Archive for Maggio, 2022

Mag 30 2022

ettore e andromaca 30 05 2022

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Due articoli di Pirondini nella rubrica Opinioni di Blitz Quotidiano di Marco Benedetto, ho scelto il piu’ suggestivo. Flaminio Cozzaglio.

Zelensky e la moglie come Ettore e Andromaca, gli eroi dell’Iliade: lo dicono fior di grecisti

Zelensky e la moglie come Ettore e Andromaca, gli eroi dell’Iliade. Lo dicono fior di grecisti , Jill Biden, Cannes e la BBC

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 30 Maggio 2022 – 08:02

Zelensky e sua moglie? Come Ettore e Andromaca, gli eroi omerici dell’Iliade. Il paragone, suggerito da illustri grecisti, ha trovato nello scrittore e poeta ligure Roberto  Pazzi il suo più autorevole interprete. 

Dalla sua Ferrara (città dove vive ormai da decenni insegnando anche all’Università) il romanziere ammette che la coppia  Ucraina l’ha colpita al cuore. E dice: “Quando ho visto apparire in tv Zelensky con la moglie, colti in un momento di tenera confidenza offerta al mondo che li ama – come li amo io insieme a milioni di uomini liberi che non vorrebbero vederli mai cedere al sopruso di un despota – ho potuto appaiare alle due figure solo un’altra coppia”.

Appunto i due personaggi della mitologia greca. Facile che l’accostamento finisca sul New York Times di cui Pazzi è collaboratore. L’immaginazione dei poeti è un’eco vagante. Puoi finire ovunque. La poesia è un abbraccio.

KIEV ASSEDIATA COME TROIA, ZELENSKY COME ETTORE

La mitica città, scrive Omero, era assediata da dieci  anni. Resisteva come oggi fa Kiev pur non nutrendo grandi speranze di farcela. Ettore va alla guerra e Andromaca, tenendo in braccio il figlio Astianatte, intona parole al marito (“Tu padre mio, tu mia madre, tu fratello / tu florido marito…”). Gli ellenisti (e non solo loro) le considerano “il culmine della poesia d’amore della cultura occidentale. Aggiunge il poeta: “Zelensky in quella immagine della tv difendeva anche per noi con la bella moglie certa, diceva Olena, che neanche la morte le toglierà il marito”.

VOLODY & OLENA, LEZIONE D’AMORE E DI VITA

Il presidente dell’Ucraina e la first lady Olena hanno offerto nei primi tre mesi dell’atroce conflitto un esempio di coerenza e di amore coniugale che  ha fatto il giro del mondo. A Cannes addirittura sono state  ovazioni. Entusiasta  la BBC. Olena non è scappata pur sapendo di essere come il marito di essere nel target russo. Niente da fare. È rimasta in patria “ per dare una mano “. È attiva sui social, incoraggia il suo popolo a resistere, intrattiene una corrispondenza con Jill Biden. Conosce Zelensky da trent’anni. Sempre insieme. Dal liceo ala guerra. Se questo non è amore, cos’è?

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Mag 30 2022

CETRIOLO, MIGLIOR AMICO DELLA LINEA Tipico ortaggio estivo, è composto per il 95% da acqua, ma è anche un’ottima fonte di sali minerali, in particolare il fosforo Il cetriolo si presenta con una forma allungata (misura dai 20 ai 30 cm), ricoperto di piccole protuberanze, con la buccia verde scuro e la polpa interna verde chiaro con i semi bianchi piuttosto acquosa e di sapore amaro. Il cetriolo non è solo un semplice ortaggio, ma si è rivelato un ottimo alleato per la salute generale dell’organismo, infatti contiene un’importantissima sostanza predominante: l’Acido tartarico che impedisce ai carboidrati dei prodotti alimentari, immessi nel nostro organismo, di trasformarsi in grassi, ecco perché noi dietologi consigliamo il consumo del cetriolo nelle diete e a tutti coloro che vogliono mantenere il peso sotto controllo. Inoltre ha pochissime calorie, 14 Kcal per 100 gr, è un buon diuretico e un valido disintossicante. I cetrioli sono ricchi di acqua, per questo motivo vengono ritenuti particolarmente rinfrescanti e depurativi. Questa caratteristica è molto importante per l’attività dei nostri reni. Inoltre hanno pochissime calorie e quindi vengono molto usati nelle diete dimagranti. Contengono provitamina A, le vitamine del complesso B, la vitamina C e sono ricchi di potassio, ferro, calcio, iodio e manganese. Aiutano i reni a eliminare i liquidi e le tossine, migliorano l’attività del fegato e del pancreas. La polpa del cetriolo viene utilizzata come diuretico e disintossicante e l’acqua e i sali minerali in esso contenuti, sono molto utili per controbilanciare i cibi acidi. Gli antichi lo utilizzavano inoltre per debellare i vermi intestinali e per abbassare la febbre. Anche per malattie come la gotta, patologia dovuta a un accumulo eccessivo di acido urico nel sangue e nei tessuti  (che fa rigonfiare gli arti), i cetrioli vengono ben utilizzati. Gli enzimi contenuti nel cetriolo aiutano l’organismo ad assimilare le proteine, purificano e disintossicano l’intestino. Gli stessi principi attivi aiutano a prevenire anche la formazione di calcoli ai reni e alla vescica. Mangiando regolarmente cetrioli, si combatte la costipazione. Inoltre sono anche molto utili per compiere una sorta di pulizia intestinale e per lubrificare le articolazioni. Sono anche a tutti note le proprietà diuretiche, vermifughe, emollienti, antiinfiammatorie e antipruriginose. Il cetriolo è ricco di zolfo, quindi è molto indicato per curare la pelle: infatti è in grado di schiarire le macchie dell’età, grazie alle sue proprietà decongestionanti. È anche consigliato dagli esperti dermatologi per lenire le scottature solari e se usato con continuità rappresenta una buona soluzione per “migliorare” le rughe. Tutti conoscono anche il vecchio rimedio delle nonne per combattere il gonfiore: i cetrioli sugli occhi che hanno la proprietà di ravvivare lo sguardo, ringiovanire l’aspetto della pelle intorno agli occhi stanchi e ridurre borse e occhiaie. In cosmesi, viene utilizzata la polpa per ottenere maschere per il viso rinfrescanti e idratanti, i semi invece per maschere tonificanti e rassodanti, il succo per impacchi lenitivi su pelli irritabili. Infine, per ridurre le rughe e rendere la pelle più morbida e luminosa, si può preparare un’ottima maschera facciale utilizzando un cetriolo tritato con olio d’oliva e qualche goccia di succo di limone. Questo trattamento ha azione detergente, riduce e pulisce i pori dilatati o occlusi ed è adatta anche alle pelli più sensibili che non tollerano né sapone né acque dure. A cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese

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Mag 30 2022

casalasco in fiera 30 05 2022

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Casalasco SPA in fiera in Olanda

Ad Amsterdam dal 31 maggio al 1° giugno la più importante fiera internazionale dedicata al mondo della Private Label 

Casalasco torna alla PLMA’S World Private Label, la più importante fiera internazionale dedicata al mondo dei prodotti a marchio, in programma il 31 maggio e il 1° giugno 2022 in Olanda, ad Amsterdam.

L’azienda, che da sempre espone alla manifestazione, presenterà l’ampia gamma dei prodotti destinata alla produzione per il co-packing e le catene della grande distribuzione, attività che rappresenta all’incirca il 70% del business di Casalasco, che da sempre lavora per le più importanti aziende alimentari d’Europa.

PLMA è l’appuntamento di riferimento per produttori e rivenditori alla ricerca di nuovi prodotti, di nuovi contatti e di nuove idee per il mercato globaleOrganizzata dalla Private Label Manufacturers Association, ospiterà quest’anno all’incirca 2500 aziende espositrici da 70 Paesi al mondo. Più del 40% degli espositori offrirà prodotti sostenibili in termini di materiali di imballaggio, ingredienti o approvvigionamento. L’allestimento delle aree espositive riservate al Casalasco riflette pienamente il tema di quest’anno: “Crescita. Connessione. Approvvigionamento.”

Ufficio stampa Casalasco Società agricola SPA

Monica Bolchi – m.bolchi@casalasco.com  339 5042684

Pierluigi Papi – pep@agenziastampa.ra.it -338 3648766

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Mag 30 2022

uno schiaffone 30 05 2022

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UNO SCHIAFFONE 

www.cremonasera.it

Cremona 30 05 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Schiaffo di Angela Cauzzi al sindaco: “Non accetto riconoscimenti da chi agisce nel torbido, incapace di assumersi responsabilità morali”

Angela Cauzzi non accetta la benemerenza votata dal Consiglio comunale su proposta dell’opposizione. L’ex sovrintendente del Teatro Ponchielli, di fatto “silurata” per volontà del sindaco Galimberti (che ha poi votato a favore della benemerenza rivendicando la sua propria coerenza), non le manda a dire e dopo il voto in Consiglio decide di “rompere il silenzio”.

Lo fa con una lettera aperta all’attenzione del presidente del Consiglio Comunale e dei consiglieri. Tra i passaggi roventi del documento, quello in cui Cauzzi osserva, chiaramente riferita al sindaco: “non apprezzo chi è stato artefice o connivente nel causare i danni alla mia persona ed ora – a parole – manifesta un plauso che è solo apparenza, arrivando anche a proclamare una “coerenza” che evidentemente non appartiene a chi la invoca”.

Per queste ragioni – aggiunge – comunico che non intendo accettare l’onorificenza che mi verrebbe attribuita con un consenso unanime dei componenti del Consiglio Comunale che è tale solo all’apparenza”.

Inoltre, aggiunge Angela Cauzzi, “è decisione oltremodo tardiva in quanto intervenuta solo dopo il passaggio in giudicato della sentenza del mio proscioglimento e, a prescindere da questa, sarebbe stato concreto segno di un dissenso rispetto all’iniziativa penale assunta contro di me e un reale segno di stima e di gratitudine da parte dell’Amministrazione cittadina”.

Conclude l’ex sovrintendente del teatro: “Non credo che una vittima, quale è stata ed è la mia posizione rispetto alle iniziative assunte contro di me, possa accettare “rose” o “benemerenze” da coloro che agiscono nel torbido, incapaci di assumersi le responsabilità morali dei loro comportamenti”.

Qui il testo integrale della lettera.

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Mag 29 2022

cremonesita’-trecentotrentaquattro 29 05 2022

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CREMONESITA’ – trecentotrentaquattro 

Altro che www.cremonasera.it: gli eredi, dal Punto di oggi della Provincia fin che c’e’….

Cremona 29 05 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Tutti numeri uno nel loro campo, eredi dei grandi personaggi che in passato hanno dato lustro alla provincia: Nicola Amati, Antonio StradivariGuarneri del GesùSofonisba AnguissolaAmilcare PonchielliClaudio Monteverdi

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Mag 29 2022

maurizio iori 29 05 2022

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MAURIZIO IORI 

da un’idea di Franz Kafka: quando un processo ha troppo letture deve uscire dalle aule dei Tribunali.

Cremona 29 05 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Mag 29 2022

io voto mauro tenca 29 05 2022

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IO VOTO MAURO TENCA Perche’ vuole benissimo a Crema, la sua citta’; da www.cremonasera.it

Francoforte 29 05 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Finalmente, con Mauro Tenca per Maurizio Borghetti sindaco, il centrodestra mette in campo spunti e idee innovative per puntare, sul Serio, sulla cultura a Crema

Laurea in Giurisprudenza nel cassetto, inclusa l’abilitazione per esercitare l’avvocatura, Mauro Tenca è attento al prossimo e coltiva, studiando e sperimentando, la passione per la politica da sempre e, dopo aver maturato esperienze formanti e, soprattutto, complice l’attuale lavoro nella pubblica amministrazione (presso il comune di San Martino in Strada), conosce a fondo la “cosa pubblica”. Così, dalla lista civica a sostegno della candidatura del dottor Maurizio Borghetti (centrodestra), Mauro appunto ora ha tutte le carte in regola per fare la differenza e, per rivelarsi poi, in caso dell’elezione a primo cittadino del DocRock Borghetti, un grande, innovativo assessore alla Cultura. Ecco qualche sua idea in merito: 

Il film di Guadagnino, Chiamami col tuo nome ha dato tanto al Cremasco, ma oltre il filmone, non mancano altri spunti. Il Museo merita particolare attenzione: non è la mera visita al patrimonio artistico e storico che esso ospita a renderlo vivo. Si vivifica quando interagisce con le nostre associazioni culturali e le nostre scuole, e anche con il mondo accademico. Quello che il suo magazzino contiene, veramente tanto materiale e solo in parte inventariato, deve essere adeguatamente pubblicizzato: i reperti che vanno dalla preistoria all’età rinascimentale rinvenuti in Crema e in tutto il territorio cremasco sono un ‘archivio storico’ tutto da scoprire e da far conoscere. Da qui la possibilità di collegarci sia con i nostri Paesi, sicuramente desiderosi di ampliare le conoscenze relative alla propria storia, sia con le università! Stage e convenzioni ad hoc potrebbero risolvere la problematica relativa alla mancanza di personale, poiché per fare, servono persone.

Do un altro spunto: Federico Barbarossa imperatore del Sacro Romano Impero, è legatissimo alla storia di Crema, non sarebbe male pensare a un qualcosa da organizzare per fissare l’aspetto, no?

Così postò, ehm … parlò, Mauro Tenca, esperto tra le altre cose, pure in materie tecniche, pressanti e attuali tipo la Trasparenza Amministrativa e il cosiddetto Terzo Settore. E per ridurre la burocrazia, trasformare in opportunità tali filoni e, per semplificare la vita ai cittadini non avvezzi all’utilizzo dello Spid, ecco, Tenca in testa ha idee concrete e spunti da approfondire.

Ah e di per se è una gran cosa, che il centrodestra si interessi finalmente di cultura, no?

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Mag 29 2022

pane e salame 29 05 2022

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PANE E SALAME Ormai Gilberto Bazoli non mi stupisce, tanto e’ abile a tracciare contorni fino ai piccoli dettagli, di qualsiasi argomento scriva; da www.cremonasera.it Francoforte 29 05 2022 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Luciano, l’amico dei poveri del convento di via Brescia. In tanti bussano dai frati, nessuno va via a mani vuote

Arrivano alla spicciolata, preferibilmente da soli. Bussano. La finestrella si apre e dietro spunta un uomo dai modi gentili e sorridente. “Come lo vuole il panino?”. E’ il volto buono di Luciano Mattarozzi, 74 anni, tecnico in pensione, il volontario di via Brescia, l’amico dei poveri che tutti i giorni, dalle 17 alle 18, esclusa la domenica, si presentano al convento dei Frati minori Cappuccini per ricevere un pacco alimentare.
Oggi fra’ Giorgio, l’addetto alla portineria e alla distribuzione del cibo, non c’è. Lo sostituisce, come altre volte, Luciano. “Vengo qui ogni mattina alle 7 per sistemare i sacchetti di carta e riempirli con le brioche. Chi è di turno il pomeriggio aggiunge il resto del cibo. Oggi è toccato a me”.

Prima che inizi il pellegrinaggio pomeridiano di chi è in difficoltà, il loro ‘angelo custode‘ si chiude nel piccolo sgabuzzino sul retro, dove negli scatoloni sugli scaffali sono accatastati ordinatamente i prodotti provenienti dai supermercati, raccolti e portati in via Brescia dalle cooperative. Poi prepara, secondo le indicazioni ricevute dai frati, i panini: due fette di salame o una di formaggio. Uno dei primi a comparire sul sagrato è un nome conosciuto in città, un ex sessantottino cremonese che, partendo dall’oratorio, ha trascorso i suoi anni migliori a fianco degli indipendentisti cattolici irlandesi, nel Nicaragua dei sandinisti e in Africa a scavare pozzi per le popolazioni locali. “Sono qui al posto dei miei due figli che hanno perso il lavoro. Non voglio che vengano loro. Per fortuna sembra che uno abbia finalmente trovato una sistemazione”. Luciano gli consegna due sacchetti: “Sono tanti, sempre di più, gli italiani che chiedono aiuto ai frati. Diciamo la metà; il resto, stranieri”. Salvatore , 54 anni, è nato a Napoli ma nel 2017 si è trasferito in città. “Facevo il tornitore, ma sono stato licenziato a causa del Covid. Con i 670 euro della disoccupazione devo pagare affitto, luce e gas. Pranzo alla mensa della San Vincenzo. Ho poche speranze: chi lo assume uno alla mia età?”. L’ex rivoluzionario (“Rifarei tutto quello che ho fatto”) e Salvatore si salutano cordialmente: “Ciao, a domani”.
Alle loro spalle la finestrella della portineria si apre e si richiude in continuazione. Non si formano lunghe code, è un pellegrinaggio diluito ma costante. Un contagocce interminabile di disperazione. E’ il momento di due giovani immigrati che appoggiano la bicicletta al muro.

Non intendo giudicare nessuno, ma mi dispiace vedere qualche giovane con il tablet o le cuffie consumare il tempo nell’ozio – dice il volontario -. Comunque, si tratta di gente educata, ringraziano, salutano e se ne vanno. Li considero tutti uguali. Per molte di queste persone mi si stringe il cuore, darei l’anima per loro”. Come per quelle due madri dell’Est con cinque bambini al seguito, uno più piccolo dell’altro. “Per i loro figli ho aggiunto dolci e pane congelato, quello fresco era finito. Quando i frati cucinano le uova cotte, infilo nel sacchetto anche quelle e, se c’è, pure un po’ di frutta. Le storie di queste persone si assomigliano: gente sfortunata, chi è rimasto senza lavoro e chi deve far fronte a un mutuo. Il Covid ha aggravato le cose, l’emergenza, la crisi sono peggiorate: prima in media aiutavamo una trentina di persone al giorno, ora abbiamo superato abbondantemente quota 40, con picchi all’insù o all’ingiù, il numero non è mai stabile. Noto anche un ricambio, volti vecchi e volti nuovi”.
Luciano abita in quartiere, vicino al convento e alla chiesa dei Cappuccini, di cui è anche il sagrestano.

Perché faccio tutto questo? Invece di andare all’osteria – sorride – preferisco venire qui. Così mia moglie è tranquilla perché sa dove mi trovo. Scherzi a parte, sono contento di dare una mano, e poi dai frati ho sempre qualcosa da fare”. Il portinaio di via Brescia segna su un cartello il bilancio del venerdì: panini con il salame distribuiti 21, con il formaggio 20. Le campane suonano le 18, il momento di chiudere definitivamente la finestrella della portineria. Ma Luciano aspetta i ritardatari. Ecco l’ultimo che bussa: è un anziano giunto da solo a piedi, pantaloni e camicia puliti, volto triste, sguardo basso, grande dignità. Non sembra un povero. Ritira il pacco e s’incammina lentamente verso porta Venezia. “E’ la prima volta che lo vedo”. Probabilmente domani tornera’

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Mag 29 2022

mi sembrava strano 29 05 2022

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MI SEMBRAVA STRANO che Antonio Grassi non usasse la clava. L’ha usata. Da www.cremonasera.itCremona 29 05 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Angela Cauzzi, il rispetto della persona e il teatrino della politica dove è vietata la parola “scusa”

Un tempo la contrizione, la recita di tre Pater, Ave, Gloria, mettevano una pietra tombale sui peccati commessi. Oggi, una benemerenza e quattro parole di circostanza per riparare un’infamia, non la cancellano. Al contrario, la inseriscono d’ufficio tra le pagine più ignominiose della storia locale.

Un tempo c’erano i gentiluomini e il rovello interiore per avere macchiato l’onore di una persona. C’era l’imperativo di sanare l’errore commesso. C’erano i tormenti per i sensi di colpa. C’erano i romanzi, entrati nella storia della letteratura, che raccontavano questo trambusto interiore. 

Oggi ci sono i quaquaraquà, le mozioni, i teatrini in consiglio comunale. C’è l’informazione che fa da grancassa acritica al circo. Un Barnum da operetta con trapezisti che troppo spesso si schiantano al suolo e domatori che tremano al cospetto di leoni bolsi e acciaccati. 

Oggi c’è il decadimento della politica. 

A Cremona, Angela Cauzzi, sovrintendente della Fondazione teatro Ponchielli – presidente il sindaco – è portata in tribunale per la denuncia di un membro (ora ex) del Consiglio di amministrazione dell’ente.

È accusata di abuso d’ufficio in relazione alla violazione della disciplina sui contratti pubblici di fornitura soprasoglia. Il giudice dell’udienza preliminare (Gup) sentenzia il non luogo a procedere, il fatto non sussiste. 

Parte la santificazione dell’ex sovrintendente. In consiglio comunale viene approvata all’unanimità una mozione per concederle una benemerenza per l’attività pluridecennale svolta al Ponchielli. 

I giacobini, moralizzatori della cosa pubblica, dimenticano il loro silenzio opportunistico ante decisione del Gup.  Chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, scurdámmoce ‘o passato.

Entrano a piedi giunti nel coro che celebra le qualità dell’ex indagata. 

Esaltano l’eccellente lavoro dell’ex manager. 

Conquistano, con merito e con lode, un posto nella categoria che la fisiognomica popolare classifica facce di un certo tipo, con riferimento ad una parte posteriore del corpo umano o a un prodotto della stessa.

La definizione, icastica e priva di basi scientifiche come le tipologie lombrosiane, è però dotata di una potenza comunicativa incisiva e appropriata. In alcune circostanze, pronunciarla libera di un peso.

È il collasso della politica.

Cestinati principi e responsabilità, l’etica viene parcheggiata in solaio. 

È il declino, l’inizio della fine. 

La politica, ceduto il suo ruolo a tecnica ed economia, i cui parametri di riferimento sono diversi dal bene comune, da protagonista della storia del proprio territorio è declassata a subalterna. A comprimaria. Qualche volta a spettatrice, condizione che favorisce interessi e faide personali. 

Nel caso Cauzzi, è mancato il rispetto della persona.

Buon senso e buon gusto sono stati sostituiti dal cinismo esasperato di una realpolitik di infima qualità. 

La superficialità di amministratori pubblici insensibili, inadeguati e supponenti ha prevalso sulla logica e la prudenza. 

L’arroganza ha messo il carico da undici. 

La convinzione dei politici di scrivere e dire tutto, cazzate comprese, e non pagare dazio ha favorito la disfatta. 

L’ingenuità nel credere che il disamore dei cittadini verso la politica oscuri la contraddizione tra le parole e l’agire ha certificato il distacco degli unti dal signore dal mondo reale.   

Nel testo che prevede la benemerenza non compare un accenno di scuse per l’accaduto. Non una riga di critica al modo sbrigativo, quasi brutale, con il quale Angela Cauzzi  è stata pensionata. 

Al tempo dell’addio nessuno ha tessuto le lodi alla sovrintendente. Nessuno ha proposto una mozione di encomio. Nessuno le ha detto grazie. 

Tutti in silenzio, allineati e coperti. Tutti ad aspettare gli eventi. Tutti cacasotto. Tutti senza attributi. 

«Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad attribuire alla dr.ssa Angela Cauzzi un riconoscimento pubblico, un’onorificenza benemerenza, da consegnarle in una cerimonia pubblica-evento al Teatro Ponchielli al fine di dimostrarle la gratitudine dell’Amministrazione, a nome anche di tutta la cittadinanza, per il servizio reso come Sovrintendente con grande professionalità, onestà e passione».  

Un peana che è un concentrato di ipocrisia, perbenismo e inutilità, rappresentazione di un conformismo imperante e pervasivo. Non un conformismo in flanella grigia, elegante e griffato, ma sgangherato e  fuori moda, con abiti raffazzonati e sgualciti.

Formalmente ineccepibile, intellettualmente inaccettabile, il documento è una simulazione. Esempio di sepolcri imbiancati male, con la vernice che non ha coperto l’inguardabile colore originale, la mozione elogia la Cauzzi, ma mira a salvaguardare l’immagine dei firmatari. Un gioco di prestigio, con la glorificazione della sovrintendente che diventa strumento per la riabilitazione di se stessi.

Una gratitudine pelosa che, da qualsiasi angolazione la si esamini, non presenta nulla di genuino.  Dichiarata dopo l’archiviazione della denuncia e non ai tempi del pensionamento, la riconoscenza verso Angela Cauzzi è poco credibile. 

Il documento sarebbe stato più accettabile se, allo squillo delle trombe per gli elogi, gli estensori del proclama avessero affiancato il rullo dei tamburi per le scuse. Sia per l’accaduto, sia per il tardivo riconoscimento del valore della sovrintendente.  

È un’altra storia sbagliata. Nulla da spartire con quella di De Andrè. Ma non c’è un modo migliore per definirla e inquadrarla. 

Tra le troppe palle perse e i rari strike, la politica cremonese muore. La vicenda Cauzzi lo testimonia. E nessuno muove un dito. 

È l’eutanasia di una città. Di una provincia. 

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Mag 29 2022

io voto borghetti 29 05 2022

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IO VOTO BORGHETTI e Mauro Tenca; a cura di Stefano Mauri per www.cremonasera.it Cremona 29 05 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Maurizio Borghetti, candidato sindaco per il centrodestra a Crema: “Ho incontrato e mi sono confrontato con alcuni esponenti di CremaLab, lista che non mi sostiene, ma il bene di Crema è di tutti”

Oggi mi sono fermato con alcuni componenti della lista Cremalab 2030.

Non è una delle liste che mi sostiene e forse questo mio post a qualcuno sembrerà strano.

A me ha fatto piacere confrontarmi con loro e ho preso volentieri il volantino con le loro idee per Crema.

Se si decide di partecipare alle competizioni elettorali è normale scegliere un parte. Un pensiero unico con un unico gruppo, oltre che impossibile sarebbe orrendo.

Al tempo stesso è indispensabile avere come scopo principale e finale il bene della propria comunità. È vero che la Politica spesso non ha dato né da’ il buon esempio ma è per me indispensabile far finire il tempo delle contrapposizioni a prescindere e dare spazio al tempo del confronto e degli accordi per riuscire a fare meglio, di più e prima le cose utili a tutti. 

Vedo a volte sui social commenti pieni di astio solo perché di parte. È vero che non è facile eliminare certe miserie ma conto di poter dimostrare che il loro contrario è molto meglio.

A tutti i candidati e in particolare a quelli più giovani, rivolgo il mio grazie per l’impegno e per il tempo che stanno mettendo a disposizione. 

A tutti gli elettori cremaschi chiedo il 12 giugno di non scansare il proprio diritto al voto. La nostra Città ne guadagnerebbe

Buonaelezione, Feisbuck 

Così postò via social il DocRock d’Italia Maurizio Borghetti, candidato sindaco per il centrodestra a Crema 

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