Archive for Settembre, 2021

Set 29 2021

i più eguali-centottantacinque 29 09 2021

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I PIU’ EGUALI – centottantacinque

Dalle mie 70 cartelle senza editore: “Maurizio Iori addormenta le vittime, poi le gasa. Che potrebbe esser successo, messo così, senza spiegare come.”

Il tutto, per chi vuol capire, sta nel come!

Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Set 29 2021

cremonesità-centotrentadue 29 09 2021

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CREMONESITA’ – centotrentadue Una proposta di www.cremonasera.it, che temo non venga accettata. Per troppi motivi, costi compresi.

—Da ADI: Città migliori, città di design. Quattro proposte ai candidati sindaci delle città italiane

L’Adi, design museum di Milano la cui fondazione Adi-Compasso d’oro è presieduta dall’industriale cremasco Umberto Cabini, propone ai candidati sindaci delle grandi città al voto l’istituzione di un Design Manager in ogni grande città.

“Amministratori locali e cittadini oggi sanno bene che, per migliorare le condizioni di vita nelle città italiane grandi e piccole, occorre conciliare sostenibilità e sviluppo, e mettere i risultati a disposizione di tutti. Per vivere meglio occorre cambiare mentalità, ma anche adottare scelte politiche e strutturali che favoriscano nuovi rapporti tra i cittadini, migliori modi di lavorare e di vivere nella città, qualunque ne sia la dimensione o la posizione geografica.

Per questo ADI propone ai candidati sindaci, alle prossime elezioni amministrative, di adottare nel loro programma quattro scelte generali, che servano da fondamento in ogni campo d!attività dell!amministrazione pubblica: dall’abitazione all’urbanistica, dai trasporti all’istruzione, dal lavoro al tempo libero.

• L’istituzione di un Design Manager in ogni grande città. Il design va integrato nella strategia della gestione cittadina. La complessità dei problemi urbani richiede ascolto costante e sintesi propositiva, per rispondere a bisogni che toccano ambiti concreti come la mobilità o la qualità dell’aria, l’abitare o i luoghi del lavoro e della cultura, ma anche il rapporto tra libertà e democrazia, con un’attenzione speciale rivolta ai giovani e delle fasce più fragili.

L’inclusione della qualità del design tra i requisiti dei bandi delle amministrazioni locali. Acquistare prodotti ad alto contenuto di design è un investimento, prima che una spesa. Inserire nelle gare di assegnazione degli appalti e degli acquisti un punteggio per prodotti o servizi di “buon design”, in base a parametri condivisi e dichiarati, è una scelta concreta di appartenenza a un mondo che intende essere migliore. Significa maggiore qualità dei prodotti delle imprese, stimolate a migliorarsi per competere, e maggiore qualità degli acquisti della pubblica amministrazione.

Il sostegno alla cultura del luogo. Il lavoro delle fondazioni culturali locali, in un rapporto virtuoso tra pubblico e privato, è fondamentale. Per le amministrazioni dialogare costantemente con l’intero tessuto di queste istituzioni e sostenerle è essenziale per costruire una solida cultura di convivenza civile e per favorire relazioni e scambi culturali ed economici nazionali e internazionali.

L’educazione al consumo responsabile di tutti i cittadini, fin dalla scuola. Per costruire una nuova cultura della sostenibilità e della convivenza civile occorre dare alle giovani generazioni strumenti per affrontare consapevolmente le grandi e piccole scelte del loro futuro. Promuovere nelle scuole dell’obbligo workshop di avvicinamento all’uso consapevole del design, offrendo ai futuri consumatori strumenti per la costruzione di una coscienza critica, non è solo un’occasione da cogliere: è una priorità.

Intendiamo il design come concreta leva strategica per il miglioramento della vita, non un semplice artificio glamour per rendere più o meno belli gli oggetti che ci circondano”, spiega Luciano Galimberti, presidente ADI. Il design è un insieme di valori e metodo, per costruire insieme una città protagonista dello sviluppo sostenibile e responsabile.”

Non a caso la mostra della collezione permanente dell’ADI Design Museum si intitola ‘Il cucchiaio e la città’”, conferma Umberto Cabini, presidente di Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro. “L’innovazione, perno del design, riguarda tutto il tessuto della nostra vita. È questa qualità che ci spinge a consolidare e ampliare con azioni strategiche precise la tradizione del design.

Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Set 29 2021

mi piace come 29 09 2021

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MI PIACE COME scrive Mauro Anetrini: breve, chiaro e con spirito. Su L’Opinione delle Libertà. Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Dunque, dunque… irredentismo a parte, la poesia non mi piace. Ancora meno mi piace la statua che potrebbe raffigurare, tra le altre, la giovane che cantava “quel mazzolin di fiori”. Non è questione di sessismo. È che non c’entra nulla. Potrebbe essere la moglie di Leonida che saluta il marito e i trecento martiri delle Termopili. Trecento come i compagni di sventura del povero Pisacane. Potrebbe essere Medea, quella del mito, che volge lo sguardo languido verso Giasone. Potrebbe, ancora, essere una donna dei giorni nostri che tenta di sedurre il ministro della Funzione pubblica, per ottenere la proroga dello smart working. Ecco. Forse è proprio quest’ultima. Il che spiegherebbe la ragione della presenza di Giuseppe Conte all’inaugurazione. C’est tout.

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Set 29 2021

draghi c’è 29 09 2021

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DRAGHI C’E’

Nonostante Travaglio; dal Corriere.

Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—«Io al Quirinale? Mi fate questa domanda ad ogni ora e io rispondo sempre allo stesso modo. Primo: è offensivo nei confronti di Mattarella. E poi non decido io, decide il Parlamento. Io non sono la persona giusta a cui fare questa domanda». Così il premier Mario Draghi, durante la conferenza stampa dedicata al Nadef, liquida la domanda di un giornalista che chiedeva se il suo nome è tra i papabili per sostituire Sergio Mattarella come presidente della Repubblica.

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Set 29 2021

vietati gli assist 29 09 2021

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VIETATI GLI ASSIST

dei Pm, anche sotto forma di velina, lamenta al Dubbio Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati!

—Santalucia però ha rilevato delle criticità, soprattutto sull’articolo 3, che va a modificare il decreto legislativo relativo ai rapporti del pm con la stampa: «Si sono voluti irrigidire, attraverso l’esclusivo riferimento ai comunicati ufficiali e alle conferenze stampa, i rapporti tra l’ufficio di Procura e la stampa. Ritengo che questa sia una eccessiva ingessatura che bandisce qualsiasi possibilità che il procuratore della Repubblica possa rendere una dichiarazione ad un giornalista fuori da una conferenza stampa».

Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Set 29 2021

tre amici di sussurrandom 29 09 2021

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TRE AMICI DI SUSSURRANDOM

della Repubblica del Tortello: Gianpaolo Saccomano, Stefano Mauri, e io, terzo tra cotanto senno!

Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Gianpaolo Saccomano presenta Dimensione Aliena sabato a Cremona e il suo film Nero Fiorentino è premiato e richiesto

Un libro (alieno) appena uscito, che sarà presentato sabato a Cremona, con la speranza di riproporre poi la presentazione a Crema. Una convention, seguitissima e intrigante assai vissuta da protagonista per parlare di una particolare e straordinaria località cremasca. Un film pluripremiato nel mondo e illuminante con nuove piste su quella che potrebbe essere la vera identità del Mostro di Firenze.

Sì … decisamente, con la sua anima underground e il cuore acceso, il pavese di nascita, ma cremasco d’adozione, Gianpaolo Saccomano, studioso appassionato ed esperto di Mistery, Ufo e Criminologia, scrittore, regista, autore, giornalista, critico musicale e cinematografico, probabilmente è oggi uno dei massimi, appassionati esperti di Misteri Italici e misteriose sfumature italiche. E con lui siamo tornati a scambiare quattro chiacchiere …

-Intanto quanti premi hai vinto, qua e là con la tua DocuFiction Nero Fiorentino” ?

-Gli allori, preferisco chiamarli così, sono 28 e qualcosina potrebbe ancora arrivare. Anticipo che siamo prossimi a mettere a disposizione, sulle piattaforme, il film documentario in oggetto.

-Brevemente secondo il tuo lavoro cinematografico il mostro che sconvolse la Toscana, uccidendo coppie di innamorati, sarebbe una persona con problemi psichici, con vari ricoveri in ospedali psichiatrici in carico: coincidenti con le pause da un doppio omicidio e l’altro, il quale a un certo punto diciamo è stato fatto espatriare in una nazione sconosciuta, dico bene?

-Sì e quel che sta emergendo sempre con maggior consistenza è il coinvolgimento, nella vicenda, dei poteri forti, di un terzo livello. Per quanto riguarda la mia tesi, chiarisco che non ho prove, ma ho semplicemente lavorato su indizi, un lavoro enorme frutto di vent’anni di studi leggendo documenti, deposizioni e interagendo con criminologi quali Vincenzo Maria Mastronardi e Francesco Bruno e appunto mi sono fatto la mia idea indiziaria tutta mia.

-Anche in questo caso, come in altri misteri italici, il sottile filo: rosso, giallo o nero che ricorre è l’eventuale, ipotetica entrata in gioco dei servizi …

-Diciamo che una volta, questi alti coinvolgimenti, in modo particolare in un determinato periodo erano la prassi. E non è che questa tendenza sia del tutto svanita…

-Parliamo del tuo ultimissimo lavoro editoriale?

-Dimensione Aliena”, scritto in collaborazione con il ben noto Roberto Ferrari: scrittore del paranormale per eccellenza è edito da Amazon e lo potete ordinare sia in versione cartacea, con copertina flessibile, che in versione e-book kindle.

Trecento pagine dedicate agli ufo e alle abduction aliene, con un esame accurato di alcuni casi importanti. Il tutto scritto a quattro mani, in maniera semplice, diretta e, soprattutto, alla portata di tutti i lettori. Lo presenterò sabato 2 ottobre a Cremona alle ore 16, presso le Colonie Padane, nell’ambito dell’evento “Il grande ritorn – I misteri dell’umanità”, promosso dal Guc (Gruppo Ufo Cremona).

-Di che hai parlato recentissimamente al “Torriglia Ufo Convention 2021 ?”

-Il tema riguardava i portali dimensionali ed ho portato il caso del Marzale a Ripalta Arpina, in provincia di Cremona: zona del Cremasco dai molteplici risvolti e significati, sede tra l’altro di un santuario, al centro di indagini e ricerche poiché considerata punto nevralgico di energie, attività e fenomeni misteriosi.

-Allora proseguono le tue consulenze con Gruppo Ufo Cremona?

-Certo e sto esaminando video e testimonianze consistenti e relativi ad avvistamenti chiari nei pressi di Monza e Cremona.

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Set 29 2021

il centro storico 29 09 2021

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IL CENTRO STORICO

che muore causa covid e ciclabili e con ciò che ne segue, scrive www.cremonasera.it

Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Chiuso anche “Lo Spiedo”, terzo negozio storico che nel 2021 lascia all’inizio di corso Vittorio Emanuele, dopo Cafetera e Filo d’Arianna

“Affitto negozio con canna fumaria”. E’ “Lo Spiedo”, un altro negozio storico di corso Vittorio Emanuele 18 che ha chiuso definitivamente i battenti da questa settimana. Già c’era stato un cambio di gestione rispetto ai precedenti titolari ma adesso il negozio ha chiuso definitvamente. Dall’inizio dell’anno tutti e tre i negozi che avevano bottega sulla piazzetta d’accesso alla galleria Vittorio Emanuele, hanno abbassato le saracinesche. Ha iniziato la Cafetera ad inizio anno con l’addio della famiglia Lorenzini che per più di 40 anni ha gestito direttamente dietro al bancone la degustazione del loro caffè che potevi anche acquistare in grani o macinato. Poi è stata la volta del “Filo d’Arianna“, punto di riferimento per lane e filati per decenni, e adesso anche “Lo Spiedo” polleria rosticceria. Alla Cafetera è subentrato un fruttivendolo (che espone la sua frutta e verdura direttamente sulla piazzetta), al posto del “Filo d’Arianna” è arrivato l’ennesimo distributore automatico di bibite, caffè e alimentari. E’ questo un “format” commerciale che evidentemente rende bene visto che siamo una delle città con la maggiore concentrazione di distributori in centro. “Shop 24” è il suo nome e ne esiste un altro nella stessa via ma dal lato opposto dopo il Ponchielli, in via Monteverdi, due in corso Matteotti, un altro in corso Mazzini e poi corso Garibaldi, via Dante, via Palestro. A Cremona tutto è permesso anche se ne va dell’immagine della città e del suo tradizionale commercio. A Milano questi spazi sono stati proibiti nelle immediate vicinanza di piazza Duomo, lo stesso a Firenze che tra l’altro ha imposto di lasciare in centro solo i piatti tradizionali permettendo di aprire i negozi di kebab appena fuori dal centro. La stessa Soresina avrebbe un regolamento che vieta le macchinette automatiche in centro. Strada diversa ha scelto Parma, che ha messo a disposizione fondi ai negozi per la ristrutturazione e il miglioramento delle vetrine escludendo però dai fondi i distributori automatici. 

Corso Vittorio Emanuele, un tempo cuore pulsante della città, sta conoscendo una autentica rivoluzione. Chiuso per ora Ovs, in attesa dei lavori per uno store cinese, pare che qualcosa si stia muovendo per il vecchio bar Pierino poi “Mi&MI“) , pronto a riaprire tra pochi giorni. Dopo il Ponchielli all’angolo con via Cesari ha aperto Signor Prestito, uffici finanziari legati alla Banca San Paolo, che seguono l’onda dell’acquisto attraverso prestiti seguono quanto fanno i consumatori d’oltreoceano al posto del Mobilificio Anselmi

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Set 29 2021

conferenza stampa 29 09 2021

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CONFERENZA STAMPA
Cremona, Venerdì 01 ottobre 2021

Presentazione dei candidati di Forza Italia presenti nella lista ”Moggi Sindaco – Alleanza Civica”
Venerdì 1 ottobre alle ore 12.15 presso il bar The Bridge Wine Bar & Beer in via Lungo Adda Mazzini
n.8 a Pizzighettone, il Coordinamento Cittadino di Pizzighettone e il Comitato Provinciale di
Forza Italia, presenteranno i Candidati di Forza Italia presenti nella lista ”Moggi Sindaco – Alleanza
Civica”.
Alla presentazione saranno presenti Massimiliano Salini, Eurodeputato al Parlamento Europeo e
Coordinatore Regionale di Forza Italia e Luca Moggi, Sindaco di Pizzighettone.


Donato Sanchirico
Responsabile comunicazione Forza Italia Cremona

Comitato Provinciale Forza Italia Cremona – Gabriele Gallina Coordinatore
www.forzaitaliacremona.it – comitato@forzaitaliacremona.it


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Set 29 2021

in poche ore 29 09 2021

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IN POCHE ORE

l’articolo di www.cremonasera.it raggiunge 345 mi piace!

Francoforte 29 09 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—E’ finita l’azione delle motoseghe, questa è via Serio dopo il taglio delle robinie. E da domani si parte in via Fulcheria

Chi frequenta via Serio non può restare indifferente. La strada non è più la stessa con il taglio delle 43 robinie. Guardate le fotografie a scorrimento, alcune sono impressionanti. Certo alcune piante erano malate, storte, con le radici sporgenti ma – come indicano alcuni residenti mostrando la perfezione delle ceppaie – altre non erano per niente precarie nè pericolose. “Non siamo botanici nè altro – dice un signore che ha seguito da venerdì il taglio delle essenze verdi con il groppo in gola – ma le conoscevamo bene, una a una. Ci hanno accompagnato per 50 anni ed avrebbero continuato a farlo per i pochi anni che mi restano. A chi giova questa eutanasia del verde?”. “In primavera aprivamo le finestre per sentirne il profumo – aggiunge una signora in vestaglia uscendo dal numero 43 della strada – Facevano una specie di nuvola bianca, erano splendide. Ci mancheranno”. Via Serio è triste e spoglia in questo modo. Tagliare 46 piante vuol dire rivoluzionare una strada. Forse le ceppaie andavano tolte contestualmente al taglio e la ripiantumazione doveva essere effettuata in tempi brevi e con piante già robuste per rendere meno traumatica la situazione.

E domani tocca a via Fulcheria dove le piante da tagliare sono 36, sul lato opposto del viale.

Intanto una lettrice che tanto si è battuta contro il taglio, Paola Tacchini, ci ha inviato questo scritto:

La Robinia

Ciao a tutti, sono una Robinia e abito in via Fulcheria, nella zona vicina al grande fiume Po di Cremona. Siamo tanti fratelli tutti ormai adulti, ed è da tanti anni che viviamo qui. Il terreno è buono, anche se abbiamo sopra le radici quella perenne crosta di sassolini e catrame che gli uomini chiamano asfalto. Ma noi non ci lamentiamo più di tanto. In mezzo a noi scorre una strada, dove passano costantemente delle scatole di metallo con le ruote che fumano in continuazione e che puzza, dicono si chiami carburante. Ai nostri fianchi tante costruzioni di pietra e mattoni, alcune più carine di altre. Poi ci sono gli esseri umani, alcuni sono simpatici e gentili e quando ci guardano, hanno un sorriso di gratitudine che ci

fa scorrere la linfa più veloce dall’emozione. Poi ce ne sono altri che sono sempre di fretta, non alzano quasi mai la testa, e non riesco a capire che cosa provino. Ma quelli che proprio non comprendo sono quelli arrabbiati. Camminano con in mano una mattonellina luminosa che toccano in continuazione e poi mi maledicono se si inciampano nelle crepe del terreno. Brontolano quando le mie foglie cadono sulla loro preziosa scatoletta metallica… e che sarà mai, mica la ammaccano, io ho delle foglie molto leggere, tondeggianti di un bel verde chiaro e poi le perdo solo una volta all’anno.

A proposito delle mie foglie, finita la stagione fredda gemmano e poi diventano di un bel verde brillante e sono talmente fitte che fanno una bella ombra rinfrescante nelle afose estati padane. Io, come tutti i miei fratelli, respiro anidride carbonica, e anche tante schifezze che escono dai “trabicoli” umani e grazie alla mia sintesi clorofilliana emetto ossigeno. Più sono sano e più foglie ho, maggiormente riempio questa via di ossigeno. (La notte no, però, mi riposo anche io quando fa buio).

Chi di noi ha una parte del mio tronco rivolta a nord, nel tronco si forma un perenne cappottino di un soffice muschio verde smeraldo che personalmente trovo molto chic.

Sono conosciuta anche come falsa Acacia (quella originale vive prevalentemente in Africa) e dai miei fiori deriva un miele dolcissimo.

Amo molto gli animali, ospito uccellini dall’allegro cinguettio e adoro veder nascere i loro pulcini. Sono affezionato anche alle cicale, che col loro suono costante hanno un effetto rilassante, occasionalmente faccio esercitare in arrampicata i gatti, soprattutto quando scappano dai loro acerrimi nemici e tollero persino loro, i cagnolini, anche se hanno quella continua voglia di battezzare le mie radici…

Insomma, sarei proprio felice di questa mia vita se non fosse accaduta una cosa tremenda.

Chi comanda ha mandato un esperto di un’altra città decidendo che sono a fine vita, che sono pericoloso, perché potrei cadere con il vento e fare danni. Così chi governa la città ha deciso di chiedere la mia eliminazione e con me anche i miei fratelli, non solo del viale dove mi trovo io, ma anche di altri dei dintorni.

Mi danno la colpa anche perché le mie radici rompono Il loro rivestimento, ma scusate, anche ai vostri figli, quando gli crescono i piedini gli cambiate le scarpe… con tutta la vostra intelligenza, troverete pur il modo per rialzare un po’ e livellare il vostro prezioso “marciapiede”… se i miei rami si allungano troppo e li reputate instabili, potete tranquillamente potarli, se mi alleggerite la chioma io vivo bene lo stesso… poi con sta preoccupazione delle mie foglie che cadono, se non aveste fretta le spazzerebbe via il vento e se invece vi danno tanto fastidio, raccoglietele voi, che oltrettutto sono compostabili!!!

Adesso vivo nell’angoscia. Che ne sarà di me? Verrò fatto a pezzettini e bruciato in una centrale di biomasse? O venduto e fatto a fette per diventare l’impiallacciatura di qualche mobile o armadio?

L’unica mia speranza è che qualcuno di voi umani che ci tiene a me e ha capito che faccio del bene e chiedo solo un po’ di spazio per crescere, lotti per farmi vivere. Siete venuti a vedermi, fotografarmi, state raccogliendo firme, scrivendo sui giornali e sui social, sento che mi considerate un essere vivente come voi. Vorrei abbracciarvi con i miei rami, ma non sono in grado di farlo veramente, sono un po’ troppo legnosi e si spezzerebbero. Vorrei regalarvi le mie lacrime di resina, ma ci metterebbero troppi secoli per diventare preziosa ambra.

Comunque, grazie per quello che state facendo… confido in voi che mi amate, non posso andar via, perché gli alberi possono fare tantissime cose, ma non possono scappare davanti a chi li vuole morti.

In via Serio, le mie sorelle non ci sono più ?

Paola Tacchini

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Set 29 2021

latte, prezzo insostenibile 29 09 2021

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Latte, situazione prezzi insostenibile

Voltini: “Ognuno faccia la sua parte”

Il presidente di Coldiretti Lombardia al tavolo regionale

“Serve un impegno comune a tutti gli operatori per arrivare urgentemente a una soluzione condivisa che garantisca una corretta remunerazione e un’equa distribuzione di valore lungo la filiera. Bisogna mettersi in gioco e fare ognuno con coraggio la propria parte, anche le industrie di trasformazione e la grande distribuzione”. È quanto ha ribadito Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia e Coldiretti Cremona, durante il tavolo latte convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione, Sistemi Verdi di Regione Lombardia che anticipa quello ministeriale in programma il prossimo giovedì 30 settembre dopo le sollecitazioni di Coldiretti.

“Ringraziamo l’assessore Rolfi per questo momento di confronto su un settore strategico per il nostro agroalimentare – continua il presidente Voltini –. In Lombardia viene munto oltre il 40% del latte vaccino italiano, un comparto da più di 5 milioni di tonnellate all’anno da cui nascono prodotti di eccellenza a partire dai grandi formaggi come Grana e Parmigiano, che si affiancano ad altri tesori come Taleggio, Gorgonzola, Quartirolo, Provolone Valpadana, Valtellina Casera, Bitto e Formai de Mut”.

“La situazione è diventata insostenibile – continua il Presidente Voltini –. Ad oggi il prezzo riconosciuto dall’industria agli allevatori non è in linea con il prezzo di mercato e non copre neanche i costi di produzione a fronte del rincaro dell’energia e delle materie prime alla base dell’alimentazione degli animali. Serve un accordo quadro a livello regionale, che assicuri la massima trasparenza e rappresenti una base di partenza per la definizione del prezzo nel rispetto dell’equa distribuzione di valore lungo la filiera. Bisogna agire con decisione e tempestività per salvaguardare la sostenibilità economica degli allevamenti, sottraendoli al rischio di chiusura”.

 Quando una stalla chiude – conclude la Coldiretti Lombardia – si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

 (28/09/2021)

Daniela Maggi comunicazione.lombardia@coldiretti.it 335.79.95.609

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