Gen 29 2023

beatrice ponzoni 29 01 2022

Published by at 2:33 pm under Pubblica Amm.ne

BEATRICE PONZONI

Lo stile e’ questo, immagino si tratti di Beatrice, che composto l’articolo per www.cremonasera.it

Francoforte 29 01 2023  flcozzaglio@gmail.com

—-Presentato in biblioteca il libro di Renata Stradiotti su Maria Brianzi.

Maria Brianzi  – Donna e maestra nella storia tra Ottocento e Novecento, Compagnia della Stampa Massetti Rodella editori,scritto da Renata Stradiotti  ha affascinato il pubblico della Biblioteca di Cremona. L’incontro è stato introdotto dalla Direttrice della Biblioteca Raffaella Barbierato, coordinato nella presentazione e nel dibattito dalla giornalista e scrittrice Beatrice Ponzoni, dallo Storico dell’arte Roberto Consolandi ed in chiusura dalle osservazione del Professor Martinelli.

L’autrice, attraverso un testo originale ed accattivante, ha utilizzato parole per disegnare immagini che, come una macchina del tempo, hanno catapultato i presenti in un periodo storico a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.

Renata Stradiotti prende per mano i lettori ed attraverso la lente della storica dell’arte li accompagna alla scoperta di CastelPonzone, luogo di nascita della prozia Maria Brianzi. Castello, però, non sarà solo il punto di partenza di queste pagine di storia ma sarà il fil rouge di tutto il romanzo. Il piccolo borgo, oggi divenuto frazione di Scandolara Ravara, posto a circa una ventina di chilometri da Cremona, è rimasto per secoli sotto il dominio della potente famiglia cremonese Ponzoni. Il centro abitato è stato modellato dalla volontà dei feudatari ed è, ancora oggi, caratterizzato da suggestivi portici cinquecenteschi e viuzze ciottolate (strettini), proprio qui, si snoda la vita e  proprio da qui ha inizio la vita della “Signorina Brianzi”, la protagonista del libro. 

Per tutta la vita Maria ripenserà alle mura del piccolo borgo ed alla tranquillità che le trasmetteva il Grande Fiume Po come a quelle sensazioni di casa che solo i luoghi che ci hanno protetto sono in grado di trasmettere.

Forse, è inevitabile che le persone siano lo specchio del luogo dove sono nate e dove sono vissute. Tutto diventa parte di un qualcosa che appartiene alla personalità. L’autrice, alla ricerca delle origini della sua famiglia, scopre un vissuto meraviglioso. Ritrova una figura di una donna che, attraverso le difficoltà, è diventata sempre più forte, senza mai lasciarsi abbattere dalle prove imposte dalla vita. Una figura femminile che ha coltivato curiosità ed attivismo nelle varie problematiche educative. Non solo. Una donna che nella sua figura elegante e determinata ha lottato per cercare di superare i preconcetti dell’epoca dettati dall’essere uomo o donna e ci è riuscita.

L’autrice, come una regista perfetta, esalta con semplicità e stile anche il ruolo del cibo, in un’epoca in cui ancora poco era diffuso il concetto di dieta sana.

La vita di Maria si svolge sullo sfondo della pianura padana, cremonese e bresciana, un passaggio porterà a Varazze, in Liguria. 

Ciò che colpisce è che verso la fine del suo percorso terreno Maria, compirà imprese che le faranno meritare una medaglia d’oro per l’impegno come educatrice e per il sostegno alle persone bisognose di aiuto durante la Grande Guerra.

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