Ott 06 2009

berlusconi 750 milioni

Published by at 8:20 am under Berlusconi,Giudici

 

 

 

 

 

750 MILIONI

 

 

Il giudice Mesiano dà prova di modestia quando a pag .125 della sentenza scrive “nessuno può dire in assoluto quale sarebbe stata la decisione che un Collegio nella sua totalità incorrotto avrebbe emesso : si vuole cioè dire che una sentenza ingiusta avrebbe potuto essere emessa anche da un Collegio nella sua interezza non corrotto” . Superata la meraviglia di scoprire un giudice che scrive apertamente “ingiustizie ne facciamo anche noi” , seppure in buona fede , per cui il cittadino non deve lamentarsi , Mesiano , da uomo coerente , ne dà immediata conferma , condannando Berlusconi a pagare a De Benedetti 750 milioni , solo per avergli tolto la “chance” di avere un giudizio “giusto” !! Allora se Berlusconi avesse corrotto tutti i giudici , non uno , per la certezza di una sentenza tanto assurda che solo essi avrebbero potuto , quale risarcimento avrebbe dovuto pagare ? Tre miliardi ? Per il controllo di una società che oggi capitalizza in Borsa 900 milioni , di cui De Benedetti aveva la quota del 27 % , che non gli ha rubato , gliel’ha comprata ?

Il testo della sentenza è zeppo di ragioni discutibili , ci penseranno gli avvocati , a me preme sottolineare un’altra perla che riguarda il funzionamento dei tribunali . Mesiano deve spiegare come sia possibile deviare una sentenza fatta da tre giudici di cui uno solo corrotto , nel caso il relatore Metta . E lo spiega a pag . 82 , sentite : “appartiene infatti al notorio presso gli operatori del diritto che , nelle cause civili collegiali , il giudice relatore , che conosce bene gli atti ed ha studiato ed approfondito i problemi di fatto e giuridici inerenti la fattispecie in esame , è in una posizione tale da poter quasi sempre influenzare il resto del collegio e , soprattutto , da poter orientare la discussione in camera di consiglio verso le questioni e gli argomenti che egli intende focalizzare ….certamente la camera di consiglio vi fu e non fu formale , ma il Metta con ogni probabilità la orientò sui patti di sindacato….mentre non sembra che il collegio sia stato dal relatore orientato sull’esame del problema dei vizi motivazionali del lodo concretamente censurabili dai giudici d’appello in quella sede” . In parole povere e senza voler offendere , uno studia , decide , gli altri firmano sulla fiducia !! comportamento sottolineato dalle esilaranti note (da pag. 63 in avanti) con cui Mesiano spiega che il collega Metta il testo della sentenza e la battitura a macchina se l’era composti fuori , magari prima della camera di consiglio . Ma i due colleghi di Metta cosa hanno firmato ? Si saranno accorti che non era una lite di condominio ?

Sottolineo tutto questo perché i Berlusconi passano , purtroppo , ma le istituzioni restano e gli stessi giudici ammettono come abituale che tre firmano , uno lavora . Spiegazione non piccola dei ritardi enormi nell’emettere sentenze : tanto vale abolire i collegi e metterli a lavorare seriamente uno per uno . Per chiudere , ricordo di nuovo , gli unici giudici che si fanno comprare li trova solo Berlusconi ? Che va a colpo sicuro e convince un sessantenne Metta a vendere la sua prima sentenza ? Nessun esimio collega aveva mai avuto dubbi ? I giudici , oltre alla nostra condotta , non perdono mai qualche minuto a esaminare quella dei colleghi , che osservano da vicino e tutti i giorni ?

Certe verità sono tanto vere da diventare banali .

 

Cremona , 05 10 2009 Flaminio Cozzaglio

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