Gen 01 2011

i figli , i primi a dimenticare i padri 01 01 2011

Published by at 1:00 am under Politica nazionale

I FIGLI , I PRIMI A DIMENTICARE I PADRI

Tra tutti i giornali dove , col nome che porta , avrebbe potuto scrivere , Benedetta Tobagi ha scelto Repubblica . A fianco di Adriano Sofri , mandante di omicidi per odio politico . E si guadagna i galloni scatenandosi contro la destra che non è riuscita a ottenere l’estradizione del pluriassassino Battisti Cesare . Il prossimo impegno glielo suggerisco io : faccia partire da tanto giornale una bella campagna contro la Francia che rifiuta la consegna dell’assassino Pietrostefani Giorgio . Per chi l’ha dimenticato o è troppo giovane per saperlo , assassino del commissario Calabresi .

Cremona 01 01 2011 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “i figli , i primi a dimenticare i padri 01 01 2011”

  1. Danielaon 01 Gen 2011 at 9:36 pm

    Benedetta Tobagi a “Repubblica” e Mario Calabresi a “La Stampa”: non sono proprio 2 giornali di destra, se loro riescono a starci…
    Io ho letto i libri di entrambi che parlano di come la loro famiglia e in generale i familiari delle vittime del terrorismo hanno vissuto quegli anni bui (Calabresi con “spingendo la notte più in là” e la Tobagi con “come mi batte forte il tuo cuore”): sono scritti molto bene e, a tratti, molto toccanti; rispetto le loro scelte “giornalistiche”, ma non me le riesco a spiegare, io non ce la farei a scrivere per un giornale per il quale lavora anche Sofri (che, nota della sottoscritta, quando era in carcere sembrava moribondo e adesso che sta bene, ma che non torna in carcere dovrebbe almeno starsene chiuso in casa sua) o altri come lui.
    Riguardo a Battisti: il Governo non vedo cosa può fare, se non pensare di rompere i rapporti diplomatici con il Brasile (certo, a Lula importa poco, forse perché i reati non sono stati commessi in Brasile); Lula, come erroneamente altri prima di lui, pensa forse che in Italia ci sia la tortura e la pena di morte? Come gli è venuto in mente che Battisti qui rischierebbe la vita? Anzi, vista la giustizia che c’è in Italia, nonostante la condanna all’ergastolo, se Battisti viene messo in galera qui e poi o si ammala (e allora le sue condizioni di salute non sono più compatibili con il carcere…ma io ce lo lascerei lo stesso) o si comporta bene e dà l’impressione che si possa “recuperare” in qualche modo o per altri motivi che hanno portato ai benefici di legge anche altri criminali (per esempio Izzo…ricordarsi il massacro del Circeo), come conseguenza uscirebbe dal carcere, alla faccia della condanna all’ergastolo…e questa sarebbe un’altra “bastonata” psicologica per chi ha un minimo di sensibilità, ma soprattutto per i familiari delle vittime.
    Comunque è da vedere se davvero il Governo stavolta romperà i rapporti diplomatici, in fondo quando Battisti era in Francia e l’allora Capo (Chirac) non aveva concesso l’estradizione e l’aveva scarcerato non era successo niente, cioé i rapporti con la Francia erano proseguiti; sembra che Chirac avesse poi cambiato idea e volesse consegnarci Battisti, ma questo era già scappato in Brasile…certo non era stato ad aspettare il cambiamento di idee del Capo francese!
    Ma Battisti non è stato il solo ad aver evitato il carcere: anche a un’altra terrorista è successa la stessa cosa (motivazione della scelta: motivi umanitari…meglio non commentare).
    Ma questi Capi di stato che non ci “consegnano” i criminali si devono rendere conto che in Italia non c’è più il fascismo, che è da 65 anni che non esistono più pena di morte e torture.
    E se l’Italia si comportasse allo stesso modo (cioé con la non concessione all’estradizione) con loro?
    Se non ho capito male la decisione dell’estradizione o meno dipende anche dal Capo del Governo, per questo non capisco perché la Francia, cioé Sarkozy che non è certo di sinistra, non voglia consegnarci l’assassino di Calabresi.
    Forse il Capo francese è influenzato dalla sua cara mogliettina italiana (perché Carla Bruni è italiana e lo sarà sempre, perché qui è nata, che le piaccia o no, anche se lei rifiuta la cittadinanza italiana perché non le piacciono le battute di Berlusconi…o perlomeno non le era piaciuta la battuta che B aveva fatto su Obama definendolo giovane bello e abbronzato); la suddetta mogliettina pare si sia battuta perché non venisse concessa l’estradizione (all’Italia) di un terrorista (ma non ricordo se si tratta di Pietrostefani o di quella terrorista scarcerata per motivi umanitari).
    Cito un altro caso: pare che l’Inghilterra, nel 1980, non abbia voluto concedere all’Italia l’estradizione di Roberto Fiore (capo di Forza Nuova), ricercato per banda armata e associazione sovversiva; il suddetto Fiore ha potuto rientrare in Italia successivamente poiché il suo reato era andato in prescrizione…che caso: latitante senza nessuna nostalgia della sua Patria, ne ha sentito improvvisamente nostalgia dopo la certezza che non sarebbe più finito in carcere. Lui e Morsello sono rientrati nel 1999: Fiore per la prescrizione dei suoi 66 mesi di carcere, Morsello per l’inapplicabilità dei suoi 98 mesi di carcere, perché malato di cancro, male di cui è morto 2 anni dopo (queste cose su di loro le so perché le ho prese dalle notizie di wikipedia su Fiore)
    Erano in Inghilterra con lo status di “rifugiati politici” (ho cercato il significato della parola tanto per sapere quello che scrivo e ho letto le motivazioni per cui viene concesso: discriminazioni politiche, religiose, razziali…ma non mi risulta che Fiore e Massimo Morsello, quest’ultimo dei Nuclei Armati Rivoluzionari rientrino nei 3 casi appena citati); a quei tempi in Inghilterra c’era il primo governo Thatcher…ma la Thatcer non era definita la Lady di ferro? Di ferro nei confronti di chi, se nei confronti di 2 criminali si è comportata in modo così tenero?
    Ammetto di essere prevenuta nei confronti di Fiore (anche perché, per trovare militanti, pare “attinga” dalle tifoserie negli stadi…quindi, aggiungo io, cerca gli ultras) ma, pur essendo io molto destrorsa, non me la sento di votare Forza Nuova.

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