Nov 30 2021

cremonesità-centottantanove 30 11 2021

Published by at 9:27 pm under Pubblica Amm.ne

CREMONESITA’ – centottantanove

Dopo due settimane ritorna Campagna Amica, il 12 dicembre, in Piazza Stradivari, dalle 9 alle 19! lo scrive www.cremonasera.it, come tanto altro, se vuol essere un giornale di cui i lettori si fidano. Bastonata sulle luci, a cura di Mario Silla, inventordirettore del giornale:

—Effetto serra. Le luci a led tolgono il fascino alla Cremona di sera. Certo, si risparmia energia, ma il led anziché la luce gialla classica, toglie quel chiaroscuro, quel gioco di ombre che hanno fatto innamorare tanta gente nella città di sera. Si dice che la luce bianca illumini di più e costi meno ma questo non può essere il solo mantra dell’illuminazione pubblica specialmente in una città storica. (leggi l’editoriale di Francesco Martelli).

L’esempio è quello di una delle vie più belle di Cremona, via Beltrami. Qui, quarant’anni fa, come in altre parti del centro (Largo Boccaccino, via Mercatello, via Solferino piazza della Pace) si ebbe l’ottima idea di ripristinare il vecchio modello dei lampioni a braccio. Alcune riunioni in via del Colonnetti stabilirono il modello sulla base delle vecchie cartoline e foto di Cremona (con le collezioni Allegri, Bergonzi e Galli). Provate a passare adesso da piazza della Pace, la luce è bianca, si è tolta la luce gialla voluta al momento del suo rifacimento per richiamare le piazzette di Montmartre. Adesso è anonima, bianca, senza più ombre. Ma l’assurdo è in via Beltrami. Undici lampioni a braccio che si staccano dalla sinistra andando verso via Platina: 6 sono a led, 4 sono a luce antica, gialla, uno è addirittura spento da settimane all’angolo con via Platina. Il contrasto è davvero evidente: tra l’antico e il moderno, tra identità e spaesamento.

La luce bianca si espande, man mano che le luci gialle si bruciano vengono sostituite da quelle bianche, dai led a luce uniforme che tolgono le ombre e rendono tutto omogeno, colori e superfici dei palazzi. I lampioni sono gemelli uguali (sporchi, almeno i vetri andrebbero puliti di tanto in tanto) ma di luce diversa. Il led fa perdere l’identità. E’ una luce da ospedale, da supermercato, non da centro storico antico. Mancano i colori offuscati degli angoli, quel sapore antico di una città che ha duemila anni. E persino i palazzi che si affacciano sull’antica via lastricata nel 1834, sotto la quale scorre il Marchionis, con le loro cancellate, le loro facciate con le trottatoie che entrano persino in alcuni palazzi come casa Gosi al numero 26, perdono il loro fascino e diventano grotteschi con la luce bianca: come se a un nonno si mettesse l’orecchino. (m.s.)

Francoforte 30 11 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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