Ago
16
2019
IL
CONTO DEGLI ALTRI
è sempre salato, pare
suggerisca il Fatto Quotidiano.
—La serata è trascorsa in
allegria, come mostrano anche i video pubblicati dal Chiara e Fedez
su Instagram, fino a quando è arrivato appunto il momento di pagare
il conto. Lo scontrino è nelle mani dell’influencer che, forse,
aveva intenzione di
offrire a tutti la cena
assieme al marito ed è proprio Luis-Sal ad immortalare la scena con
uno scatto diventato subito virale sui social. Gli
sguardi e le smorfie dei due lasciano infatti pochi dubbi riguardo
all’entità della cifra
segnata in fondo allo scontrino e scatenano così l’ironia del web
ma anche dei diretti interessati che, alla
fine, l’hanno presa sul ridere.
Ago
16
2019
OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati
sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999
non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il
libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni
alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da
commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine:
raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare
l’uno.
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana,
facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del
21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca
l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser
riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.
Ago
14
2019
LA
LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOTRENTATRE
Fosse vero, come scrive il Dubbio, che il Tribunale di Alba
superava per volume di attività e speditezza nei processi il
Tribunale del capoluogo Cuneo, è un altro segno che la politica
bisogna lasciarla ai politici, non ai Professori, per quante cattedre
siano in grado di occupare……………..
—La
riapertura e il ripristino di 30 sedi giudiziarie chiuse a seguito
della riforma Severino del 2013 era uno dei punti contenuti nel
contratto stipulato tra Lega e Movimento 5 Stelle. Con l’ormai
inevitabile fine di tale esperienza di governo decadono anche quegli
accordi. La revisione della geografia giudiziaria, in particolare,
aveva trovato posto in una prima versione della riforma messa a punto
dal ministro della Giustizia Bonafede e poi bocciata dal leader della
Lega Salvini. Si tratta in ogni caso di un intervento da tempo
avvertito come una priorità soprattutto dai professionisti. E che
sarebbe dunque auspicabile venisse ripreso sia nel caso in cui
l’attuale legislatura proseguisse, sia qualora si tornasse alle
urne. Come esempio delle disfunzioni prodotte dalla chiusura di
decine di Palazzi di Giustizia si potrebbe citare il caso di Alba
che, come ricordato dagli esponenti del mondo forense schieratisi,
all’epoca, contro la sua soppressione, era il quarto in Piemonte
per volumi di attività, preceduto solamente da Torino, Novara e
Alessandria. Va notato come Alba, sede di importanti realtà
industriali e bancarie, sia uno dei pochissimi comuni italiani che
possa vantare un bilancio d’esercizio positivo, senza perdite.
E se si analizzano i dati, salta subito all’occhio
la – sconcertante – percentuale di Palazzi di Giustizia chiusi
nel 2013: solo in Piemonte furono soppresse 7 sedi su 17, una
percentuale del 41%; nella provincia di Cuneo, una delle più floride
e fiorenti a livello nazionale per produttività, la percentuale si
attestava al 75%. A livello nazionale il tasso scende al 18% ( 30
sedi su 265 totali). Sono dati che han fatto fin fa subito riflettere
sull’opportunità di quelle scelte.
Peraltro, la contraddizione in termini
della riforma del 2013 risiede nel fatto che, sempre prendendo spunto
dall’esperienza albese, il Palazzo di Giustizia piemontese nel 2012
fosse stato inserito nella classifica dei Tribunali virtuosi, quelli
che avevano diminuito in modo significativo i propri carichi
pendenti. Oggi, a seguito
della chiusura di tutte queste sedi, vi sono Palazzi di Giustizia il
cui carico di procedimenti da affrontare è obiettivamente superiore
alle risorse. Trasferire magistrati e personale amministrativo nelle
sedi più importanti è stato ed è tuttora difficile. Ed è anche
per tali motivi che non si è verificata l’auspicata
razionalizzazione del sistema giustizia. Peraltro, se non si
intervenisse con una contro- riforma, si proseguirebbe nel solco di
una desertificazione – sia dal punto di vista sociale che economico
– dei centri coinvolti nella chiusura. Processo che si traduce
anche nelle conseguenze subite da decine di migliaia di avvocati,
innanzitutto nel penale, ambito in cui la svolta telematica fatica a
manifestarsi.
Ceriana
14 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Ago
14
2019
MILIONI DI MESSAGGI,
sostiene Emanuele
Filiberto di Savoia, gli chiedono di salvarci da Matteo Salvini; a
HuffPost, che pubblica l’avviso, non sanno più che pesci
prendere….
—“Lo
faccio alla Salvini… Sto ricevendo milioni di messaggi di italiani
stufi di questa Repubblica delle banane e del comportamento ridicolo
dei suoi politici… Che facciamo????”, si chiede il principe sui
social, che nei commenti al post raccoglie l’entusiasmo e
l’incoraggiamento degli utenti. Commentatori che, al grido di “Viva
Casa Savoia!”, auspicano un futuro ritorno della monarchia.
“Cuore
mio! Il trono è pronto! Ed io pronto a servirti!”, “Altezza
Reale, i tempi sono maturi per una Sua candidatura. Mi spiace solo
che si dovrà confrontare con certi personaggi”, “Altezza, sul
gruppo dedicato a Suo Padre, che umilmente mi onoro di amministrare,
ci sono decine di inviti e di sostegni per una Sua discesa in campo.
Noi siamo e saremo SEMPRE al SUO FIANCO”, “Un ritorno alla
Monarchia sarebbe maturo nei tempi”, sono alcuni dei messaggi di
affetto e stima ricevuti dal principe.
Ceriana
14 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Ago
14
2019
POLTRONA SPECIALE
del presidente della
Repubblica, purificatrice; passi Pertini ch’era un demagogo, ma
perfino Scalfaro, quello del “non ci sto” se provavano a
indagarlo per i soldi in nero di quand’era ministro, al taglio del
nastro o a qualsiasi commemorazione veniva applaudito, come oggi
Mattarella a Genova, al Ponte Morandi; fischi frequenti invece per
ministri e presidenti del consiglio eccetera, come se gli Scalfaro
eccetera provenissero da dio sa quali mondi.
Ceriana 14 08 2019
www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Ago
14
2019
PRESI
PER FAME E CREDULITA’
Non
i migranti, i lettori del Corriere della Sera: 180 metri quadrati per
170 persone che staranno in piedi, immagino, stipati in una nave in
balia di onde alte fino a due metri con un temporale in arrivo…….
—Per
che cosa si litiga a bordo? «Per il cibo, per i posti al sole o
all’ombra, per la fila ai bagni» che sono solo due per 170
persone, comprendendo i migranti e l’equipaggio. Il tutto in uno
spazio complessivo di 180 metri quadrati. . «Molti non possono
chiamare i loro cari rimasti a casa». A questo si aggiunge il fatto
che da quest’oggi le condizioni del mare sono improvvisamente
peggiorate: la Open Arms oscilla in balìa di onde alte fino a 2
metri ed è previsto anche l’arrivo di un temporale. L’appello
dei volontari è sempre lo stesso: la Ue trovi un’intesa sulla
collocazione dei migranti e alla nave sia concesso l’ingresso in un
porto italiano o maltese. Entrambi i governi, però da 13 non
concedono asilo. A nulla sono serviti gli appelli e la mobilitazione
personali di star del cinema come Richard Gere o Javier Bardem.
Ceriana
14 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Ago
14
2019
IERI
RICORDAVO
come
i cerianaschi si difendessero dai pirati saraceni:
—Tra
il IX e il X secolo fu attaccata più volte dai pirati
saraceni,
ma proprio per la sua posizione strategica fu strenuamente difesa dai
propri abitanti che – sicuri all’interno della cinta muraria – fecero
dell’olio bollente un’arma micidiale gettandola direttamente addosso
ai nemici dalle numerose botole presenti—
La
sera alcuni amici mi dicono esistono ancora nelle mura i condotti
dell’olio bollente, questa mattina controllo: è vero!
Ceriana
14 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Ago
14
2019
OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati
sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999
non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il
libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni
alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da
commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine:
raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare
l’uno.
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana,
facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del
21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca
l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser
riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.
Ago
13
2019
LA LEGGE DEL PIU’
FORTE – MILLETRECENTOTRENTADUE Dal Dubbio; ci
mancherebbe sparisse anche la prescrizione: 60 sessanta milioni di
italiani, per tutta la vita, nessuno di noi è innocente, la formula
di Davigo, ma colpevole non ancora scoperto, in completa balia degli
eventuali allievi del dottor sottile, come veniva battezzato Davigo
Piercamillo ai tempi di Mani Pulite!
—È
il ministro della Giustizia in carica. Ed è l’autore di una bozza
di riforma, giudicata «acqua» dell’ormai ex alleato Salvini,
certo ampia per spettro di interventi. Alfonso Bonafede è tra i
cinquestelle più duri nei confronti della Lega. Circostanza che non
può sorprendere: l’altolà del Carroccio al suo testo su processo
e Csm risale ad appena dieci giorni fa.
«Giorno
dopo giorno, si sgretola sempre di più la maschera di chi ha tradito
il popolo italiano per poltrone e Berlusconi», scrive Bonafede su
facebook. Poi aggiunge: «Immagino già il primo punto del loro
“programma”: smantellare la legge spazzacorrotti, a cominciare
dalla legge sulla prescrizione». E qui il guardasigilli squaderna un
intero, ancora inesplorato capitolo della crisi: la giustizia
appunto. Il breve post di ieri racchiude in sé una domanda,
inevitabile: se davvero la carambola politico- parlamentare generasse
un’intesa fra M5S e Pd, cosa accadrebbe su dossier come quello
della prescrizione, che allo stato, per i reati commessi dal prossimo
1° gennaio, sarebbe abolita dopo la sentenza di primo grado?
Il quesito rimanda alle diverse
visioni che i due partiti anno soprattutto sui due punti: processo
penale e rapporto con la magistratura. Un’ottica distante, certo.
Ma non inconciliabile. Tanto da suggerire un pronostico: se per caso
davvero si realizzasse lo scenario, complicatissimo, di un prosieguo
della legislatura con l’inedito asse tra pentastellati e dem, la
“nuova” prescrizione avrebbe significative chances di restare in
vita.
Ceriana
13 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Ago
13
2019
DOMANDE
IMBARAZZANTI
che pone Arturo Diaconale, direttore
dell’Opinione delle Libertà, il giornale laico per eccellenza, a
Papa Bergoglio; che non risponderà mai, con la buona scusa che lui
legge solo Repubblica.
—Ma
è più scandaloso che un politico conduca le sua battaglie facendo
uso dei simboli religiosi o che i sacerdoti usino l’autorevolezza
derivante dal loro ruolo religioso per fare politica?
Ed è più scandaloso che
Matteo Salvini ringrazi la Madonna per l’approvazione del Decreto
Sicurezza-bis o che Papa Bergoglio, dall’alto del suo ruolo di
Vicario di Cristo, sostenga la tesi che il sovranismo è la
riedizione del nazismo del 1934 senza rendersi minimamente conto non
solo della infondatezza storica e culturale del paragone, ma anche
delle conseguenze concrete delle sue affermazioni?
Un politico che cavalca i simboli religiosi per i propri fini può
costituire al massimo un fenomeno di costume criticabile quanto si
vuole (il fenomeno è in voga fin dai tempi di Costantino), ma è
destinato a rimanere marginale. Ma una Chiesa che esce dal proprio
alveo religioso per entrare sempre più prepotentemente in quello
politico assumendo posizioni di dura contrapposizione nei confronti
di altri soggetti presenti su questo campo, solleva una questione
generale non tanto nei confronti dei partiti che si contestano,
quanto nei confronti di quella parte della società civile che si
riconosce nelle forze contestate. La
Chiesa di Bergoglio si sta calando sempre di più nella politica
italiana ed europea non per unire ma per dividere. Lo fa in nome del
valore religioso della Misericordia ma con effetti che introducono i
semi dell’intolleranza nelle coscienze e producono lacerazioni,
spaccature ed un clima di odio diffuso. Il problema,
allora, non è la religiosità eccessivamente esibita da Salvini, ma
il Tevere che torna ad allargarsi e la “questione romana” che si
ripropone. Per fortuna, grazie alla progressiva laicizzazione della
società italiana, non con la gravità del passato. Ma con un grado
di pericolosità da legittimare la ripresa di un sano ed
indispensabile laicismo!
Ceriana
13 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com