Ago 15 2011

taglitalia 14 08 2011

Published by at 12:28 pm under Politica nazionale

TAGLITALIA

Io non sono un difensore dei politici per partito preso, sostengo solo, Berlusconi inclusi, che a differenza nostra han fatto carriera: per la teoria basta leggere il fondo di Maurizio Gramellini, principe della Stampa, per la pratica che non sono i tre soldi del loro ristorante semigratis o i mille superstipendi ad altrettanti parlamentari ad aver affondato i conti, ricordiamoci strilli e scioperi per il diritto alla pensione prima d’aver lavorato, ricordiamoci, sostenuti dai sindacati, l’aumento continuo dei posti di lavoro nella pubblica amministrazione, ricordiamoci la selva di lavori pubblici a furor di popolo, ricordiamoci in parole povere “il tutto gratis perché lavoro e pago le tasse”, dove il torto dei politici è stato cedere per guadagnar voti. Torto non lieve, ma cerchiamo di dividerci fraternamente le responsabilità.
Maurizio Gramellini, nel suo fondo esemplare, spiega tutto.
“Il governo della Libertà mi impone tasse svedesi per continuare a fornirmi servizi centrafricani”, e via di questo passo. Poveretto, nella foga della filippica dimentica i contributi pubblici ai giornali che consentono a lui e colleghi di avere stipendi che oggi, essendo largamente superiori a quelli di professori poveracci capaci di scrivere almeno quanto loro, hanno quel piccolo surplus di tasse, superando non di poco i 90 000 euro. Per i servizi centrafricani ci spieghi bene cosa intende, lui giornalista italiano, categoria protetta più del panda.
Il giornalista da stadio continua, sicuro dell’applauso del popolo bue: “il debito lo avete fatto voi e lo saldo io.” La richiesta: “Io vorrei che i miei soldi servissero a finanziare le scuole e gli asili-nido, a umanizzare le carceri, a ripulire gli ospedali, a pagare gli stipendi degli insegnanti, dei poliziotti e dei tanti impiegati che svolgono con impegno la loro missione di servitori dello Stato.” Pensierini del genere erano sulla bocca dell’aspirante politico cinquant’anni fa, oggi anche il più sprovveduto li veste meglio.
Gramellini, si capisce, su uno stipendio di 100 e passa mila euro gli toccherà pagare 1500 euro di tasse in più, è nero, e dopo righe su righe di dimostrazioni, alla Eugenio Scalfari, tanto per intenderci, punta al cuore: “ma perché non pagano neanche i ricchi veri?” e conclude con un sonoro: “sono l’unico che paga, in questo accidenti di Paese.”
Ma infine è un giornalista, uno che tutti i giorni moraleggia gli altri per far carriera, a me impressiona la banda dei politici, dal ministro al sindaco di Cavatigozzi, che fanno a gara per: i tagli ci vogliono, ma non da me, sul principio delle discariche, indispensabili, ma il luogo adatto è a non meno di 400 km da casa mia. Per semplificare prendo i ministri, Maroni per esempio, che avverte: “se verrà diminuita la spesa per la sicurezza, Silvio dovrà spiegarlo a me e agli italiani.” L’ho già proposto e lo ripeto: invece di proteste generiche, ciascun ministro dia il buon esempio ai politici minori, non limitandosi a dire “da me niente tagli”, ma dove vadano fatti, voce per voce, come in un bilancio.
Flavio Tosi, sindaco di Verona: quei tagli ai Comuni sa farli anche un bimbo, e gli aspiranti premier, Formigoni in testa, linea Piave, qui non si passa.
E gli oppositori, che ballano contro gli iceberg convinti che a fondo ci vada solo B, non loro e gli italiani in genere: la manovra non va bene. B è un incapace, non vero che ci sia una crisi mondiale, perché gli altri Paesi vanno meglio, e la derisione, aveva promesso di tagliare le tasse, guardate!
Nella selva oscura si legge qualche voce moderata, e fa impressione sul repubblicaneggiante Corriere, un tempo giornale della borghesia di Milano, che non ha il coraggio di zittire, gli Ostellino, i Panebianco etc etc.
Panebianco addirittura si permette di pensare come B,” ….in un Paese come il nostro, dove l’assetto istituzionale garantisce la permanente debolezza dell’Esecutivo e la presenza di innumerevoli canali e poteri di veto. Quei costituzionalisti che difendono il nostro assetto costituzionale così com’è dovrebbero riflettere sul fatto che l’unica ragione per cui la Francia ha fin qui mantenuto la tripla A, è dovuta esclusivamente al suo particolare sistema costituzionale, un Presidente istituzionalmente fortissimo, un Parlamento debole, un numero assai ridotto di poteri di veto.”
Permettete la mia intrusione, proprio a fianco di Panebianco un titolone: agenzie di rating troppo potenti, un rischio per le nostre democrazie. Le agenzie troppo potenti sono quelle che a volte garantiscono Parmalat giusto prima del crollo, dimostrazione che sono potenti perché le pecore si mettono in ginocchio.
E Panebianco lancia l’ultimo invito. “ è sempre stato difficile capire, in tutti questi anni, per quali ragioni Berlusconi avesse sostanzialmente rinunciato a imporre alla sua compagine governativa e alla maggioranza di impegnarsi in politiche liberali pro-crescita, perché avesse rinunciato a dare ossigeno all’iniziativa riducendo, tramite privatizzazioni e liberalizzazioni, il peso dello Stato nella economia e nella società.”
Panebianco è troppo attento per credere alle sue parole, in realtà l’invito è rivolto ai comprimari, almeno in un momento come oggi: non rompete le palle, sa benissimo che il despota Berlusconi è il politico più ribaltato e tradito dell’Italia repubblicana.

Cremona 14 08 2011 www.flaminiocozzaglio.info

4 responses so far

4 Responses to “taglitalia 14 08 2011”

  1. danielaon 15 Ago 2011 at 2:59 pm

    Anch’io vorrei che i miei soldi servissero per pagare soprattutto Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri, ecc., ma non certo per umanizzare le carceri!
    Non ci sono mai entrata, ma anche se le carceri fossero sovraffollate…chissenefrega! Se è vero che qualcuno dei detenuti è o innocente o incarcerato perché si era difeso da un rapinatore (e questi dovrebbero uscire al più presto), la maggior parte di loro merita di star lì dentro e non voglio che abbiano vita facile o che vengano usati i miei soldi per farli stare meglio…non dico di fare come nei film dove si vedono i detenuti con le catene ai piedi, ma preoccuparsi così tanto per loro, no!
    Se un detenuto (ladro, rapinatore, assassino,ecc.) sta così male in carcere affari suoi: non aveva avuto l’ordine dal dottore di rubare, rapinare, ammazzare, ecc. e una volta uscito di lì, se proprio ci stava così male, veda di rigare dritto e di non commettere altri reati.
    La mia impressione è che l’italiano medio che non fa nessuna fatica ad arrivare a fine mese e che può ancora farsi vacanze e Ponti durante l’anno vuole continuare a farlo (come si vede dalle immagini del tg delle auto che a ogni Ponte e ogni fine settimana a luglio e agosto intasano le autostrade) e non rinunciare a queste cose che, a guardare bene, sono “piccoli privilegi” se si pensa che negli anni 90 la maggior parte delle persone mi pare andasse in vacanza solo una volta all’anno.
    Sono pienamente d’accordo con le accise sui tabacchi.
    I tagli vanno fatti dove ci sono obiettivamente degli sprechi, del tipo: corsi universitari per un numero troppo basso di persone, sedi universitarie per pochi studenti e una marea di professori, incentivi agli immigrati sbarcati perché ritornino nel loro paese, auto blu, numero Parlamentari, retribuzioni parlamentari, 3 o 4 Agenti di Scorta per il Presidente del Consiglio (gli Agenti in più potrebbero così tornare a presidiare le strade, ma per tutelare i comunissimi cittadini),ecc.
    Riguardo ai settori, la scelta dei tagli è soggettiva: io taglierei in determinati settori e altri cittadini magari taglierebbero nei settori per me più importanti; è solo un’opinione personale, ma a livello nazionale, così come a livello regionale, provinciale e anche comunale, io darei meno contributi per la cultura, lo sport, ecc, ma non taglierei nulla a settori come ambiente, sicurezza, sanità, trasporto pubblico, se poi dovessi fare una specie di classifica penso che la sicurezza (cioè il NON tagliare su Agenti, Vigili, ecc.) sia molto più importante del trasporto pubblico.
    Ripeto per l’ennesima volta: mi sta anche bene l’aumento del costo del biglietto della radiale, del treno, ecc. (ma in questo caso per me si dovrebbe raddoppiare il prezzo della benzina, così che dovrà costare di più andare in auto che con i mezzi pubblici), ma non mi stanno per niente bene i tagli delle corse.
    Il Comune di Cremona, con questa manovra, si ritroverà con un buco grosso un bel po’: perché devono smenarci i Comuni che non stanno sprecando risorse? Comincino dal Parlamento.
    Ci sono Comuni magari anche più virtuosi che rischiano di scomparire per i tagli a Comuni e Province: mi dispiace davvero per gli abitanti di quei paesi, se abitassi lì non sarei contenta manco io.
    Tornando al Comune di Cremona: non me ne intendo di strategie per il turismo e cose del genere, ma quanto spenderà il Comune per gli “steward” e le “hostess” previste per dare indicazioni ai turisti? E’ una spesa necessaria?
    Un’altra cosa: è notizia di tempo fa, ma pare che il Comune abbia dato ai poveri il ricavato del suo 5 per mille…dal punto di vista dell’etica non c’è nulla di sbagliato, ma quei soldi non potevano essere utilizzati per le cose che vuole fare il Comune (rifare strade, cancellare scritte dai muri, ecc.)? Vista, appunto, la situazione, non poteva tenerseli il Comune quei soldi? Non me ne intendo, ma avere un buco di 4 milioni si rischiano sanzioni? E’ a rischio il patto di stabilità?
    Inoltre non vorrei che i poveri poi si abituino a vivere di assistenzialismo, magari non succederà, ma non vorrei che anche l’anno prossimo questi si aspettino di ricevere i contributi che il Comune ha ottenuto con il 5 per mille…ma viste le mie idee io non faccio testo più di tanto.

  2. danieleon 15 Ago 2011 at 5:57 pm

    non mi interessa difendere chicchessia, ma mi danno fastidio le falsità, gettate lì con faciloneria perchè luoghi comuni:
    La Stampa, bellissimo giornale a mio parere, non riceve alcun contributo statale, come La Repubblica e il Giornale per citarne alcuni. A differenza di Libero che invece ne prende eccome, come cooperativa speciale o La Padania come organo di partito.
    saluti

  3. adminon 15 Ago 2011 at 8:43 pm

    La Stampa, come il Giornale, Repubblica etc, tutti i giornali, riceve contributi pubblici pagando in misura ridottissima posta, telefono etc, al resto provvede lo Stato, cioè noi. Per conferma, una scorsa veloce a google.

  4. danieleon 16 Ago 2011 at 7:16 am

    Ci risiamo egregio Signore: l’eccetera, che lei butta lì non esiste. I così detti contributi indiretti riguardano telefono e tariffe postali per la spedizione dei giornali in abbonamento. Recentemente la tariffa per le spedizioni è stata aumentata notevolmente, tanto che gli editori non promuovono più di tanto gli abbonamenti perchè poco convenienti. Mentre lo sconto sulle tariffe telefoniche è del 50%.
    Stiamo parlando di poche centinaia di migliaia di euro, ma nel pezzo lei ha inteso far credere che gli aiuti fossero molti di più, accumunando La Stampa e La Repubblica ai quotidiani che ricevono contributi diretti dallo Stato (La Padania, Liberoi, il Foglio di Ferrara…): questi sì, quantificati, in milioni di euro.
    saluti

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