QUI CREMONA –
trecentoventitre
Il compagno Pizzetti
Luciano si offre alla Provincia fin che c’è per un’intervista sui
problemi del prima&dopo voto, spiegati come la foto che lo
presenta, con tanto di cappotto per difendersi dal freddo di oggi 24
giugno: professorale lui, meglio ancora il giornale. Che incornicia i
suoi detti famosi: “competenze scarse in giunta? non è detto che
il medico sia il miglior ministro della salute”; molto meglio un
perito industriale, vien quasi da suggerirgli; “Maura Ruggeri non è
stata ridimensionata; su di lei non può esistere giudizio negativo”;
e chi l’ha mai detto, il Galimba le ha solo tolto l’incarico di
vicesindaco. Ma il compagno Pizzetti sa bene quali sono i doveri
dell’ospite e infila un canestro da sette punti, facendo finta di
niente: “quale competenze dovrebbe avere un assessore alle piccole
cose? per come la vedo io dovrebbe avere solo il contatto quotidiano
con la gente e il giornale La Provincia sulla scrivania ogni giorno,
così da valutare segnalazioni e rimostranze dei cittadini, magari
nelle pagine delle lettere”; per come la vedo io Flaminio mi pare
il ritratto di una portinaia, non di un assessore, di piccole cose
fin che si vuole, ma non è questo il punto cui mirava il compagno,
il punto era confermare la posizione strategica del giornale la
Provincia nel Sistema Cremona, altro che leggere www.cremonaoggi.it
che dà tante notizie in più e decine e decine di commenti ogni
giorno!
Ma non vorrei sembrare una
portinaia io, ecco i grandi problemi che il compagno Pizzetti non
può, non deve ignorare: “se tu vuoi avere un grande progetto
viabilistico, devi pensare a spostare il traffico fuori dalla città,
non a spostarlo di qualche metro rispetto a dove si trova ora e fra
l’altro aggredendo una zona di pregio. Serve la Gronda Nord, non la
Strada Sud, bisogna pensare a una dorsale padana che porti da Milano
a Cremona a Mantova fino al mare e al Brennero, non ad una lingua di
asfalto al posto di un polmone verde”
Per spostare il traffico
basta fare via Giordano isola pedonale, al massimo le bici, e spedire
moto auto camion sui tronconi di tangenziale che già esistono; ma il
Galimba sindaco di Cremona che la collega a Milano al Brennero al
mare, non sarebbe mai arrivato a Waterloo, gli austriaci l’avrebbero
impallinato sul ponte di Lodi, alla prima campagna d’Italia.
Ma dove il compagno
Pizzetti ha capito tutto, l’aria dev’esser davvero buona sulla
terrazza di CastelPizzetti, da lucidare le meningi, è sul voto
comunale dove noi di destra abbiamo subito una grave sconfitta; noi
di destra siamo sciocchini pieni di voglie, ma senza progetti, e
continuiamo ad accusare leghisti e fratellini d’Italia d’aver tradito
Malvezzi, convinti dai numeri: 15.378 noi, 17.133 la sinistra il 25
maggio, 13.580 noi, 17.245 la sinistra il 9 giugno. Quando lo stesso
25 maggio, alle europee, abbiam fatto tremare perfino Galimberti,
stracciandolo di brutto.
I numeri sono numeri,
nemmeno il compagno Pizzetti osa dirne male, si limita a sposarli coi
progetti: la sinistra un’infinità, tipo la Gronda Nord, noi abbiamo
sposato Salvini, convinti bastasse. E l’abbiamo pagata cara, e deve
arrivare anche il conto di Salvini, che teme d’esser stato tradito
dai cremonesi già dalla prima notte.
Cremona 24 06 2019
www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com