Archive for Marzo, 2022

Mar 31 2022

una fiaba 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

UNA FIABA

da www.cremonasera.it di Egidio Bandini…. Leggetelo cosi’, compresa la pagina di Guareschi, lo scrittore italiano piu’ tradotto nel mondo.

Francoforte 31 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

Sta circolando su Facebook la foto di don Camillo e Peppone con il famoso carro armato del film “Don Camillo e l’onorevole Peppone” e il fumetto che dice: “Te l’avevo detto che lo trovavano!”. In affetti non è proprio un carrarmato quello che è sbucato dalle sabbie del Po in secca in quel di Sermide, in provincia di Mantova, ma un semi cingolato tedesco lo è. Eccome!

La leggenda metropolitana che gira dalle mie parti voleva che, in realtà, un carro armato ci fosse, ma a Polesine Parmense, all’altezza della cava di sabbia o, meglio, sotto la baracca degli “Amici del Po”. Tutti lo dicevano, ma nessuno è mai riuscito a dimostrarlo. Invece, dalla formidabile magra di questo inverno 2022, il mezzo cingolato tedesco è uscito, a dispetto delle ricerche infruttuose durate per decenni, dopo che un fotografia aerea sembrava dimostrare che i nazisti in ritirata avessero spinto nel fiume questo veicolo, per non farlo catturare dagli alleati che stavano avanzando. Anche Peppone e don Camillo spingono nel fiume il carrarmato che, nel racconto come nel film, non era stato abbandonato dai tedeschi che si ritiravano, ma dagli americani che arrivavano. “«Ho una cosa qui!…» esclamò il vecchio Dorini battendosi il pugno sul petto. Don Camillo si levò su, da dietro il tavolino, e venne a piantarsi coi pugni sui fianchi davanti al vecchio. «Ebbene, si può sapere che roba è?»  gridò. «Non lo so con precisione perché non sono pratico di quella merce lì» balbettò l’uomo. «È uno di quegli arnesi di ferro coi cingoli.» «Un trattore?» «Una specie. Però con un cannone sopra.» Don Camillo lo guardò sbalordito e pensò che i casi erano due: il vecchio Dorini era ubriaco, oppure era diventato matto. «Un carro armato?» domandò. «Un carro armato o press’a poco. Sono cinque anni che ce l’ho qui e non riesco più a dormire.»” Così il racconto di Giovannino Guareschi, ripreso nel film, con il vecchio Dorini (nel film, per esigenze di copione diventa “Lo Spiccio” della ghenga di peppone) che racconta dei tedeschi in fuga, di come fossero scesi dal carro armato assetati e si fossero ubriacati scolando diverse bottiglie del vinello offerto loro dal vecchio. Caricati a forza su un camion in ritirata, avevano scordato completamente il loro blindato e, così, il vecchio Dorini lo aveva nascosto sotto un telo e un mucchio di fascine. Inevitabile che della “faccenda” si dovesse occupare don Camillo che, come sempre, si ritrovava a dover chiedere l’aiuto di Peppone.

Ecco cosa ci racconta Guareschi: “Celebrata la Messa del mattino, don Camillo corse da Peppone e lo trovò in officina. Appena se lo vide comparire davanti, Peppone fece la faccia dell’uomo che è stato colto improvvisamente da un tremendo mal di denti. «Peppone» disse don Camillo «ti farebbe comodo un carro armato?» Peppone lo guardò cupo: «Se si trattasse di un carro armato pesante e se voi v’impegnaste a rimanere fermo mentre io vi passo sopra, sì.». «Non so di che tipo di carro armato si tratti» spiegò calmo don Camillo. «So che è un carro armato tedesco e, quindi, una faccenda massiccia. Bisognerebbe cavarlo fuori da un certo posto e portarlo a qualche chilometro di distanza.» Si trovarono la notte stessa dietro la catasta delle fascine. La catasta di fascine sussultò: i cingoli del panzer  macinarono sterpaglia per qualche minuto, indi la catasta si mosse per fra¬nare man mano che il bestione d’acciaio procedeva. E alla fine il panzer fu libero. Non era un bestione di quelli grossissimi ma era sempre un arnese ben curioso: don Camillo, tiratasi su la sottana, correva come inseguito dal mostro. Non fu un viaggio avventuroso: arrivato al Canalone che era quasi asciutto, il panzer entrò nel torrente e incominciò a procedere in mezzo alla ghiaia. E questo era previsto per non lasciar tracce. Qui però don Camillo fece fermare la macchina e si infilò nel panzer anche lui. Era stanco, e voleva la sua parte di divertimento. Procedettero fino alle Due Pioppe: qui risalirono sull’altra riva e la Buca del Boscone era là. Arrivati sotto la sterpaglia e il frascame, spensero il motore e stettero un momento ad ascoltare, col cuore che pareva avesse sei cilindri e marciasse a tutto gas. «Con l’aiuto di Dio pare che sia andata bene»  sussurrò don Camillo. «Con l’aiuto di Dio e di quel disgraziato di Peppone» precisò Peppone. Rimasero ancora un po’ ad attendere in silenzio, seduti dentro la pentolaccia. «Però è un peccato buttar via una così bella macchina»  sospirò a un tratto Peppone. «Non è buttata via» rispose don Camillo. «Servirà ancora.» «Sì, servirà magari per la vostra porca guerra!» ruggì Peppone. «Meglio che serva per la nostra guerra che per la vostra pace!» replicò calmo don Camillo. «E poi devi essere orgoglioso di aver collaborato alla ricostruzione dell’esercito del tuo Paese.» Peppone perdette la calma e si agitò parecchio. Si agitò e toccò con le zampe un sacco di cose che sarebbe stato meglio non toccare. Tanto più che il cannoncino del panzer era carico e, perfezione del munizionamento tedesco, lasciò partire il colpo. Fu qualcosa di spaventoso: un colpo di cannoncino a quell’ora e in quella situazione è mille volte più sconvolgente dello scoppio di un’atomica. Don Camillo e Peppone, più che uscire, schizzarono fuori dalla pentola e si misero a correre e si fermarono soltanto quando mancò loro il fiato. Finalmente Peppone balbettò: «Dove sarà andato a finire?» «Chi?» «Il proiettile, perbacco!» «Il proiettile?» «Certo! Non crederete mica che i tedeschi viaggiassero coi cannoni carichi di mortadella!» Tornarono, attraverso i campi, in paese e trovarono in piazza una confusione spaventosa. S’erano ripuliti la faccia e le mani in canonica: si intrufolarono in mezzo alla gente. «Cosa succede?» domandò con voce imperiosa Peppone. «Qualcuno ha fatto scoppiare con una bomba la colomba della pace!» spiegò agitatissimo lo Smilzo. E in verità, la enorme colomba della pace, tutta di legno verniciato, che Peppone aveva fatto issare sul tetto della Casa del Popolo, era ridotta a brandelli. «Non raccogliamo la provocazione, anche se è sanguinosa!»  gridò Peppone. «L’indignazione spontanea del popolo sarà sufficiente per bollare a fuoco questa criminosa azione dei nemici del popolo. Viva la pace!»Alla Buca del Boscone non ci andava mai nessuno si può dire, e il panzer poteva dormire tranquillo. Quando ogni cosa fu all’ordine, don Camillo andò ad avvertire il maresciallo che avrebbe fatto bene a passare un’ispezione alla buca. «Credo che lei avrà modo di recuperare un carro armato tedesco in perfetta efficienza» gli disse confidenzialmente. Il maresciallo andò e poco dopo era di ritorno: «Tutto bene?» domandò don Camillo. «Tutto bene» rispose il maresciallo. «Trovato il carro armato in perfetta efficienza. Soltanto che, invece di essere tedesco, è un carro armato americano.» Don Camillo allargò le braccia: «I particolari sono di secondaria importanza, quel che conta è il concetto». Poi, quando incontrò il vecchio Dorini, parecchio tempo dopo, gli disse: «Disgraziato! Quelli non erano tedeschi che scappavano, erano americani che arrivavano.» Il vecchio si strinse nelle spalle: «Reverendo, l’Italia è un porto di mare, chi va e chi viene. Come si fa a capire chi è che va e chi è che viene? Parlano tutti forestiero!» E anche lui, poveretto, non aveva torto”.

In questi momenti drammatici, quando una guerra vera, con il suo orribile carico di morti, feriti, distruzioni e sofferenze bussa alle nostre porte, magari proviamo a sorridere, rileggendo la scena del “panzer americano” davanti al quale don Camillo e Peppone si ritrovano anche oggi al museo di Brescello…

Nelle foto il ritrovamento del cingolato nel Po in secca a Sermide (Rainews), don Camillo e Peppone davanti al Museo di Brescello e la secca del fiume nel cremonese

No responses yet

Mar 31 2022

cremonesita’-duecentottantotto 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

CREMONESITA’ – duecentottantotto

Tanto per cambiare, da www.cremonasera.it con video; gli anziani, oggi i vecchi devono superare cent’anni, di cui si aprono fascicoli in Procura se muoiono per covid, ma non per l’ordinaria assistenza. Che manca, viste le proteste.

Francoforte 31 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Persone anziane lasciate sole per ore, in attesa che venga servita la cena. Mancanza di cura per la persona, dai capelli fino al cambio di vestiti. La denuncia che arriva da alcuni componenti del comitato parenti di Cremona Solidale è gravissima. A supporto delle parole, un video pubblicato oggi da Paola Trombini, una dei sei componenti del comitato che hanno rassegnato le dimissioni (in tutto il comitato conta 8 membri). A dare le dimissioni, oltre a Paola Trombini, sono stati Elisabetta Carbonelli, Michele Frigè, Monica Magnani, Elisabetta Larini Rina Storti

Spiega Trombini: “E’ almeno dal mese di novembre che il Cda non ci incontra. Noi chiediamo ma rimandano sempre. Il comitato parenti è scaduto a febbraio, oltretutto, quindi il nostro è stato un segnale che abbiamo voluto dare”.

Trombini pone l’accento sulla “noncuranza” da parte dell’istituto nei confronti delle persone qui ospitate. “Manca la cura per la persona – spiega -, dai capelli ai vestiti… Dicono che la lavanderia ha difficoltà, che c’è carenza di personale… Ma la situazione è questa e manca del tutto la cura e l’attenzione per l’anziano. Non dico il controllo medico, quello no, dico la cura e l’attenzione. Anche le attività ludiche, ad esempio, sono inesistenti: lo abbiamo detto tante volte ma senza risultato”.

Di qui la decisione di mandare un segnale forte, come riassunto nel drammatico video pubblicato oggi dalla stessa Trombini per denunciare la situazione e che pubblichiamo qui di seguito.

No responses yet

Mar 31 2022

in una fossa 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

IN UNA FOSSA Non e’ colpa di nessuno se la Val Padana e’ uno dei posti piu’ inquinati del mondo, certo il sindaco, tutore della salute dei cittadini, potrebbe darsi piu’ da fare invece di pensare alle ciclabili, certo www.cremonasera.it, di cui parte del titolo, lo inchioda spesso, e non dimentichiamo Tamoil e altri che imperversano da decenni. 

Francoforte 31 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Smog, in soli 3 mesi Cremona ha già superato i limiti annui europei. 

No responses yet

Mar 31 2022

il sondaggio di travaglio 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

IL SONDAGGIO DI TRAVAGLIO Ma se non fa che parlar male di Draghi, che non usa bene le posate…. da Libero.

Francoforte 31 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Mario Draghi travolto dal sondaggio: il “vaffa” dal 75% degli italiani, i venti di crisi sono più forti

A spiegarlo il sondaggio della società Izi per il Fatto Quotidiano. All’interno della rilevazione il giudizio più netto riguarda il “no” al riarmo. Il 72,9 per cento è infatti contrario mentre il 30,7 per cento è scetticosul fatto “che questa sia la risposta giusta agli ultimi avvenimenti mondiali”. Inoltre per il 42,2 questa è “la strada verso la terza guerra mondiale o nuovi conflitti”. Solo il 20,3 si dice invece d’accordo a fronte di un 6,8 per cento che non sa.

No responses yet

Mar 31 2022

campagna amica a sospiro 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

In piazza Rinascimento, dalle 8 alle 13

Campagna Amica domenica 3 aprile a Sospiro

Sapori e colori di Primavera”

“Benvenuta Primavera: i colori e i sapori della bella stagione”. E’ il tema dell’iniziativa che Campagna Amica propone ai cittadini di Sospiro per domenica 3 aprile.

Con la collaborazione del Comune di Sospiro, il Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti torna infatti nella centralissima piazza Rinascimento, per dar vita a una domenica mattina nel segno di tutto “il buono e il bello” che nascono dalla nostra agricoltura. 

L’appuntamento sotto i gazebo gialli degli agricoltori è dalle ore 8 alle 13. Gli agricoltori sottolineeranno la bellezza delle Primavera portando i fiori di stagione. Nel contempo, ci saranno tante proposte per la “tavola di primavera”, dalla frutta e verdura di stagione a pane e prodotti da forno, dai formaggi ai salumi tipici, e poi miele, composte e confetture, vino (in arrivo dalle colline pavesi), dolci tipici.

“Ci prepariamo a condividere una mattinata buona e bella con i cittadini di Sospiro. Ringraziamo il Comune, per l’accoglienza e la collaborazione. Dopo la nostra prima uscita, nel mese di marzo, ben volentieri torniamo in piazza Rinascimento, confermando il nostro impegno: quello di regalare una domenica mattina, presso il Mercato di Campagna Amica, nel segno dei prodotti e dei valori che nascono dalla nostra agricoltura. Garantiamo, come sempre, cibi buoni, tipici, dall’origine certa, frutto del nostro lavoro. E bellissimi fiori” sottolineano gli agricoltori della Coldiretti.

Nella stessa piazza, organizzata dal Comune di Sospiro, sempre domenica dalle ore 9 alle 13, i più piccoli troveranno anche l’iniziativa “Ludobus, Energia Ludica presenta”, con i giochi di una volta e tante emozionanti sfide. Tra le proposte di Energia Ludica, anche il laboratorio del Mastro Trottolaio. 

RELAZIONI ESTERNE COLDIRETTI CREMONA

Via G. Verdi, 4 – 26100 Cremona – Telefono 0372 499819 – Cell. 334 6644736 – e-mail: marta.biondi@coldiretti.it – www.cremona.coldiretti.it – Fb e Instagram: Coldiretti Cremona

No responses yet

Mar 31 2022

leggerino 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

LEGGERINO

Alla Bonucci: ne deve mangiare di pastasciutta! Su Repubblica.

—La principale novità del sondaggio di Supermedia Agi/Youtrend di questa settimana è la comparsa del partito Italexit dell’ex grillino Gianluigi Paragone che si attesta al 2 per cento delle preferenze degli elettori.

Francoforte 31 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Mar 31 2022

putin un obiettivo 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

PUTIN UN OBIETTIVO

l’ha raggiunto, ha reso famoso come lui Zelensky!

Francoforte 31 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Mar 31 2022

immorale, ogni tanto scrivo 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

IMMORALE, OGNI TANTO SCRIVO

Federico Centenari di www.cremonasera.it fa i conti in tasca allo Stato, Cremona e’ meno peggio di Crema e Casalmaggiore, 1571 euro, 2017, 1644, ci pensa il cittadino a farsi spennare, poi, sempre lo Stato, cura la ludomania con i proventi dei lauti guadagni: solo per la provincia lo Stato incassa 113 milioni e al netto restano 15, hai voglia di curare! Il titolo.

Francoforte 31 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—113 milioni di euro l’anno spesi dai cremonesi nel gioco d’azzardo. E regalano 15 milioni allo Stato. I cremaschi spendono addirittura di più

No responses yet

Mar 31 2022

lettera aperta a berlusconi 31 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

31 03 2022

LETTERA APERTA A BERLUSCONI

Nel senso che chiunque gliela faccia leggere mi fa un piacere immenso. 

—E’ nota a tutti la persecuzione giudiziaria da quando e’ sceso in politica; nel 92/94, al tempo di Mani Pulite, non fu nemmeno indagato nonostante fosse amico di Craxi e sospetto finanziatore: ho perso il conto dei processi, almeno 50, che avrebbero tramortito uno meno solido, eccetera eccetera eccetera. Vorrei far leggere la premessa del caso di Maurizio Iori, ho scritto un libretto di 70 cartelle, tre condanne di fila all’ergastolo perchè avrebbe ucciso l’amante, e la figlioletta avuta assieme. I tre processi son piú fumosi di quel che successe a Enzo Tortora, e voglio segnalare ci? che ho spedito a vari giornali il 21 febbraio scorso.

IL CASO IORI

OGGI A LUI DOMANI A TE

DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!

PREMESSA

Caso Iori; ho divertito molti avvocati sostenendo mancassero addirittura gli elementi per iniziare un processo, e invece è finita in Cassazione con tre condanne consecutive, l’una fotocopia dell’altra, all’ergastolo! Le prime indagini tracciano la via; la Polizia osserva che madre e figlia son morte ciascuna nei propri letti, affiancati, anziché nello stesso e abbracciate, dunque non è suicidio, tanto più che manca un biglietto d’addio; quindi unisce prove di pari valore; la Procura accoglie la tesi, il Gip anche, con una voluminosa ordinanza di 124 pagine, che sarà il canovaccio dei processi, Cassazione compresa. Dal che la domanda, provocatoria: perché perdere tanto tempo, non era meglio tener subito per buone, con valore di giudicato, prove o non prove che fossero, tanto nei processi è cambiato nulla, le conclusioni della Polizia? 

Ben viste dalla pubblica opinione; opinione continuamente alimentata dai  pochi media che si sono occupati del caso, Rete4 per esempio; pochi media, è una delle tante stranezze, qui c’è tutto per interessare, partendo dal gossip fino ai principi didattici della Cassazione: morte, sesso, denaro, potere; soprattutto dei giudici, il potere senza limiti. Alla fine è passato il messaggio: Maurizio Iori addormenta le vittime, poi le gasa. Che potrebbe esser successo, messo così, senza spiegare come. Non ci provano neanche i giornali, che pure han tutte le libertà che la fantasia concede: preferiscono abbeverarsi alla fonte. E quando la Corte di primo grado ci tenta, di fronte alla dura realtà dei fatti da spiegare, il risultato son quelle righe veloci in cui dice che “Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato (uno di quelli descritti, un altro ancora) per riuscire nell’intento, né è necessario”

La sfera di cristallo, con la tremenda appendice del “né è necessario”, avrebbe reso famoso il sistema giudiziario italiano nel mondo intero, compreso il Terzo! senza impiego di particolari, sofisticate metodiche, se i giornali si fossero buttati, semplicemente, a fare il loro mestiere; soprattutto perché, dopo aver letto “gli espedienti” descritti dalla sentenza, si sarebbe visto che non spiegavano un bel nulla. E la sfera in una sentenza da ergastolo lascia increduli, specie se messa a fianco del Davigo Piercamillo di turno che si scaglia contro ministri e governi che scrivono male le leggi; e la Corte d’Appello e la Cassazione leggono e tacciono: evidentemente anch’esse approvano la sfera. Tacciono tutti, anche i pochi giornalisti che han seguito il processo; Rete4 fa addirittura un “romanzato” in cui il perfido Iori è colpevole fin dalla prima entrata in scena; tacciono i politici, anche quelli usi a lamentarsi dell’invadenza dei giudici; e allora il problema non dev’esser di solo diritto, ma uno dei tanti della comunicazione, di cui il processo penale fa parte. Stringendo: madre e figlia muoiono per aver prima ingerito 95 pastiglie di Xanax, che è un ansiolitico, non un sonnifero, quindi per addormentare ne serve davvero  tanto, lo ricorderò spesso; i giudici decidono subito per le gocce, altrimenti, per quanta fantasia abbiano messo nelle motivazioni, e la vedremo tutta, l’impudenza di scrivere la condanna con le pastiglie non l’avrebbero trovata; e poi respirano il gas di quattro bombolette da campeggio. Se è omicidio, dobbiamo ammettere sia possibile dar di nascosto a un’adulta e a una bimba di due anni 95 pastiglie; la storia cambia poco fossero gocce, perché il corrispondente delle 95 sono un bicchierone e hanno un sapore da vomito che per tentar di nascondere servono litri di succo di pompelmo, il gusto meno lontano; i giudici, senza provarlo! col solo aiuto della fantasia, la loro, che ha regnato sovrana nell’intero procedimento, han deciso che erano gocce e le han pure ridotte in quantità, rispetto a quanto trovato dall’autopsia; da nessuna parte le Corti di merito giustificano la riduzione, che dan per sottintesa e certa; e sì che complessivamente han scritto duecento pagine, che raccontano tutto, tranne i momenti decisivi; la Cassazione non ci fa caso; del gas possiamo fare a meno di parlare, per adesso, se non che un assassino che voglia andar sul sicuro usa quello della cucina, non lo scarso delle bombolette.

Comunque, accettate per cortesia le gocce, ci saremmo aspettati di leggere nelle motivazioni come Iori le avrebbe date alla madre; è bastato un semplice, con l’aiuto della sfera di cristallo: si può fare! Della bimba, e soprattutto della successione dei tempi, prima la madre o la figlia? da che han mangiato cose diverse in tempi diversi, è incredibile, si legge nulla! Neanche il due più due quattro in rispetto alle note più elementari; lo Xanax non è il sonnifero potente che stende con una goccia, ed è per questo che ne serve tanto: possibile che, almeno la madre, l’autopsia le ha trovato in corpo poco cibo, non si sia accorta del torpore che man mano l’assaliva? Madre e figlia: la prima delle due che vede l’altra crollare, fa nulla, nemmeno urla? C’è qualcosa che va oltre il processo, quello delineato  dal codice, che in certi punti esige una logica ferrea; quasi un processo parallelo con regole proprie.

Come immaginare un libro, senza appesantirlo con la pretesa di scrivere tutto, e il rischio di una specie di “dizionario del caso Iori”, che non ho alcuna intenzione di scrivere? Potrei ridurlo a poche righe, se l’obiettivo fosse distruggere il processo: basterebbe mettere in evidenza l’impossibilità di dar di nascosto tanto Xanax, confermata dalla trasformazione di pastiglie in gocce senza uno straccio di prova, seguita da tre Corti di fila, e senza comunque, mutate in gocce, un racconto di come sarebbe avvenuto; però piuttosto che distruggere è meglio raccontare, nel caso il “nostro” fosse un modo diffuso di celebrarli, i processi, in Italia. Mi limiterò ai punti essenziali, quel poco che basta a far incuriosire il lettore che i processi li segue dai media; in gran parte tratti dal primo grado, dove si son formate le “prove”; e dalla Cassazione, che condensa e spiega; il processo d’appello ha poco significato, la Cassazione stessa scrive ricalchi il primo; non s’è dato la pena di controllare nemmeno una delle “prove”: nonostante le ben fondate obiezioni della Difesa, le ha prese tutte per ottime; ma se il lettore vuol essere accompagnato passo su passo, legga www.flaminiocozzaglio.info, dove scrivo da anni, ogni giorno; meglio ancora, se il lettore vuol controllarmi, o intende divertirsi, legga le motivazioni dei tre processi, fotocopia, insisto; i verbali d’udienza al completo eccetera: farebbero libro da soli, tanto son chiari nello spiegare ciò che succede nei Tribunali! In nome del popolo italiano, non dimentichiamolo mai. Popolo che, essendo il processo penale pubblico, e la prova deve formarsi in Aula, per legge, ha il mezzo, volesse usarlo, di arrivare a una propria sentenza, pari a quella del giudice, e io l’ho fatto; l’unica differenza, la mia ha solo valore informativo……..

No responses yet

Mar 30 2022

cremonesita’-duecentottantasette 30 03 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

CREMONESITA’ – duecentottantasette 

Non scrivo al solito di www.cremonasera.it, ma del titolo della Provincia, che dice le Ferrovie Italiane siano tornate all’utile, con treni a dir poco ammuffiti.

—Gruppo FS Italiane, ritorno all’utile e ricavi a 12,2 miliardi

No responses yet

Next »