QUI CREMONA –
trecentosettantatre
Non si lamentassero li
prendo in giro, alla Provincia fin che c’è Bencivenga, loro mi
offrono tante di quelle occasioni ch’è difficile resistere, come
diceva Oscar Wilde, uno dei miei amati: resisto a tutto fuor che alle
tentazioni! Son 25 venticinque giornalisti, sarò buono, credo
all’ufficialità dell’editore, per 12mila copie, cioè il doppio del
necessario, quatti quatti han venduto anni fa il centro stampa per
andare a Erbusco, lo descrivono come quello che fa metà del lavoro,
e lo ricordano pure, come fossero lavori equivalenti, in tutti i
sensi!
—Quando
i giornalisti spengono il pc e le luci della redazione, il lavoro è
soltanto a metà. Poi inizia ‘il bello’. A ottanta chilometri da
Cremona, nel modernissimo Centro Stampa Quotidiani di Erbusco (la
porta della Franciacorta, in provincia di Brescia) le notizie, le
fotografie e i titoli prodotti dalla redazione de La Provincia si
trasformano magicamente in un giornale da stringere fra le mani,
leggere e sfogliare— La pantera nera o rosa che
sia, per fortuna www.cremonaoggi.it
la prende col sorriso sulle labbra:
—All’indomani del presunto avvistamento di un grosso
felino, forse una pantera, lungo la ciclabile tra Cremona e Gerre de’
Caprioli, da parte di un militare del Decimo Reggimento Guastatori,
non mancano le reazioni, tra il serio e il faceto, da parte dei
frequentatori di quella zona. Ma c’è anche chi si occupa
seriamente della questione: nella mattinata di lunedì si è infatti
svolta una riunione in Prefettura, alla presenza del prefetto Vito
Gagliardi, per fare il punto della situazione e dare il via ai
sopralluoghi, alla ricerca di eventuali tracce del passaggio di
grossi animali— E’ appena arrivato, il Prefetto, sentirà
l’obbligo di prendere sul serio tutto, anche se gli animali dannosi
sono altri, come ricorda ancora www.cremonaoggi.it:
—Sono già circa 300 i cinghiali abbattuti
nei primi due anni di funzionamento del piano di contenimento. Che
però adesso ha subito una battuta d’arresto, in attesa che la
Regione modifichi le normative in essere, che avevano creato qualche
problema. Lo conferma Mauro Barborini, comandante della Polizia
Provinciale. “Il problema è notevole, perché interrompendo il
contenimento rischiano di proliferare” spiega.
Le emergenze
non si fermano ai cinghiali: anche le nutrie continuano a infestare
il territorio, provocando gravissimi danni alle coltivazioni e
soprattutto agli argini, senza che si riesca a trovare un modo per
contenerle come si deve. Tanto più che i piani di contenimento
sembrano andare a rilento, come spiega Barborini: “Sono gestiti dai
Comuni, per cui non abbiamo un controllo diretto sulla situazione, ma
l’impressione è che si sia un po’ fermi anche in questo
campo”— Nulla di nuovo sul caso
Acquedotte, magari la Provincia fin che c’è Bencivenga decide di
riprendere un tema ancor più vecchio: Le Corde dell’Anima.
Ceriana
13 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com