Ott 17 2011
imparare a qualsiasi età 17 10 2011
IMPARARE A QUALSIASI ETA’
Naturalmente sarei un folle se mi limitassi a criticare Draghi, Governatore della Banca d’Italia e tra un po’ di quella Europea, ignorando i suoi mille meriti, certo è che non sa valutare per nulla gli effetti della comunicazione:
prima “hanno ragione i giovani a prendersela con la finanza come capro espiatorio, siamo arrabbiati noi, figuriamoci loro che hanno venti, trent’anni”
……dopo il sacco di Roma “un gran peccato”.
Colpa non lieve considerata la sua professione, sa benissimo che se si vogliono lasciar liberi i mercati, principale origine e garanzia della ricchezza diffusa, come insegnano millenni di Storia, è possibile mettere qualche limite alla speculazione, abolirla no, pena la sparizione dei mercati.
Ha invece dell’incredibile il succo del messaggio, perché viene da un uomo della sua importanza, che non si rende conto che qualsiasi cosa dica finisce sui giornali: gli indignados hanno ragione!
Tanto per cominciare, lieve che sia, a lui non sarà mai successo, provi da semplice cittadino a trovarsi le strade bloccate per una manifestazione pacifica, dopo parli pure. Sperando non sia per dimostrare che i diritti dell’indignato di turno siano da preferire a quelli del cittadino che lavora.
Ma il grave, anche se capisco, sono anni che frequenta solo i suoi simili di cultura, classe sociale, economica, con cui può parlare di tutto, anche di ipotesi estreme, senza provocare eccessi , è che non riesca a immaginare, proprio per il valore ridotto e personale che ciascuno può dare alle parole, che nelle orecchie di gente di altra categoria possano assumere il significato dello squillo di tromba che precede l’attacco, come poi è davvero successo. Provi a dire, e ci può anche stare, gli integralisti islamici hanno buone ragioni, poi non si lamenti delle conseguenze.
Spero tanto che la lezione sia servita al nostro Draghi……
Cremona 17 10 2011 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “imparare a qualsiasi età 17 10 2011”
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Non mi verrebbe mai in mente, per protestare, di occupare strade, edifici, binari, ecc., manco se avessi delle ragioni per farlo: tanto per i destinatari della protesta non cambia nulla, chi ci smena sono gli altri cittadini.
I pendolari qualche ragione per essere incavolati ce la possono anche avere (non tanto, secondo me, per l’aumento del costo del biglietto, ma per il taglio delle corse), ma spero che a nessuno di loro venga mai in mente:
1) di occupare, per protesta, i binari: a Moretti e compagnia (…o compagni?) non cambia nulla, ma a smenarci sarebbero gli altri passeggeri che non vorrebbero, credo, rimanere bloccati sui binari.
2) di incominciare a non pagare più, per protesta, il biglietto: Trenitalia si ritroverebbe con meno entrate e dovrebbe rifarsi in qualche modo, del tipo far pagare di più quelli che invece il biglietto, nonostante tutto, intendono ancora pagarlo…se io fossi una pendolare, questo non mi starebbe bene manco un po’ e ancora prima di prendermela con Trenitalia, me la prenderei con chi protesta in questo modo (per me discutibile).