Ott 25 2011
mosè scende dal monte 25 10 2011
MOSE’ SCENDE DAL MONTE
Mario Calabresi, ottimo direttore della Stampa, ogni tanto si fa prendere la mano. Oggi se ne esce con un fondo di otto righe, che termina:
“In tutto il Continente, pur tra mille divisioni, si concorda su una cosa: o il premier italiano cambia improvvisamente marcia o , per il bene di tutti, si fa da parte seguendo l’esempio spagnolo.”
Il suo fondista Stefano Lepri completa:
“deve risistemare il mercato del lavoro, le aziende pubbliche, le privatizzazioni, il sistema giudiziario, la lotta all’evasione fiscale.”
Stabilito che B non ce la farà mai, aiutati magari dai geniacci di Repubblica, i due si facciano indicare un altro nome all’altezza di tanto compito. Senza dimenticarsi, non sono i politici, siamo noi italiani, che riusciamo a dividere il Paese perfino sulla costruzione di una superstrada (No Tav) che tutta Europa ci chiede.
Cremona 25 10 2011 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “mosè scende dal monte 25 10 2011”
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Sulla TAV io tendo a essere favorevole, NON certo perché ce lo chiede l’Europa (della quale non mi importa un fico), ma perché ritengo che potenziare il trasporto ferroviario mettendo treni veloci (senza però dimenticare i pendolari) possa essere un modo per incentivare le persone a prendere il treno, ma non solo su una linea; io metterei, se fattibile, l’alta velocità anche per andare da nord a sud dell’Italia, così invece che metterci tipo 12 ore, ci si impiegherebbe la metà del tempo: se andare al sud in macchina ci vogliono magari 10 o 12 ore e con i treni veloci ce ne vogliono magari 6…cosa dovrebbe scegliere una persona se non, appunto, il treno?
Ovvio che se invece che farci passare i treni, in Val di Susa avessero deciso di farci un’autostrada o una tangenziale, non sarei stata d’accordo nemmeno io…senza per questo andare a tagliare delle reti!
Non è che non mi importa della Val di Susa, provo a immaginare se una cosa del genere la volessero fare in una Regione a me molto cara, cioè le Marche (non perché la mia Lombardia non mi è cara): non vorrei mai che venissero sacrificate le colline, ma se qualcuno ha deciso in questo modo, allora tanto vale farlo per potenziare il trasporto ferroviario, piuttosto che costruire palazzoni enormi di non so quanti piani (rovinando il paesaggio) e la 3° corsia sull’A14!