Dic 12 2010
il martello della Abbate 12 12 2010
IL MARTELLO DELLA ABBATE
Pochi giorni fa la signora aveva espresso tutte le sue critiche alla Giunta Perri : oltre al resto , si dava poco da fare per combattere la denatalità a Cremona . Che dire ? Delle assessoresse non parlo , sono cavaliere . Da Oreste , col cuore che si ritrova , non si può pretendere , Bordi s’è fatto tagliare i capelli peggio di Sansone , Malvezzi al più garantisce delle schiacciate , Nolli vede solo i conti , e poi basta sennò mi faccio dei nemici .
Oggi , apprendo da welfarecremona , il sito sinistro mantenuto da Oreste coi nostri soldi , è propositiva : appena tornata dalla Cantina sociale di Soave , dove , forse tra un bicchiere e l’altro , ha studiato cosa deve fare la sua Parte , ci spiega tutto .
Ecco succintamente : comprendere i caratteri della società per sapere come e cosa comunicare , perché per parlare di comunicazione è imprescindibile la comprensione dei caratteri della società . Capire gli scenari , i pensieri , la pancia e il cervello dei cittadini è fondamentale ; Strategia e comunicazione politica : come centrare l’obiettivo . Capita la società e compresi i diversi caratteri , è importante avere una strategia . Comunicare senza strategia è come non comunicare . Come individuare la strategia per il messaggio che vogliamo portare ?
La Abbate ha premesso alla stesura della strategia di sopra il lunghissimo elenco di superdotti che hanno unito le loro forze per crearla .
Io , invece di scomodare tante persone per un’intera giornata , avrei fatto studiare con molta cura questo frammento , atto primo scena ottava , del signor di Pourceaugnac : Primo medico : Conciossiaché non si possa guarire una malattia che non si conosca perfettamente , e non si possa perfettamente conoscerla senza metterne in chiaro l’idea particolare e la vera specie , per mezzo dei suoi segni diagnostici e prognostici , voi mi permetterete , signor collega alla cui anzianità m’inchino , di entrare nella considerazione della malattia di cui si tratta , prima di venire alla terapeutica e ai rimedi che ci converrà di adoperare per la perfetta cura della medesima etc etc
Secondo medico : Dio mi guardi , signore , dall’aggiunger checchessia a ciò che avete detto voi ! Voi avete così ben trattato di tutti i segni , i sintomi e le cause della malattia del signore ; il ragionamento che ci avete fatto su è così dotto e così bello , ch’è impossibile ch’egli non sia pazzo e melanconico ipocondriaco ; e quand’anche non lo fosse , bisognerebbe che lo diventasse , in considerazione della bellezza delle cose da voi dette e del giusto ragionamento che avete fatto . Tutto ciò ch’io vorrei suggerire è di fare i salassi e le purghe in numero dispari etc etc .
Una cosa simpatica ha dichiarato nei giorni scorsi la Abbate Annamaria , seguace del Pizzetti : che non intende ripresentarsi per la segreteria cittadina . Io sembro e sono accanitamente di destra , ma i cinquant’anni di partito unico dovrebbero aver insegnato a noi italiani che la propria parte deve vincere sì , ma nove volte su quattordici , mai quattordici a zero . Per cui sono necessari avversari impegnativi .
Cremona 12 12 2010 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “il martello della Abbate 12 12 2010”
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Non sapendo più come criticare Perri e la Giunta, la Abbate ha superato il limite: Perri che deve darsi da fare per combattere la denatalità a Cremona? Spieghi la Abbate cosa potrebbe fare il Sindaco! O ha fatto questa sparata solo per dare aria alla bocca? Questo non è fare opposizione, questo è solo rendersi ridicoli.
Cambio argomento e passo alle critiche dei commercianti: si decidano (i loro rappresentanti, cioé Ascom, ecc.). Un giorno si legge che accusano gli amministratori di decidere senza interpellarli (questo lo hanno fatto gli ambulanti del mercato, ma cambia poco), un altro giorno si legge che non sanno decidersi.
Questa è la mia opinione: l’Assessore De Bona, secondo me, non ha intenzione di decidere senza interpellare i commercianti, anzi mi sembra ben disposta a incontrarli, ma prima di decidere qualcosa aspetta che siano i loro rappresentanti a mettersi d’accordo tra di loro (cosa che non è ancora avvenuta).
Mantovani si è lamentato che le vendite nel periodo natalizio non vanno bene e ha dato la colpa, ancora, alla mancanza di parcheggi, alla z.t.l., ecc..: sarà anche così, ma non viene il dubbio che forse in centro la merce costa di più e magari, anche se ci fosse la possibilità di parcheggiare davanti al negozio, la gente non entra lo stesso?
Certo ci si mette anche un quodiano locale (hai già capito quale) con la possibilità di tagliandi per lo sconto per la pista di pattinaggio all’ipercoop invece che a quella davanti al Cittanova.