Archive for Novembre, 2021

Nov 28 2021

i più eguali-duecentotrentanove 28 11 2021

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I PIU’ EGUALI – duecentotrentanove

Dalle mie 70 cartelle sui processi Iori, senza editore, una pastiglia o due?

Francoforte 28 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com —“Presidente – Allora, noi vogliamo capire, cioè tutta la difesa e l’accusa perché tutti si basano su quello che risulta agli atti, agli atti non risulta che il medico abbia… i medici, i soccorritori abbiano mai rilevato una pastiglia in bocca, però e si… allora, io le chiedo: è sicuro può essere un suo errore, è certo? Può essere… ha visto le due pastiglie contemporaneamente o ne ha vista una in bocca, una pensa di averla vista in bocca ed una poi l’ha vista successivamente?
Testimone, Marchetti G. – Cioè, lì era tutta, tutta schiuma e così via, sembrava. Presidente – La schiuma può… ho capito, tutti abbiamo le foto delle schiume, la schiuma può far illudere magari. Quindi, ci dica lei, oppure dica quello che lei dopo averle ricordato tutto questo sinceramente si ricorda e noi mettiamo agli atti. Testimone, Marchetti G. – Adesso solo la pastiglia diciamo nel letto quando è stata, quando la bambina è stata spostata diciamo l’ho vista.

Presidente – L’ha vista?

Testimone, Marchetti G. – Una pastiglietta nel letto. Quando è stata spostata e così. Presidente – Lei l’ha vista quando è stata spostata la pastiglia?

Testimone, Marchetti G. – Sì, era nel…

Presidente – O l’ha vista anche prima?

Testimone, Marchetti G. – … letto e così.

Presidente – Nel letto! Quella sulla bocca lei pensa che possa essere stata non solo schiuma ma anche pastiglia?

Testimone, Marchetti G. – Ma adesso…

Presidente – Ha avuto una sensazione, ha delle sensazioni, ha delle certezze? Testimone, Marchetti G. – … è stata una sensazione.

Presidente – Nessuno la vuole costringere a farle dire niente.”

Nessuno la vuole costringere a farle dire niente: se non è una strepitosa excusatio non petita questa! E “lo scambio di cortesie” prosegue: adesso è il Pm, per carità, alla fine son colleghi, a interrompere l’esame del Presidente!

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Nov 28 2021

cremonesità-centottantasette 28 11 2021

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CREMONESITA’ – centottantasette

Non ne siamo ancora usciti, scrive www.cremonasera.it….

Francoforte 28 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

Focolaio di Covid alle Figlie di San Camillo, 10 degenti positivi e altrettanti dipendenti. Sospese le attività di ricovero e chirurgiche

Focolaio di Covid alla casa di cura Figlie di San Camillo in via Filzi a Cremona. Sono stati segnalati 10 ricoverati positivi, un deceduto non residente in provincia di Cremona e un caso critico ricoverato nel reparto di pneumologia. Tre pazienti sono sintomatici ma con un quadro lieve. Tra gli operatori le positività sono dieci. Il focolaio è sotto stretta osservazione dall’Ats Valpadana in collaborazione con la clinica e l’Ospedale di Cremona.

Quasi sicuramente il focolaio è dovuto alla variante Delta del Covid in quanto – come dichiara il dottor Luigi Vezzosi dell’Ats – né a Cremona né a Mantova sono stati individuati casi di Omicron”.

L’Ats sta effettuando un’indagine epidemiologica per monitare la situazione e verificando la tipizzazione del virus e delle sue varianti” dice ancora il dottor Vezzosi da noi interpellato.

La direzione della Casa di cura ha predisposto un nuovo giro di screening tra dipendenti e ricoverati ma nel frattempo ha bloccato l’attività di ricovero e gli interventi chirurgici e ridotte le attività ambulatoriali.

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Nov 28 2021

ci risiamo 28 11 2021

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CI RISIAMO Rispettare le regole è dura per tutti, ma per qualcuno è dura più che agli altri; dalla Stampa. Francoforte 28 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Indagine sulla Juve, “Scambi sganciati dai valori degli atleti”: così funzionava il “metodo Paratici”

Nelle intercettazioni, i protagonisti parlano di «macchina ingolfata» e «degli ammortamenti e della m…a che non si può dire». Trovata una scrittura privata sulla retribuzione di Ronaldo. I reati ipotizzati sono il falso in bilancio e le false fatturazioni

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Nov 28 2021

avviso ai naviganti 28 11 2021

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AVVISO AI NAVIGANTI

Pubblica l’avviso www.cremonasera.it, sa il diavolo quante bombe inesplose ci siano ancora, a imperitura memoria di ciò che fummo. Francoforte 28 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Il Decimo Guastatori a Segrate. Disinnescata e distrutta una bomba d’aereo inglese della 2ª guerra mondiale

Un team di artificieri dell’Esercito Italiano, in forza al 10° reggimento genio guastatori di Cremona, ha completato con successo le operazioni di disinnesco e di brillamento di una bomba d’aereo risalente al 2° conflitto mondiale. L’ordigno, del peso di 500 libbre e di fabbricazione inglese, tipo MC Mod. MK II contenente 107 Kg di esplosivo ad alto potenziale, è stato rinvenuto lo scorso 29 ottobre durante i lavori di ampliamento dello scalo merci nel comune di Segrate (MI).

Nei giorni successivi al rinvenimento della bomba, i guastatori della Brigata “Ariete” hanno realizzato una struttura temporanea di protezione (camera d’espansione) che ha permesso di ridurre sensibilmente i disagi alla cittadinanza.

Le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno, svolte nel rispetto delle misure governative di contenimento e contrasto alla diffusione del Covid-19, si sono concluse come da programma, grazie alla perfetta sinergia di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, coordinati dalla Prefettura di Milano. Al fine di garantire un’adeguata cornice di sicurezza, durante le operazioni di rimozione dei sistemi d’innesco, effettuate dalle ore 09.00 alle ore 11.00, è stato interdetto il traffico della linea ferroviaria Milano-Bergamo-Brescia e lo spazio aereo dell’aeroporto di Linate. Successivamente, gli artificieri, scortati dalle Forze di Polizia, hanno provveduto al trasferimento dell’ordigno presso un terreno demaniale del comune di Segrate, dove è stato distrutto. Le operazioni di bonifica sono terminate alle ore 15.00.

Gli specialisti del 10° reggimento genio guastatori, coordinati dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito, intervengono nell’attività di bonifica occasionale del territorio da residuati bellici, con competenza nella regione Lombardia. Nell’anno in corso, sono stati ben 110 gli interventi condotti per un totale di 360 ordigni bonificati, tra cui 9 bombe d’aereo. 

L’Esercito Italiano, grazie alla versatilità professionale dei propri reparti, oltre al compimento delle precipue missioni, è in grado di intervenire nei casi di necessità per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, nella bonifica degli ordigni, come nei casi di pubbliche calamità.

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Nov 28 2021

in genere 28 11 2021

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IN GENERE

Antonio Grassi in www.cremonasera.it bastona gli schieramenti, qui sceglie invece la sola Lega, la spoglia indecorosamente e finisce col picchiarla, suscitando, immagino, un vespaio…. Francoforte 28 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—La Lega. Tanti voti, pochi uomini e poca voglia di lottare

Di epico le è rimasto lo stemma di Alberto da Giussano sul simbolo del partito. Sotto il vestito, niente o molto poco. È la Lega di casa nostra. Forse non tutta. Quasi tutta.

Nelle urne è un peso massimo. Sul territorio una piuma. 

Nel maggio 2019 alle Europee provinciali incassa il 46,49 per cento dei consensi, superiore alla media italiana del 34,26. 

Il Pd si ferma al 20,41 per cento, al di sotto del 22,74 nazionale. 

Per il Carroccio è un risultato lisergico, da sballo. 

Sei mesi dopo, ai vertici della provincia si insedia un presidente sostenuto dal Pd e alternativo al candidato della Lega, la quale finge d’incazzarsi, e annuncia l’iradiddio.  Ma ha una pistola carica a salve. Succede poco, ma un poco vicino nulla.

La partita viene chiusa in sordina e senza il Prozac perché nessuno è depresso. Non si contano né morti, né feriti, ma non si controllano gli armadi che, per tradizione consolidata, nascondono gli scheletri.

Il Carroccio non è il due di briscola, ma il quattro e la differenza non è sostanziale.  

La spada che brandisce non è forgiata nell’acciaio, ma nella plastica. Non è la Durlindana e neppure l’Excalibur. Se infilza qualcuno, la lama si piega e non trapassa.  

La Lega mette tenerezza. Spesso tristezza.  Infierire, sarebbe come picchiare i bambini, oppure, secondo un detto padano, aggredire qualcuno seduto sul water.

Il partito è un magma informe, senza identità e in continuo movimento. Privo di una guida indigena autorevole, va dove tira il vento.  Non sempre è quello caldo dell’estate. Spesso, è una piacevole brezza dal seducente profumo di poltrone.

«Il tuo cuore è libero, abbi il coraggio di seguirlo», suggeriva Malcolm Wallace al figlio William. Ma Braveheart è un film e la nostra provincia non è la Scozia.

Il territorio è diviso in due federazioni: Cremona con Casalmaggiore e Crema. Non comunicano tra di loro, o se lo fanno utilizzano monosillabi. Avessero la possibilità userebbero il codice morse o le fumate indiane. Ricordano i parenti serpenti, ma è una cattiveria. 

Intorno al carroccio di Cremona  e Crema  abbondano i fenomeni che si autoproclamano  maschi alfa, ma  privi degli attributi adeguati, sono delle imitazioni, merce taroccata. 

 In riva al Po, la Lega  è più organizzata.  Lungo il Serio, è un ectoplasma. 

Nel capoluogo non mancano alcune individualità di buon livello, tra loro una testa emigrata dalla Repubblica del Tortello per incompatibilità ambientale. Significa tutto e niente. Di sicuro, apre la spelonca delle illazioni. 

Sotto il Torrazzo non mancano talento e capacità per dotare il partito di personalità e autorevolezza. Difetta il coraggio per abbandonare l’abituale esasperato attendismo  e sostituirlo  con una tattica più aggressiva e meno infarcita di compromessi.  

Qualche presidenza, anche di peso – Padania Acque – il partito  l’ha spuntata, ma è sconosciuto il prezzo pagato. Si può immaginare alto, ma senza pezze giustificative, è inutile discuterne.

La Lega non grida e non protesta. È democristiana. Non è muta. Sussurra. Le parole si disperdono nel vento.  Leggere e innocue come i testi delle canzoni popolari. 

Il partito è proteiforme. Si adatta, si adegua, traccheggia. Non fiata. Si astiene. È Ponzio Pilato, che consegna Gesù Cristo ai suoi carnefici.  È successo con la vicenda a2a-Lgh.

Nel Cremasco, il coordinatore del partito e anche consigliere comunale a Crema. Soprattutto è un oggetto misterioso. Non una dichiarazione. Non un comunicato. Non un intervento degno di nota.  Nulla. Il dubbio sulla sua reale esistenza non è peregrino. Scoprire che è un ologramma non sarebbe una sorpresa. 

Piscina, Finalpia, Scrp? Per la Lega foruncoli fastidiosi e non questioni politiche gravi e dirimenti su con chi schierarsi e dove stare. Ha stigmatizzato, ma all’acqua di rosa. Per onor i firma, minimo sindacale.

Si distinguono alcuni sindaci: Palazzo PignanoPandinoBagnoloPizzighettone ma quattro amministratori non fanno un partito. 

Crema non è ostile alla Lega.  La storia insegna. Ha governato con Cesare Giovinetti e Bruno Bruttomesso

 Il primo, nel 1993, ha battuto Renato Strada, allora parlamentare Pds in carica e poi, nel 1997 direttore generale dell’Enea.  Non un quaquaraqua qualsiasi. Uno che contava e conta tuttora, la vicenda Umberto Cabini insegna.

Il secondo, nel 2007,  ha sconfitto Gianni Risari, anche lui non un illustre sconosciuto, ma lupo dal pelo rosso, ex parlamentare e pezzo da novanta prima della Dc e poi dell’Ulivo.

Poi c’è Casalmaggiore. Satellite di Cremona o pianeta autonomo? Poca importa. Un dato è incontestabile: come Crema è periferia dell’impero. Anche di quello della Lega. 

«La politica è sangue e merda» ammoniva il socialista Rino Formica.  

La Lega di Cremona e Crema non combatte e non si sporca.  Aspetta. Se entra in guerra preferisce le retrovie, mai la prima linea.  Non tira il gruppo. Succhia le ruote.

Dispone di un arsenale da una superpotenza. Due deputati, un senatore e un consigliere regionale sono una più di Silvester Stallone  e Chuck Norris  messi insieme, ma si sono perse le loro tracce.

O, come gli agenti segreti, agiscono sotto copertura, oppure sono scomparsi negli ingorghi della politica. Non è una critica, ma una preoccupazione.  Missing in action?

Alberto da Giussano era il capo della Compagnia della Morte. Aveva giurato di difendere il Carroccio fino alle estreme conseguenze. Altra epoca. Altri ideali. Altro clima. Altro mood e così sono accontentati anche quelli che si sentono fichi se usano termini stranieri. 

Oggi Alberto da Giussano è solo un simbolo sul marchio di un partito. 

«Nel mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia». Ascoltare Guccini fa sempre bene. Un buon ricostituente anche per la Lega. Per ricordare le proprie origini.

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Nov 28 2021

l’uomo non finisce 28 11 2021

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L’UOMO NON FINISCE

mai di inventare, ho controllato perfino su wikipedia, incredulo, ma Gaburri esiste e ha trovato quel che Marco Bragazzi, autore di una delle sue solite chicche, scrive in brevi parole su www.cremonasera.it! bravi a Gaburri, e a Bragazzi che l’ha ricordato.

Francoforte 28 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Leon Battista Gaburri, quel ragazzo di Ostiano che cambiò le costruzioni nel mondo con il prefabbricato Strutturapid

In via Goya 17 nel Quartiere 8, a Milano, c’è un piccolo palazzo di quattro piani che, oggi, non ha nulla di particolare da raccontare ma che, fin da quando venne progettato nel 1947 e costruito l’anno successivo, ha cambiato il corso della storia dell’edilizia.

A leggerla così l’affermazione potrebbe sembrare stupida, e forse lo è, ma quel palazzo nel suo piccolo segnò la rinascita di Milano dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale dando vita allo sviluppo di parte della città metropolitana in occasione della mostra della Triennale. Già, perché nel 1947 la necessità di “nuove case” abbracciava l’aspettativa futura di quel piano Marshall che, da oltreoceano, avrebbe portato l’Italia verso il boom economico, boom che doveva richiamare popolazione dalle campagne per le fabbriche cittadine, boom che doveva garantire un tetto, costruito in maniera sicura, rapida e possibilmente non troppo costosa.

Quella casa racconta di come l’ingegno e il lavoro degli uomini, se finalizzato al bene collettivo, trova quasi sempre una soluzione che sia in grado di rendere migliore la vita delle persone, perché quella casa può raccontare di essere il primo esempio di palazzina di quattro piani costruita con sistemi prefabbricati.

La storia di quella costruzione nasce però ad Ostiano, in provincia di Cremona, il 13 aprile 1913 quando, vicino a quello stupendo castello che ospita anche un piccolo teatro di 99 posti, Leon Battista Gaburri, decise di emettere il primo vagito. Detta così l’affermazione iniziale potrebbe sembrare ancora più stupida eppure Leon Battista Gaburri ha, con il suo ingegno, migliorato la vita di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Leon Battista non era un filantropo, ma un progettista ed inventore e che inventore, era uno di quei ragazzi che, dopo gli studi elementari ad Ostiano, si è trasferito a Milano per proseguire verso il diploma di perito edile, diploma che ai tempi gli avrebbe garantito una sana occupazione e una discreta carriera nella sua prima azienda edile dove cominciò a lavorare, la ditta Lucchetti e Lovati.

Leon si applica e, già giovanissimo, è responsabile su cantieri delicati come quello del livellamento dei Navigli e dell’ampliamento di Città Studi. Nella testa di un ragazzo di poco più di venti anni ballano molte cose, in quella di Leon, oltre a quelle comuni a tutti i ragazzi della sua età, c’era il miglioramento tecnologico dell’edilizia. Per fare questo passaggio aveva bisogno di una cosa fondamentale: un’idea, ovvero quella scintilla creativa che potesse portare un vantaggio reale ai lavoratori ma anche alle aziende e ai progettisti, perché mettendo insieme il lavoro e l’ingegno anche gli utenti finali ne avrebbero tratto vantaggio.

Gaburri decide di creare un nuovo sistema di edilizia prefabbricata, un nuovo modello che fosse molto più evoluto di quelli in circolazione, un qualcosa in grado di rendere le costruzioni più veloci ma sicure al tempo stesso. Studia e sviluppa un nuovo sistema di ancoraggio tra le travi e colonne in grado di creare una struttura prefabbricata molto più velocemente senza mettere a repentaglio la sicurezza del cantiere e degli utenti che la avrebbero frequentata.

Arriva la Seconda guerra Mondiale e il brevetto di Leon è pronto, l’autarchia rende necessario risparmiare su ogni cosa, il lavoro dell’ostianese è la ciliegina sulla torta per il Ministero dei lavori pubblici, si possono costruire case con meno manodopera, risparmiando sui costi, sul legno necessario per le impalcature e sui materiali. Nel 1942 gli viene riconosciuta la paternità di questo passaggio evolutivo storico nel mondo dei prefabbricati, il brevetto è fermo in Italia per motivi bellici ma, con la fine delle ostilità, Gaburri viene chiamato subito dalla Commissione Ricostruzione per far tornare Milano, velocemente, in grado di liberarsi delle macerie e di poter ospitare nuovi cittadini.

Neanche il tempo di vedere abitata la famosa palazzina di quattro piani e Leon finisce in Argentina dove il neo governo Peron, sulla spinta economica per far uscire dalla povertà gli strati sociali più provati, commissiona al cremonese la costruzione di interi villaggi che dovevano sostenere lo sviluppo economico e la modernizzazione delle campagne. L’idea di fondo era quella di poter dare servizi e una casa a più persone possibili in tempi rapidi, per fare in modo che la popolazione nelle zone più remote del paese non fosse costretta a rientrare nei centri più popolati ma sviluppando l’economia in molte aree dello Stato, in pratica l’esatto contrario di ciò che stava avvenendo a Milano.

Rientra in Italia poco prima del golpe che rovescerà Peron e nel 1954 darà origine al sistema Strutturapid, ovvero un sistema di sviluppo e assemblaggio dei prefabbricati che, anche oggi, è largamente usato in tutto il mondo per costruire di tutto, dalle case ai ponti. Il successo fu enorme, l’idea e lo sviluppo di queste rivoluzionarie visioni dell’edilizia verranno prese come punto di partenza per lo sviluppo urbano ma anche delle aree produttive, Gaburri era diventato non solo un inventore, ma anche un imprenditore che stava trasportando in tutto il globo un nuovo modo di vedere risolti diversi problemi dello sviluppo architettonico.

Con il passaggio del “sistema Gaburri” a Strutturapid il cremonese implementò anche una nuova visione per affrontare le crescenti esigenze antisismiche, con tanto di manuale di calcolo per progettisti e ingegneri tanto che, secondo uno studio del 2016, Strutturapid risulta essere il brevetto edile italiano più esportato nel mondo.

Da quel 13 aprile del 1913 ad Ostiano, passando per via Goya 17 a Milano, la storia di Leon Battista Gaburri incrocia quella dello sviluppo, passato ed attuale, di moltissime strutture nel mondo destinate all’uomo o al lavoro.

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Nov 28 2021

stefano patuanelli 28 11 2021

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STEFANO PATUANELLI

Il ministro dell’Agricoltura, secondo il Punto della Provincia fin che c’è di oggi, si sarebbe spinto a queste parole:

—Sgomberiamo il campo dalle fake news: gli allevatori sono i primi a preoccuparsi della salute delle proprie vacche, girando fra i padiglioni della fiera li ho visti guardarle come io guardo i miei figli…

Francoforte 28 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Nov 28 2021

il kiwi 28 11 2021

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IL CIBO GIUSTO DI CAMPAGNA AMICA

I CONSIGLI DI GIORGIO CALABRESE

KIWI, CONCENTRATO DI BENESSERE

Ricchi di Vitamina C ed E, Potassio e ferro, sono un vero toccasana per la nostra salute

Anche se il kiwi è originario della Cina, da cui è stato poi esportato in Nuova Zelanda, ad oggi il maggior produttore mondiale di questi frutti dalla caratteristica polpa verde è l’Italia. In particolare, la coltivazione è particolarmente diffusa nel Lazio.

Il kiwi possiede numerose proprietà benefiche per l’organismo, sia per quanto riguarda la salute che per la bellezza di pelle e capelli: spesso viene utilizzato come ingrediente per la realizzazione di maschere fai da te o nella preparazione di cosmetici. I kiwi sono composti per la maggior parte di acqua e in questo caso, circa l’83%. A questo si aggiunge un contenuto calorico ridotto pari a 61 calorie ogni 100 grammi, e un indice glicemico moderato che rendono il kiwi un alimento particolarmente indicato nel diabete.

La polpa del kiwi contiene circa il 3% di fibre, che apportano una serie di benefici tra cui il miglioramento del transito intestinale. Inoltre è un’ottima fonte di vitamina C, basti pensare che 2 frutti riescono a coprire il 150% della dose giornaliera raccomandata. Tra le vitamine contenute nei kiwi ricordiamo anche la vitamina K, la vitamina E e la vitamina B9. Grazie ai valori nutrizionali che lo caratterizzano, il kiwi può vantare numerose proprietà che sono benefiche per la salute del nostro organismo e per la bellezza del corpo e dei capelli. La più conosciuta delle sue proprietà benefiche è senza dubbio quella di comportarsi come un vero lassativo, in grado di risolvere problemi di stitichezza.

Il kiwi contiene un’elevata quantità di actinidina, composto vegetale in grado di migliorare la capacità dell’intestino di digerire le proteine. Inoltre, il kiwi aiuta a mantenere il cuore in buona salute ponendosi tra i rimedi naturali per abbassare la pressione arteriosa e il troppo colesterolo. Questo frutto esotico contiene anche serotonina, ottima per combattere l’insonnia, vitamina C che tra l’altro aiuta ad assorbire meglio il ferro e di conseguenza a prevenire l’anemia.

Infine, il kiwi è in grado di apportare benefici alla bellezza della pelle e dei capelli: aiuta a combattere i danni provocati dall’eccessiva esposizione al sole e agli agenti inquinanti e stimola la produzione di cheratina rendendo i capelli più forti e lucenti. Il kiwi non ha grosse controindicazioni, tuttavia ci sono alcuni casi di allergia o effetti indesiderati come l’irritazione della bocca o l’insorgenza di episodi di diarrea. Gli effetti negativi del kiwi si verificano soprattutto in caso di consumo eccessivo del frutto in questione.

Sono ideali per gli sportivi per il loro alto contenuto di potassio, vitamina C, antiossidanti, prima e dopo un allenamento. Sono utili per dimagrire, infatti, cento grammi di kiwi contengono appena 44 calorie, il che li rende perfetti spezza fame. Sfortunatamente il kiwi è uno dei frutti che scatenano più allergie. Bisogna stare molto attenti e ai bambini meglio darne un piccolo pezzetto e fare la prova. Come tutti i frutti che contengono i semini non devono essere mangiati da chi soffre di diverticolosi al colon.

a cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese

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Nov 27 2021

i più eguali-duecentotrentotto 27 11 2021

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I PIU’ EGUALI – duecentotrentotto

Dalle mie 70 cartelle sui processi Iori, senza editore, Presidente e Pm non smettono di aiutarsi….

Francoforte 27 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com —Altro nodo di Gordio: se la relazione di servizio prevale sulla testimonianza, perché ascoltare l’agente che l’ha scritta?

“Pubblico Ministero – Allora, la domanda è: se l’ha visto per quale diavolo di ragioni non l’ha scritto nella relazione di servizio, perché non lo riteneva all’epoca importante come particolare?

Testimone, Marchetti G. – Sì, è un particolare che non…

Pubblico Ministero – O perché semplicemente all’epoca non… non so, vuole; io ce l’ho qua la relazione di servizio, vuole che gliela sottoponiamo?

Presidente – Si parla di pastiglie o non si parla, o se ne parla di una? Cioè, io non è che posso indovinare, cioè posso andare ad intuito.

Pubblico Ministero – Non si parla, non si parla di pastiglie.

Presidente – Non si parla di pastiglie!

Pubblico Ministero – Si parla di blister, e poi ci arriviamo!

Presidente – Allora, se posso intervenire? Sennò faccio seguire a voi e poi intervengo io.”

Insomma, nella relazione di servizio l’agente Marchetti non fa cenno di pastiglie, per cui la sua testimonianza in Aula va bene nella parte in cui ricorda la pastiglia lontana dalla bocca, è sbagliata se ricorda quella nella bava, cioè la prova ch’è stata ingerita e vomitata. E alla fine il Presidente si ricorda che la legge gli permette di esaminare il teste; certo, qui c’è l’ennesima imprecisione, solo dopo che l’hanno esaminato le parti, dice il 506cpp, mentre invece al momento non sono ancora intervenuti né Parte civile né Difesa.

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Nov 27 2021

cremonesità-centottantasei 27 11 2021

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CREMONESITA’ – centottantasei

Il pezzo di Gilberto Bazoli su Stefana Soldati, la ricamatrice di borse colorate, raggiunge in poche ore 511 mi piace su www.cremonasera.it; ancora adesso che è in pensione, Bazoli rimane un giornalista che le storie da scrivere se le va a cercare, e il computer lo usa solo per scrivere….

Francoforte 27 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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