Nov 24 2010

due o anche tre domande ad antonio leoni 25 11 2010

Published by at 11:30 pm under Giudici,Politica cremonese,Pubblica Amm.ne

DUE O ANCHE TRE DOMANDE AD ANTONIO LEONI

Premetto : se il giudizio finale che do su una persona è positivo/negativo , non per questo non ne vedo difetti/qualità . Conosco Antonio Leoni solo come uomo pubblico e so che è molto , per essere tenero , discusso . E’ , sempre a mio giudizio , fotografo eccelso – un amico che se ne intende più di me un tempo mi disse : peccato abbia fatto anche il giornalista – bravo organizzatore di giornali , nella media come scrittura . Dunque nella piccola storia cremonese il suo posto se l’è ampiamente assicurato , alla Quiresi , tanto per fare un nome . Qualsiasi robaccia possa commettere a fianco .
Resta un mistero , per me , cosa gli sia preso contro l’attuale giunta , al punto da fargli scrivere in continuazione : siamo in un regime , giudizio che in qualsiasi parte d’Italia è ridicolo , comandi la destra , comandi la sinistra .
Oggi vuol fare due domande alla giunta Perri , per ottenere due risposte , immagino , e parte malissimo , lasciando per strada quella essenzialità da grande fotografo che dal nulla , sembrerebbe , fa nascere emozioni profonde , per fondarle sul più classico e retorico : i cremonesi si pongono molte domande intorno alla clamorosa vicenda che ha coinvolto Pasquale Criscuolo , segretario generale del Comune . Non credo che Leoni possa avanzarsi come interprete della volontà dei cremonesi , che di Criscuolo sanno solo ciò che lui ha appena scritto , se l’hanno letto . Non parlo degli altri , solo di me : sui criteri che hanno portato alla scelta di Criscuolo avrà ragionato la Giunta e se il principio è che deve stare in confessione perpetua di tutti gli atti , temo non troverebbe mai il tempo di svolgere il proprio lavoro . Che poi Leoni metta a debito della Giunta non aver saputo delle indagini a carico di Criscuolo , beh , lui che è giornalista se n’è accorto solo ieri .
Ma scendo volentieri a esaminare questa grave colpa della giunta : e anche avesse saputo ? In Italia e , spero , in tutto il mondo civile , c’è solo Di Pietro a sostenere che un indagato dai giudici ITALIANI non deve trovar lavoro . Se ne ricordi Leoni , se per caso in altro momento si unisse ai cori di sdegno per i Mannino indagati , imputati , anche incarcerati , per 17 (diciassette) anni e poi assolti definitivamente dalla Cassazione . Risposta che capisco bene non si senta di dare Criscuolo nella sua posizione di alto dirigente pubblico . Come l’altra , ancora più forte , che le indagini le ha fatte quel sodale morale di Di Pietro che risponde al nome di De Magistris , che come il suo maestro s’è preparato indagini da prima pagina , poi ancor giovane s’è messo in politica . E capisco anche che Criscuolo non si metta a criticare la legge , che permette a un De Magistris di tenerlo sotto indagine per molti anni e al momento del rinvio a giudizio dia a lui ben venti giorni per eventuali osservazioni .
Sulla sostanza delle indagini Criscuolo , legato all’Istituzione , si limita a osservare che se pur gli viene imputato un intero capo del codice penale , assieme ad altri venti , lui del gruppo , come segretario comunale , era poco più di uno spettatore , altro che primi titoli in grassetto .
Leoni si stupisce che Criscuolo pensi a una querela : ha scritto solo dei fatti . Certo , se n’era accorto duemila anni fa anche Tacito : la bugia più efficace è quella in cui esistono singoli fatti veri , perché danno credito agli altri e creano un’immagine finale ben lontana dal vero . Scrivere oggi di discutibili indagini , in tempi e luoghi lontanissimi , a carico di una persona che da anni svolge bene e onestamente il proprio importante e delicato lavoro , significa solo rovinarne l’immagine . Scrivere , intendo , una notizia tutto sommato banale per chiunque conosca anche solo dalla lettura dei giornali come lavorano certi giudici , con modi tali da far sembrare la persona un avanzo di galera .
Non è una barzelletta e Leoni lo sa bene : il sindaco Bodini venne portato fino in Cassazione perché un alpino s’era ucciso arrampicandosi sul pennone di una bandiera . E spero ricordi anche , Leoni , dei tre alberi malati che sempre Bodini fece tagliare seguendo la perizia dei botanici del Comune , che gli costarono di nuovo processi da Cassazione . E che li colleghi alle centinaia tagliati negli ultimi due anni , solo per bisogno di spazio , nell’indifferenza della stessa Procura dei tre di Bodini .
Cosa doveva fare Bodini ? Dimettersi da sindaco ?

Cremona 25 11 2010 www.flaminiocozzaglio.info

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