Apr 24 2010

liberazione e resistenza 24 04 2010

Published by at 10:05 pm under Politica nazionale

 

 

LIBERAZIONE E RESISTENZA

 

Parole di un’ambiguità estrema . Liberazione da un sistema politico che i nostri padri hanno osannato fino all’ultimo . Eseguita dagli angloamericani che per la nostra spocchia sono diventati gli aiutanti dei partigiani . Almeno non prendiamoci meriti che , come popolo , non abbiamo , e limitiamoci a dire convinti : fortuna che Hitler e i suoi alleati , noi tra i primi , hanno perso la guerra .

La Resistenza è un capolavoro di falsità , grave non tanto per le spacconate dei comunisti , non sanno altro , per la viltà della destra che gliele ha permesse .

In tutti i paesi europei , partendo dalla Germania nazista , l’opposizione vera e armata iniziava quando Hitler era ancora fortissimo e spietato . In Italia i nostri padri , tranne i soliti oppositori di qualsiasi governo della storia , per vent’anni scesero in piazza per gridare al cielo : du-ce , du-ce . Anche al tempo dell’invasione dell’Etiopia , anche al tempo dell’alleanza con Hitler , anche alla dichiarazione di guerra . Per tutti e tre i disastrosi anni di guerra , una sconfitta dopo l’altra . Il 25 luglio 1943 il dittatore Mussolini con regolare votazione dei suoi ministri viene dimesso . Il re lo arresta . Resistenza ? In piazza esultanti : la guerra è finita , la continuino gli altri . I nazisti occupano l’Italia e dopo l’otto settembre bisogna decidere o con loro o contro . Non si richiede gran preveggenza , i nazisti possono resistere un po’ ma perderanno . Quindi , piccolo calcolo , in guerra si rischia comunque la pelle , tanto vale mettersi col probabile vincitore . Chi può , come Fogliazza Kiro Enrico , se ne resta tranquillo a lavorare in banca fino a maggio 1944 , quando riceve la cartolina della Rsi . Poi alla macchia in attesa di tempi migliori . E’ bene precisare : ci furono atti di eroismo , da tutte le parti , come in ogni guerra . Inevitabili . Anche la Germania vinta ebbe l’eroismo di mandare in guerra i propri ragazzi di sedici anni nel 1945 , quando si poteva salvare solo l’onore . Eroismi che però non possono cancellare la sostanza : guerra criminale dei nazisti , guerra da profittatori degli italiani , TUTTI .

Morti . E’ così da sempre , solo il vincitore può ricordare i propri . Mai esistiti i fascisti uccisi nei disordini del primo dopoguerra , solo le loro vittime . Difficile un conteggio , ammesso che abbia un valore pratico o morale , degli uccisi nella guerra civile 1943/48 , probabile un numero eguale , esaltati i fratelli Cervi , dimenticati quando va bene i fratelli Govoni . L’aveva gridato Brenno : guai ai vinti .

 

Cremona 24 04 2010 www.flaminiocozzaglio.info

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