Giu 02 2011

attacco al fortino 03 06 2011

Published by at 10:58 pm under Berlusconi

ATTACCO AL FORTINO

B lamenta d’aver perso per l’ostilità dei media , e c’è anche questo , vero . Oggi in centro feste e banchetti per i referendum del 12 , tutti contro le sue leggi . Noi , i cattivi , non ci siamo . Loro , i buoni , spiegano al popolo come lo difendono .

Cremona 03 06 2011 www.flaminiocozzaglio.info

2 responses so far

2 Responses to “attacco al fortino 03 06 2011”

  1. danielaon 03 Giu 2011 at 12:18 pm

    Dal momento che quelli di SEL (perché immagino ci saranno stati soprattutto loro) hanno un modo di fare opposizione e di manifestare totalmente civile, mi sta benissimo che fossero in piazza per promuovere le loro idee; c’è un ma: loro erano presenti anche la sera alle 21.30, ora in cui, in piazza Duomo c’era il concerto per la Festa della Repubblica (concerto splendido, c’erano musiche bellissime); in piazza Duomo c’era tanta gente (e mi fa molto piacere), non so quante persone ci fossero al loro banchetto, ma se avessero scelto un’altra sera, magari, ipotizzo io, ce ne sarebbero state di più (anche loro avevano invitato la cittadinanza a partecipare).

  2. BRUNOon 03 Giu 2011 at 3:41 pm

    Spiace, ma io dei “referendum” non ne posso piu’. Possono servire a qualcosa solo su temi importanti e sentiti. Ma anche in questi casi ci sono dei limiti. Ad esempio sul nucleare: e’ facile spaventare la gente agitando i pericoli sul nucleare e nascondendo la nostra dipendenza energetica dall’estero. Prima di perorare la causa della rinuncia all’energia nucleare bisognerebbe indicare delle fonti energetiche che potrebbero essere alternative al nucleare come potenza e resa. Alternative che, a dire il vero, non esistono. Bisognerebbe essere onesti e dire alla gente: rinunciamo al nucleare e ridimensioniamo anche i nostri consumi. E’ piu facile invece promettere la botte piena e la moglie ubriaca. Come diceva recentemente la Margherita Hack, a che punto saremmo oggi se i nostri antenati primitivi, spaventati dagli incendi, avessero rinunciato all’uso del fuoco?

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