Gen 12 2011

compagni comunisti 13 01 2011

Published by at 11:36 pm under cronaca nazionale

COMPAGNI COMUNISTI

Che non esistono più , naturalmente , se non nella fantasia corrotta di B , che ha la faccia di ripetere , da quando è sceso in politica , che hanno perso il nome per strada ma ci sono ancora . Per capirne qualcosa ho sfogliato i giornali on line e , per non tacciarmi io il primo d’essere un servo dei padroni , ho creduto solo a Repubblica e Unità . Che ha ficcato i servizi dietro la prima pagina , forse per vergogna . Sto scrivendo del referendum Fiat , dove Marchionne s’è permesso di rivolgersi direttamente ai lavoratori senza il permesso , anzi contro come vedremo , della Fiom Cgil . Ma sentiamo dal vivo la voce integrale del compagno Giorgio Airaudo , responsabile Fiom auto :
“Da questa mattina alle carrozzerie di Mirafiori si sta verificando un fenomeno singolarissimo . La produzione viene fermata dall’azienda e gruppi di lavoratori vengono riuniti dalla gerarchia aziendale che spiega loro , a modo suo , i contenuti dell’accordo separato del 23 dicembre . In pratica , la Fiat sta facendo le sue assemblee . Inoltre ci sarebbe chi si informa su come i lavoratori intendano esprimersi in occasione del referendum . Se questo fosse vero significherebbe che in Fiat il referendum non sarebbe più una consultazione che già consideriamo illegittima , ma una palese violazione dei più elementari principi di libertà e democrazia e sarebbe un’azione antisindacale .”
La Cgil non è l’unico sindacato , gli altri hanno firmato l’accordo con Fiat e intendono discuterne in assemblea coi dipendenti . Ecco a cosa sono ridotti , sempre su Repubblica :
“Il livello della tensione che si respira in fabbrica è testimoniato dalla decisione dei sindacati firmatari dell’intesa – Fim , Uilm , Fismic , Ugl – di tenere domani le proprie assemblee informative al di fuori della fabbrica e dell’orario di lavoro . La decisione è stata motivata , in una nota congiunta , stante il clima di non possibile svolgimento democratico delle assemblee retribuite per svolgere un confronto e un dibattito che aiuti i lavoratori stessi a capire l’accordo e a confrontarsi .”
Questo il fatto particolare , che sotto il profilo giuridico va risolto nell’ambito fissato dalla legge , mentre culturalmente va inserito nel cammino della nostra civiltà . Dopo millenni passati a scannarci siamo arrivati a fissare dei principi comuni in tutto il mondo civile . Forse il principale è : tutti abbiamo diritto a esprimere le nostre opinioni , come tra l’altro , in Italia , prevede la Santa Carta , quella che B viola sistematicamente .
Principio generoso , ma troppo impreciso , e i compagni comunisti della Fiom Cgil circoscrivono : nessuno deve spiegare , a modo suo , i termini di un’intesa che noi abbiamo bocciato . Né padroni , né sindacati concorrenti : ci siamo noi , e deve bastare .
Sul campo , in cerca di pubblicità , che altro può fare , per adesso non ha televisioni , arriva l’astro nascente Vendola : un referendum come questo è una porcata , votare tra la sopravvivenza ed essere buttati per strada , votare tra lanciarsi a terra con un paracadute o senza , beh , è chiaro che uno sceglie di cadere con il paracadute .

Cremona 13 01 2011 www.flaminiocozzaglio.info

2 responses so far

2 Responses to “compagni comunisti 13 01 2011”

  1. Danielaon 13 Gen 2011 at 3:29 pm

    Si rendano conto Vendola, la Fiom, ecc. che la Fiat, al momento, è l’UNICA ditta che concede ai dipendenti di esprimersi su un contratto: ma i rossi su nominati si rendono conto che negli altri posti di lavoro non è così? Che riguardo a un contratto, i dipendenti non possono esprimersi più di tanto?
    Che ci sono una marea di aziende che purtroppo fanno produrre la loro merce all’estero (tipo in Cina da dove rientra in Italia, anche se legalmente, con chissà quali difetti, tipo merce tossica)?
    Perché certo i proletari cinesi non sono come i proletari della Fiom, in più in Cina la forza lavoro costa molto meno (ma non giustifico affatto gli imprenditori italiani di questo tipo…in fondo, secondo me , contribuiscono anche loro alla situazione dei lavoratori cinesi), solo che così facendo l’imprenditore non permette ad italiani e immigrati residenti in Italia di lavorare, contribuendo a creare disoccupazione.
    Una delle frasi che ho letto nel tuo messaggio rappresenta molto bene il modo di fare della Fiom (cioé dei comunisti: “Nessuno, a modo suo, deve spiegare i termini di un’intesa che noi abbiamo bocciato, ecc.”…hanno paura che gli altri, spiegandolo secondo la loro versione, possano convincere che quello della Fiom è un atteggiamento solo ideologico?
    La frase “ci siamo noi e deve bastare” suona veramente comica: e se agli Italiani non bastasse più sentire solo un’unica “versione”?
    Un po’ come quello che è successo per la Storia Italiana dal dopoguerra ad oggi: doveva bastare quello che era stato scritto, mentre si è taciuto quello che è successo durante e dopo la guerra civile e taciute le Foibe…sulle Foibe non saprei dire se il silenzio è stato solo quello dei comunisti o anche degli Alleati o di chi ha governato l’Italia fino al 2004, anno in cui si è finalmente deciso di far sapere quello che era successo; è stato fatto un film per la tv sulle Foibe e uno degli attori protagonisti (Leo Gullotta) è stato attaccato dai rossi perché ne ha fatto parte (o, aggiungo io, perché non ha interpretato la parte di un comunista di Tito)…se non ricordo male lo hanno chiamato “traditore” (si vede che Gullotta, fino a quel momento, era uno di loro); secondo me se avesse girato un film in cui interpretava un partigiano rosso della resistenza, in questo caso sarebbe andato loro bene…evidentemente un attore deve far approvare loro i copioni dei film che vuole fare!
    Ma potrei fare altri esempi: le canzoni che un presentatore (Morandi) vuole cantare a Sanremo; un cantante che prima di portare al Festival un brano, deve far approvare il testo ad altri (vedi il caso di Povia qualche anno fa con la sua canzone, in quel caso erano saltati su gli omosessuali, ma il discorso non cambia, i toni erano gli stessi), ecc.

  2. adminon 13 Gen 2011 at 3:44 pm

    Sono sincero : a 64 anni non so ancora se mi disgusta più la prepotenza dei sinistri o la vigliaccheria dei destri .

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