Archive for Ottobre, 2022

Ott 30 2022

cent’anni dopo 30 10 2022

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CENT’ANNI DOPO Da Repubblica. Francoforte 30 10 2022  flcozzaglio@gmail.com

—Fini: “Il Pdl? Fu un errore imperdonabile”

Gianfranco Fini a In mezz’ora in più ripercorre la storia della destra e si sofferma sul Popolo delle libertà. “Un errore imperdonabile, non lo perdono a me stesso”, osserva.

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Ott 30 2022

cremonesita’-trecentottantuno 30 10 2022

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CREMONESITA’ – trecentottantuno 

La fortuna e’ che subentrano i nuovi proprietari, altrimenti un altro negozio storico da chiudere; in www.cremonasera.itFrancoforte 30 100 2022  flcozzaglio@gmail.com

—Cambio di proprietà nel tempio della golosità: alla pasticceria Duomo lascia la famiglia Ghidelli, subentra una società bresciana. Tra i progetti nuovi spazi e plateatico

Cambio di proprietà in uno dei santuari della golosità cremonese. La Pasticceria Duomo della famiglia Ghidelli cambia gestione. Le trattative sono avviate da tempo ma ora pare siano giunte alla conclusione in questi giorni. Forse già a metà novembre subentreranno i nuovi proprietari della storica pasticceria di largo Boccaccino 6, proprio ai piedi del Torrazzo: arriverà una società bresciana che intende rilanciare e aumentare gli spazi dei locali. La pasticceria Duomo è entrata nelle consuetudini dei cremonesi per quanto prodotto seguendo la tradizione cremonese: dalla torta Cremona alle lattughe o alle straordinarie frittelle alle mele o alla crema chantilly durante il carnevale,  o ai pasticcini e alle torte della domenica. E poi i violini di torrone, la bàla de Zanèen e tanto altro. Tutto in un ambiente perfettamente conservato, vincolato dalla Soprintendenza in questo locale storico dove gli arredi e la tradizione dei dolci sono rimasti quelli di un tempo: dal bancone alla sala da thè. Tra i progetti della nuova proprietà vi sarebbe quella di un plateatico esterno (che finora la pasticceria non ha mai avuto) e di nuovi spazi interni (oltre la storica sala da thè dove quando ci si siede si torna indietro di oltre un secolo), di una sala al piano superiore spostando altrove il laboratorio, magari negli spazi della ex pasticceria Denti in via XI febbraio visitati in questi giorni. Insomma un cambio che, nel mantenimento della storia e della tradizione della pasticceria cremonese, rilanci questo negozio all’ombra della grande torre.

Tra le più antiche offellerie di Cremona deve includersi quella che, verso la metà del XVIII secolo, sorgeva nella contrada delle Erbe, toponimo coniato nel 1788 per indicare un’area ove si svolgeva il mercato delle verdura (nel XVII secolo si chiamava, più esattamente, contrada degli ortolani). Da allora la vendita delle offelle (specie di pasticcini ripieni di crema) è rimasta come una tradizione fino agli anni Ottanta del secolo scorso quando due intraprendenti pasticceri Giovanni Biacchi e Giuseppe Gorri, nel novembre 1883, la trasformarono affidando all’ebanista cremonese Luigi Guastalli (1845 – 1917) il progetto di farne una elegante e moderna “patisserie” dotandola pure di un civettuolo salottino riservato alle signore per degustare, senza scandalo, un bicchierino di rosolio o per assaporare in amichevole conversazione, una tazza di cioccolata con i biscottini. 

Guastalli, che era un artigiano ricco di fantasia e di genialità che divenne, assai presto, uno dei più interessanti rappresentati del Liberty a Cremona, costrui’ mobili e suppellettili quali si possono ancora ammirare nella pasticceria. Tale pasticceria costruì una delle meraviglie del tempo; Guastalli raccontò, in seguito, come gli erano nate le idee che lo ispirarono nel progettare i mobili: per la pasticceria “Al Duomo” aveva pensato proprio al prodotto di maggior consumo, la cioccolata. In questo modo la bottega ha avuto i mobili color marrone scuro con specchiere e marmi. La pasticceria “Al Duomo” fu la prima in stile liberty, stile che il Guastalli continuò a praticare fino al 1908 quando si costruì un grande palazzo in corso Garibaldi 56 per l’esposizione dei suoi mobili.

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Ott 30 2022

cento 30 10 2022

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CENTO persone a favore della pace; chissà gli altri 70mila non di sinistra…. da www.cremonasera.it Francoforte 30 10 2022  flcozzaglio@gmail.com

—“La Pace è possibile ed è la scelta dei forti”: un centinaio di persone alla fiaccolata contro la guerra e per l’immediato cessate il fuoco.

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Ott 30 2022

arvedi meraviglioso 30 10 2022

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ARVEDI MERAVIGLIOSO

Finalmente Antonio Grassi non parla male di qualcuno, l’ottava meraviglia del mondo, pochi medici di base, le Rsa che aumentano i costi; da www.cremonasera.it Francoforte 30 10 2022  flcozzaglio@gmail.com

—Pochi medici di base, case di riposo al collasso ma si pensa solo al nuovo ospedale ipertecnologico.

Ottava meraviglia del mondo, monolite di Odissea nello spazio, tempio ipertecnologico di una medicina avveniristica, il nuovo ospedale è il progetto-sogno-velleità per unire la terra al cielo.

Alla seduzione della fantamedicina, dove anche le mele di Cernobyl sono buone (Giancarlo Sturloni, 2006), l’astronave della salute aggiunge il mistero sulle tipologie di pazienti idonei a salirci.  Cittadini che, sfortunati per la malattia, potranno, invece ritenersi privilegiati dalla possibilità di usufruire delle competenze di super specialisti e di attrezzature diagnostiche e curative da medaglia olimpica. Un mix straordinario e foriero di risultati eccezionali, evocativi di narrazioni con il dottor Faust e Mefistofele.

Business milionario già prima di decollare, il nuovo ospedale è anche propaganda politica. Raccontare: «L’ho voluto io» è fico, fichissimo. È glamour. È certificazione di palle quadre, di maschio alfa. È Ellen Ripley di Alien, ma anche Sarah Connor di Terminator. E perché no?  è Erin Brockovich interpretata da una strepitosa Julia Roberts.

È marchio distintivo dei vincenti che, secondo il criterio maschilista e politicamente scorretto di Sean Connery in The rock, si identificano perché fottono miss college.  Criterio discutibile, che non affranca dalla possibilità di confusione e non elimina il rischio che ad essere fottuti siano i cittadini. E qua sorge il dubbio e nasce il problema.

Medicina sul territorio, residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e case di riposo, sono quotidianità. Piedi per terra e disincanto. Scarse fantasie e zero illusioni.

Sono la fatica di Sisifo, un debilitante su e giù dalla montagna senza sosta. Sulle spalle il macigno dei problemi irrisolti e irrisolvibili, molti dei quali per mancanze altrui, con politica, stato e regione tra i maggiori indiziati.

Confessare: «Sono presidente di una Rsa» è un onore, ma soprattutto è sacrificio. È servizio alla comunità. È frustrazione. Quasi masochismo.

Vittime di un sistema da rivedere, i medici di base sono tanto rari da essere oggi oggetto di culto. Gli operatori sanitari scarseggiano e con la concorrenza di ospedali e strutture private, per Case di riposo e Rsa reperire il personale non è semplice.

In trincea, avamposti del diritto alla salute, la medicina del territorio e le strutture per anziani, non godono del fascino della sanità blasonata, quella dei prodigi e del profitto. Non competono con la Madonna e con altri soggetti abilitati dal Padreterno all’esercizio del miracolo. Al contrario, qualche volta sollecitano il loro aiuto. 

Medici di base, case di riposo e Rsa finiscono sui giornali e in televisione per storie pietose o per polemiche sulla carenza del servizio erogato. Quasi mai per l’aspetto sociale e umano che le caratterizza e le contraddistingue. Ancor meno per l’impatto sull’organizzazione della vita della società, delle famiglie, dei singoli individui, prospettiva sottovalutata. Forse, scientemente rimossa.

Medicina di base e assistenza non sono snobbati, questo no, ma l’attenzione a loro concessa   è carente e inadeguata al loro ruolo.  Inferiore anche a quella dedicata a Giovanni Arvedi, ossequiato da La Provincia del 28 ottobre con le prime quattro pagine interne, più foto gigantesca in prima per raccontare della sua partecipazione all’iniziativa Bilanci d’acciaio, e riportare il suo verbo.

Scelta giornalistica ineccepibile, trova la sua giustificazione nell’estremo interesse dei cittadini all’argomento. È risaputo infatti che la siderurgia è molto popolare tra i lettori del quotidiano locale. Argomento di discussione nei bar, l’acciaio è spesso trending topic di Twitter. Su Facebook spopolano i gruppi interessati all’impiego di forni elettrici piuttosto di quelli a Bof.  Su Instagram si contano a centinaia le storie postate sugli acquisti di bramme e sul taglio della lamiera. 

Arvedi però è un fuoriclasse e gli basta una semplice considerazione sulla crisi energetica per giustificare l’intero spazio che gli è stato accordato: «È stata – commenta – una situazione pesantissima con una gran massa di denaro finita alla speculazione, sottratta a chi voleva investire e ‘sparita’ chissà dove … Penso che i sindacati avrebbero dovuto fare sentire la loro voce su questa partita, su un meccanismo oggettivamente inaccettabile». 

Magistrale lezione del padrone delle ferriere al sindacato, il pertinente rilievo ai difensori dei lavoratori e delle classi più deboli sancisce l’arrivo nella nostra provincia del mondo all’inverso e valida il diritto di Arvedi di sedere sul trono di Cremona. Ed ogni replica e giustificazione dei sindacati è inutile, fuori tempo massimo. 

«Le Rsa aumentano le rette giornaliere: stangata da oltre mille euro», titolava La Provincia online del 5 ottobre. L’articolo spiegava: «La decisione è stata assunta questa mattina durante un incontro di Arsac, l’associazione che raccoglie tutte e 29 le strutture di accoglienza per anziani e disabili della provincia di Cremona».

Il salasso taglia le gambe a molte famiglie.  Provate da covid e crisi energetica, si ritrovano ad affrontare una nuova emergenza che per molti si rivelerà insostenibile.

Rsa e case di riposo, anch’esse annichilite gli oneri di gestione lievitati e proibitivi, non dispongono di molte scelte per cercare di sopravvivere.  O aumentano le rette, o tagliano i servizi per ridurre i costi, o chiudono. Cosa scegliere?  Cosa fare?

E qua sorge il secondo dubbio e nasce il secondo problema, nodo gordiano da sciogliere. Che fare?

Politica e amministratori pubblici potrebbero ridurre i finanziamenti dell’ottava meraviglia del mondo e dirottarne una parte sulle Rsa.

Potrebbero attenuare la visione di una sanità ospedale centrica e credere maggiormente in quella periferica. Concetto applaudito in periodo di massima crisi pandemica, dimenticato l’istante stesso in cui veniva proposta la costruzione del nuovo ospedale.

Potrebbero, chiedere un aiuto ad Arvedi. Una sua dichiarazione a favore della medicina sul territorio chiuderebbe la partita in un istante. Cremona ha questo vantaggio.

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Ott 30 2022

sul mio libretto 30 10 2022

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SUL MIO LIBRETTO 

di 70 cartelle ci si riduce alla condanna di Maurizio Iori. Francoforte 30 10 2022  flcozzaglio@gmail.com

—“Il vizio, d’altronde, esige – nel caso di “doppia conforme” – che le Corti di merito siano incorse in un medesimo travisamento delle risultanze istruttorie di tale macroscopica e manifesta evidenza da imporre il riscontro inequivocabile della mancata rispondenza della motivazione di entrambe le sentenze al compendio probatorio acquisito; ciò che deve escludersi nel caso di specie” Questa è bellissima: se poi ci fosse “una quadrupla conforme” si decide addirittura senza prove degne di questo nome; oppure, se per “comodità” il giudice d’Appello ricopia il primo, l’esattezza del deciso è a prova di bomba! 

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Ott 30 2022

il sindaco 30 10 2022

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IL SINDACO Fra non molto avremo l’università anche a Crema; a cura di Stefano Mauri per www.cremonasera.it

Francoforte 30 10 2022  flcozzaglio@gmail.com

—Il Senatore Renato Ancorotti e il sogno, (da sindaco più che da politico nazionale), di rilanciare a Crema università e Pierina.

Renato Ancorotti, senatore della Repubblica :”Tra i miei sogni c’è quello di rilanciare il polo universitario di Crema con nuovi percorsi Its e corsi di laurea e di realizzare nella Pierina un hub studentesco”

Così parlò al mensile di economia MondoBusiness, il senatore cremasco Renato Ancorotti. Ma il suo sogno, non è più una speranza da sindaco che una visione da politico nazionale? Mah …

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Ott 30 2022

fascismo e comunismo 30 10 2022

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FASCISMO E COMUNISMO Certo che il Fascismo qualche libertà la lasciava, invece il comunismo penetra nella testa; sul Dubbio. Francoforte 30 10 2022  flcozzaglio@gmail.com

—«Non mi sono posto il problema: la mia scelta per la libertà e la democrazie è sempre stata totale», risponde La Russa.

Fino alle domande sul 25 aprile. «Con Pinuccio Tatarella e Gianfranco Fini, ho contribuito a scrivere le tesi di Fiuggi, ed era il 1995», spiega La Russa.

«Già allora riconoscemmo il valore della lotta per la Libertà, con un’ importante annotazione che riguardava una parte di quella Resistenza».

Cioè quella comunista, «che non lottava per restituire all’Italia libertà e democrazia ma per un sistema certo non migliore di quanto era avvenuto col fascismo».

Ed ecco la domanda. «Celebrerà il 25 aprile?», chiede Cappannello.

«Dipende – risponde La Russa – Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi».

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Ott 30 2022

il nuovo ministro 30 10 2022

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IL NUOVO MINISTRO degli Interni fa sul serio, bisogna poi vedere chi e come gli ordini vengono rispettati; da Repubblica. 

Francoforte 30 10 2022  flcozzaglio@gmail.com

MODENA – Migliaia di persone, tra cui molti stranieri, hanno raggiunto tra la serata di ieri e la notte un capannone abbandonato a nord di Modena, in via Marino, zona Cittanova, dove si tiene un grande rave party di Halloween. L’evento “Witchtek” è stato segnalato ieri sera da polizia e carabinieri che hanno monitorato la situazione. Per motivi di sicurezza sono state chiuse anche uscite autostradali sull’A22 a Carpi e Campogalliano, Modena Nord e Sud in A1. Musica e balli sono andati avanti tutta la notte, le persone sono arrivate con camper e auto e l’intenzione è quella di rimanere fino a martedì.

Per questo, a quanto si apprende, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dato mandato al prefetto di Modena e al capo della Polizia di adottare, raccordandosi con l’Autorità giudiziaria, ogni iniziativa per interrompere il rave party e liberare l’area al più presto. Già domani, Piantedosi porterà in Cdm, per un primo esame, una serie di misure normative per dare nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento rispetto a casi del genere.

Sarebbe in corso una trattativa tra le forze dell’ordine, polizia e carabinieri presenti, per invitare i giovani a lasciare l’area. Nel frattempo è in convocazione da parte della prefettura di Modena un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per la mattinata, per fare il punto sulla gestione della situazione.

Dopo la nottata si è fermata per il momento la musica. Sono almeno tremila le persone accampate. In un messaggio sui social diffuso nelle scorse ore dagli organizzatori si diceva: “Stasera le crew si riuniranno per darvi ciò che vi è stato promesso… durante tutta la giornata verranno date delle indicazioni, seguitele. Quando uscirà la posizione sarà necessario essere tutti in un raggio ristretto”. E ancora: “Abbiamo voglia di combattere per ciò in cui tutti noi crediamo abbiamo bisogno che ognuno faccia la propria parte. State attenti a Biella, stanno fermando camion francesi e li scortano fuori regione!”.

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Ott 30 2022

i fallimenti 30 10 2022

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I FALLIMENTI Uno su tutti, Finalpia! da Stefano Mauri per www.cremonasera.it Francoforte 30 10 2022 flcozzaglio@gmail.com

—Il Berga c’è sempre ed è sul pezzo in merito all’affare Colonia Cremasca a Finale Ligure:

“Fallimento di Stefania Bonaldi sindaco”

“Responsabilità politiche chiare sulla gestione di Finalpia. Il valore sociale è svilito a causa di scelte politiche sbagliate e che non hanno tenuto conto della finalità sociale del bene. Per il sindaco Bergamaschi il bene “non rappresenta più un valore per la comunità”, prendiamo atto di questa sua dichiarazione durante la seduta con i capigruppo. Una chiara ammissione di responsabilità amministrativa dell’ultimo decennio Bonaldi costatando il loro fallimento su questa realtà; essendo la nomina del presidente e del consiglio d’amministrazione di competenza politica fatta dal sindaco di Crema.

Il 21/04/2022 viene posta la firma del nuovo accordo tra Hyma e Fondazione per la riapertura dell’Hotel, ad ottobre 2022 si apre la trattativa di vendita. Ora che abbiamo aspettato i comodi elettorali del centrosinistra, prima con le elezioni amministrative, dove evidentemente si sono sentiti in difetto di affrontare l’argomento, poi con la campagna elettorale per le politiche del presidente delle Fondazione Giorgio Pagliari, viene evidenziata solo di seguito, ancora una volta, una situazione difficile sul patrimonio del bene. 

L’obiettivo deve rimanere la tutela del patrimonio e fare in modo che, in caso di riuscita vendita, il ricavato venga reinvestito con la stessa finalità sociale per cui è nata è vissuta questa struttura dal valore storico per la nostra città. 

Apprendiamo ancora dai media, nei giorni precedenti, che ci sarebbe stata un’offerta da 6 milioni al netto dei diritti di agenzia del 10%; questione non riferita durante la capigruppo. Un ennesima mancanza di rispetto istituzionale nei confronti dei consiglieri che hanno partecipato alla seduta di giovedì”.

Così postò via social Andrea Bergamaschini, leghista del Fare, Capogruppo Lega Lombarda Salvini – Crema

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Ott 30 2022

passione italiana 30 10 2022

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GIORNATA MONDIALE DELLA PASTA, PASSIONE ITALIANA

Il 25 ottobre si festeggia l’alimento simbolo della dieta mediterranea

LEGGI GLI APPROFONDIMENTI IN FONDO ALL’ARTICOLO

Da oltre 20 anni, il 25 Ottobre si celebra il cibo che più identifica la cucina italiana e la dieta mediterranea. È un’occasione per dare riconoscimento ad un alimento sano, popolare e gustoso che ci ricorda anche il valore e la bellezza di condividere un pasto.

Dal punto di vista nutrizionale è un alimento che fa bene al corpo perché è energetica e leggera: contiene infatti carboidrati ad alto contenuto qualitativo e basso indice glicemico. Ma un buon piatto di pasta fa anche bene alla convivialità perché può essere condiviso, offerto e anche all’ultimo minuto può accontentare gli ospiti e animare una serata. Passando di tavola in tavola e di paese in paese, la pasta è diventata un alimento transculturale e globalizzato capace di adattarsi alle esigenze di una platea sempre più vasta. Tendiamo a immaginare la pasta come un alimento immutabile nel tempo, invece questo piatto ha accompagnato il cambiamento negli stili di vita riuscendo ad intercettare tendenze alimentari, culturali e sociali con nuove ricette, occasioni di consumo, formati e porzioni. Negli anni si è evoluto anche il suo processo produttivo con una attenzione sempre crescente all’impatto ambientale e ai trend salutistici.

La pasta è un alimento sano, gustoso, sostenibile, conveniente e per questo merita davvero un riconoscimento annuale, in tutto il mondo ma soprattutto in Italia dove è un vero alimento simbolo.

Nel 2021 l’Italia ha esportato oltre 2 milioni di tonnellate di pasta pari a 2,4 miliardi di euro (+35% nell’ultimo decennio). Il nostro paese è il più grande produttore di pasta al mondo, con una media di produzione annua di 3,3 milioni di tonnellate, ed è anche quello che vanta il maggior consumo pro-capite. In Italia, infatti, il consumo della pasta non mostra cedimenti: la mangiano tutti (98%), tutti i giorni (60%) per un totale di 24 Kg annui pro-capite.

Ma la consumano anche tutti (o quasi) i francesi, i tedeschi, gli inglesi e gli americani, con percentuali uguali o superiori al 90%. In questi paesi la media pro-capite è sicuramente più bassa rispetto all’Italia (9 Kg annui negli USA, 8 Kg in Francia e Germania, 3,5 Kg nel regno Unito) ma l’apprezzamento è condiviso da tutti per aspetti che rientrano tanto nella sfera della razionalità che in quella della gratificazione. I francesi la apprezzano perché “si conserva facilmente e a lungo” (59%), gli italiani e i tedeschi perché “è buona e mangiare un alimento gratificante aiuta sempre nei momenti difficili (40%). Inoltre, la pasta è apprezzata perché “è un alimento sano” (25%) e “piace a tutti e fa sentire uniti” (22%).

La pasta mette d’accordo usi, tradizioni, gusti diversi: può unirsi agli ingredienti tradizionali di ogni cucina del mondo aggiungendo il sapore e i benefici della dieta Mediterranea. Davanti a un buon piatto di pasta, si assapora anche la condivisione, la convivialità, la solidarietà, sentimenti che non dovrebbero mai passare di moda.

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