci e qualche lembo di Norvegia viene sommerso senza che il governatore del luogo abbia saputo impedirlo……
Tornando a noi, secondo la Stampa, un esperto che naturalmente non svela il suo nome per non correre il rischio di un fascicolo personale per “”procurato allarme”, avrebbe dichiarato: diluvio record su Genova, in certi casi il disastro è quasi inevitabile.
Cremona 06 11 2011 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “europa e italia 06 11 2011”
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Sono d’accordo con quanto ha detto il capo della Protezione Civile, Gabrielli, cioè se un’Autorità dà l’allarme per precauzione e poi (meno male, ndr) non succede nulla, viene contestata comunque.
Berlusconi: “è evidente che si è costruito dove non si doveva costruire”…considerazione ironica mia: ma và?
Certo che se poi tu, capo del governo, concedi condoni edilizi vari, temo che si andrà sempre avanti a costruire dove non si deve fare…
Martedì è attesa l’ondata di piena del Po a Cremona e a Piacenza: speriamo che non accada nulla, di alluvioni anche non troppo gravi ne abbiamo avute abbastanza, di cui l’ultima solo 11 anni fa.