Archive for Luglio, 2021

Lug 31 2021

i più eguali-centoventicinque 31 07 2021

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I PIU’ EGUALI – centoventicinque

Dna decisivo quando serve al libero convincimento del giudice, tanto risulta dalle mie 70 cartelle senza editore, mentre Iori festeggia il 14 ottobre i dieci anni di galera.

—Qui sotto le note della sentenza di primo grado a Cremona; la Corte ha ritenuto dover omettere dai verbali d’udienza quanto risulta chiaro e fastidioso per la propria conclusione; il parere concorde dei consulenti è: cancellare le tracce, come attribuito a Iori, è opera difficile anche per un esperto del settore; resta evidente il segno della cancellazione, che nel nostro caso manca: e un premio da parte mia al lettore che trovi traccia del parere dei consulenti uniti nelle due sentenze successive! Che poi Iori abbia addirittura “dimenticato” di “cancellare”, manco gli oggetti fossero centinaia invece che quattro bombole e fornelli e dieci blister, non merita commenti, se non, come ho accennato sopra: il fatto al servizio della sentenza, non il contrario. Dove mancano tracce, Dna compreso, non c’è da stupirsi; anche questo, concordi, han detto i periti in udienza; anche questo, concordi, han dimenticato nelle sentenze i giudici dei tre processi: restano all’incirca nel 10% dei casi; a volte, nemmeno sul volante e sul cambio della nostra auto. Sul trasporto del Dna causato dai soccorritori e dal medico, che indossavano i guanti da pronto soccorso! è meglio stendere un velo pietoso; il dottor Lupi ha fatto vedere in Aula come ha preso il blister: non dal lato in cui è rimasto il Dna di Claudia! Il solito milione di dollari in premio al lettore che lo trovi smentito nelle sentenze.

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Lug 31 2021

cremonesità-settantadue 31 07 2021

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CREMONESITA’ – settantadue

Pericoloso negare ciò che scrive www.cremonasera.it, arriva una risposta completa di barba baffi capellorum amen, in questo caso dalla tastiera di Federico Centenari!

—Sindaco denunciato per maltrattamento di animali, l’assessore Pasquali: “In Comune non ci risulta”. Ecco qui le carte e le dichiarazioni del legale

E’ curioso constatare come, di questi tempi e a diversi livelli, politici ed amministratori abbiano una formula standard con la quale far fronte a notizie circa provvedimenti penali, condanne o denunce che li riguardano. Solitamente la formula è “non ne so niente”, declinata naturalmente in svariate forme sintattiche. Il concetto, tuttavia, è quello. Basti pensare, per restare a Cremona, al caso della condanna penale per falso in atto pubblico del presidente della Provincia Paolo Mirko Signoroni. Apparsa la notizia sul giornale, Signoroni ha commentato con un laconico: “Assurdo, non ne sapevo niente, sentirò il legale” (qui l’articolo).

Oggi in redazione è pervenuta una lunga lettera dell’assessore comunale all’Ambiente, Simona Pasquali, che abbiamo pubblicato e nella quale l’assessore replica al consigliere di Fratelli d’Italia Marcello Ventura, a sua volta intervenuto nei giorni scorsi sulle vicende relative al gattile di via Bissolati (che finirà in via Brescia) e sulla notizia data da Cremona Sera circa la denuncia per maltrattamenti di animali depositata contro il sindaco Galimberti e contro l’Aipo per l’intervento che un anno fa ha spazzato via la colonia felina lungo il Po (qui l’articolo).

Commenta la Pasquali: “Per quanto riguarda la colonia di Lungo Po Europa confermiamo di non aver ricevuto attualmente nessuna denuncia, nel caso, oltre ad essere pronti alla risposta, ci ricorderemo di avvisare il Consigliere Ventura”.

Ma come, assessore? Possibile che di quella denuncia presentata da tre concittadini il 13 ottobre 2020 – oltre otto mesi fa – un assessore non ne sappia niente? L’assessore è senza dubbio in buona fede. Per questo, a suo beneficio, ecco un paio di foto di quella denuncia, di cui Cremona Sera è venuta in possesso nei giorni scorsi. A ulteriore scanso di equivoci e sempre a beneficio dell’assessore, ecco ciò che ci ha raccontato oggi l’avvocato Alessandro Nolli del foro di Brescia, che quella denuncia ha redatto per conto dei tre concittadini e che quella denuncia ha depositato in Procura.

La denuncia c’è eccome e l’ho presentata in Procura – dice l’avvocato Nolli –. E’ stato un bel lavoro di squadra con la mia assistente e ritengo di aver fatto un buon lavoro, dal momento che a Brescia mi occupo spesso di vicende come questa”. “Sono anche io, se così possiamo dire, un gattaro – prosegue Nolli – e assisto abitualmente e gratuitamente chi si rivolge a me per denunciare maltrattamenti su animali”.

-Avvocato, come è possibile che l’assessore dichiari di non sapere niente di una denuncia depositata oltre otto mesi fa?

-“Può dipendere dai tempi della Procura – replica il legale – ma questo non posso saperlo. Quello che le posso dire è che quando viene presentata una denuncia, dopo una ventina di giorni, al massimo un mese, il denunciato viene convocato dai Carabinieri per l’elezione di domicilio. Da quel momento, chiaramente, viene a conoscenza del fatto che a suo carico è stata presentata una denuncia”.

-Ritiene possibile che, essendo la denuncia rivolta al sindaco e al legale rappresentante dell’Aipo, la notifica sia stata fatta solamente a questi due soggetti? E che pertanto, nel caso del sindaco, questi possa esserne a conoscenza e possa non averne informato la giunta?

-“Può essere. Sì, questa è una possibilità. Ma di più non posso sapere”, commenta il legale.

IL LEGALE ANDRA’ IN PROCURA – “Una cosa le posso però dire sin da ora – conclude l’avvocato Nolli –. La prossima settimana presenterò personalmente alla Procura istanza per l’esercizio dell’azione penale. In altre parole, presenterò un atto formale con il quale chiederò che la Procura proceda sulla base della denuncia a suo tempo depositata”.

L’atto redatto dall’avvocato Nolli è articolato su undici pagine e due allegati: la documentazione fotografica della colonia felina dopo “lo scempio intervenuto” e le carte relative all’approvazione del progetto esecutivo dell’Aipo per l’intervento alla colonia lungo il Po.

Tra i passaggi più forti dell’atto, quello a pagina 3, in cui si legge che l’intervento effettuato nel luglio del 2020 è stato “una vera e propria macellazione di animali indifesi, che ancora riversa le sue conseguenze sui felini e le altre specie presenti, avendo assistito impotenti alla distruzione violenta del loro habitat”.

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Lug 31 2021

ultimo titolo 31 07 2021

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ULTIMO TITOLO

di Mondo Padano, il settimanale di Arvedi:

-Esplodono gli ordini, lievita il fatturato, sale la produzione-

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Lug 31 2021

nell’ordine: 31 07 2021

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NELL’ORDINE:

Mattarella, Draghi, Cartabia non capiscono, anzi, son pericolosi per il buon funzionamento della Giustizia! dal sito dell’Associazione nazionale magistrati.

—Processi: così non va. Il capo dell’ANM ci spiega perché la riforma Cartabia è pericolosa

La lettera di Giuseppe Santalucia a “Il Foglio”


Le critiche dell’Associazione magistrati alle proposte del governo sulla riforma del processo penale, in particolare sulla cd. prescrizione processuale, non sono frutto di chiusure corporative né tentativo di difendere chi sa quali posizioni di vantaggio. Sono piuttosto il modo più leale e collaborativo con cui la Magistratura associata, responsabilmente e con lo sguardo rivolto ai diritti dei cittadini, intende contribuire ad una riforma che sia effettivamente migliorativa e di beneficio per la comunità.
La proposta governativa di mettere un limite temporale ai processi di appello e di cassazione patisce un difetto di fondo. Determina il limite in astratto e senza la ragionevolezza che muove dalla considerazione della realtà, delle condizioni dei carichi di lavoro delle Corti di appello e della stessa Corte di cassazione. Per questa ragione, semplice e di immediata evidenza, pone in pericolo non prerogative dei magistrati ma diritti dei cittadini.
Il timore è che, divenuta legge, potrà vanificare il lavoro e i sacrifici degli investigatori, della polizia giudiziaria, gli sforzi compiuti nel ricercare i colpevoli e assicurarli alla Giustizia. Basterà che la Corte di appello non arrivi a pronunciarsi nei due anni dall’impugnazione del condannato in primo grado perché tutto il lavoro giudiziario venga azzerato.
Il timore è che, divenuta legge, non proteggerà i diritti delle vittime che dalla giustizia pretendono una risposta di verità e che non potranno accettare che le loro istanze di tutela restino insoddisfatte sol perché la corsa contro il tempo dei loro processi non sarà particolarmente veloce. Se mai la Corte di cassazione non dovesse riuscire a trattare nel termine stretto di un anno il ricorso di un imputato, magari condannato sia in primo che in secondo grado, le due sentenze di condanna andranno in fumo e con esse le attese di giustizia di vittime e parti civili.

Sarebbe stato necessario, volendo ridurre i tempi del giudizio di appello e del giudizio di cassazione, mettere mano a una sostanziosa modifica della loro disciplina. La scansione dei tempi del processo, del resto, è stata pensata non per soffocare i processi ma per dar loro fiato di svolgersi al riparo dalle conseguenze di una prescrizione del reato che più volte li ha strozzati.
E invece, nulla si prevede per il giudizio di appello: sono state addirittura ignorate le indicazioni della Commissione ministeriale che aveva proposto una radicale riforma di questo strumento di controllo della sentenza dei giudici di primo grado. E assai poco si innova del giudizio di cassazione. Si pretende però che da domani, quasi per magia, i giudizi di appello e di cassazione siano assai più rapidi. Insomma, si chiede alla macchina della giustizia di essere più veloce, ma si rinuncia a potenziarne il motore.
A chi afferma che la Magistratura non avrebbe un atteggiamento propositivo, si può rispondere che la Magistratura da tempo e inutilmente invoca una robusta depenalizzazione, una seria dotazione di mezzi e strutture, una modernizzazione di procedure desuete, un forte investimento sulle nuove tecnologie, l’eliminazione di alcune garanzie, tipiche di modelli processuali abbandonati, che oggi pesano irragionevolmente nei e sui processi – il pensiero corre al divieto della reformatio in peius -. Ma, ancor più, si può obiettare che devono sorprendere non le critiche ragionate dei magistrati e non solo, quanto scelte di riforma che, invece di provare a modificare la realtà, a rimediare alle disfunzioni organizzative e alle lungaggini dei giudizi di impugnazione, prescindono dalla realtà stessa. Il dissenso su questa parte della riforma, capace di marginalizzare altre parti che pure contengono spunti di interesse, è tutt’altro che una miope ed egoistica chiusura al nuovo, quanto un allarme ragionato e consapevole, lanciato non per ostacolare ma per irrobustire un progetto di necessario cambiamento dello status quo.
L’auspicio è che l’allarme venga raccolto e che il legislatore possa ascoltare anche la voce del Csm, che potrà dare un utile contributo spiegando quale sarà l’impatto sull’organizzazione giudiziaria e quindi sul servizio che l’amministrazione della giustizia rende ai cittadini. Se invece verrà ignorato o sottovalutato, l’assunzione di responsabilità della Politica sarà chiara e netta. I magistrati applicheranno con rigore e come sempre la legge che sarà. Non mancheranno però al dovere di denunciare, con lo stesso spirito costruttivo con cui oggi apportano critiche argomentate, i guasti che si produrranno.

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Lug 31 2021

consigli utili 31 07 2021

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CONSIGLI UTILI

Una delle tante specialità di www.cremonasera.it.

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—Torna l’allarme per il morso ragno del violino, alcuni casi al Pronto Soccorso. Lungo pochi millimetri, è pericoloso. Ecco cosa fare

Torna l’allarme del ragno violino. In questi ultimi giorni sarebbero stati diversi i casi di morsi del piccolo ragno per i quali alcune persone hanno dovuto fare ricorso al pronto Soccorso dell’ospedale di Cremona. L’ultimo caso è accaduto ieri a una professionista cremonese colpita dal piccolo ragnetto che si è presentata all’ospedale con il volto tumefatto e gli occhi gonfi. Il ragno violino è di modeste dimensioni e dall’aspetto insignificante ma molto pericolo. Il suo nome scientifico È è quello di Loxosceles rufescens. E’ chiamato come ragno violino per la sua macchia sul dorso che richiama lo strumento musicale e la sua presenza nella città del violino può far sorridere ma i medici invistano a prendere sul serio questo animaletto. Ha una colorazione marrone-giallastro con lunghe zampe. Il ragno violino può raggiungere le dimensioni di 7 mm (corpo del maschio) e di 9 mm (corpo della femmina). Il ragno si trova perlopiù nelle case in quanto vi si rifugia d’inverno non sopportando le temperature rigide ma nella bella stagione può anche essere nelle vicinanze di abitazioni ad esempio sui balconi o nei giardini. E’ anche noto anche come ragno eremita. Esce principalmente di notte perchè di giorno rimane rintanato nelle fessure, dietro i quadri, negli angoli o in altri anfratti. Il ragno violino in casa può trovare riparo dietro a mobili, battiscopa, sotto scatole di cartone o anche all’interno di guanti, calzature e soprattutto tra la biancheria. Tra gli habitat dove vive il ragno violino ci sono sono anche solai, scantinati e bagni.

Il morso del ragno violino all’inizio non dà dolore né sintomi particolari, nelle ore successive al suo morso compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che può diventare necrotica o ulcerarsi. Il morso del violino può anche portare la presenza di germi anaerobi. Nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi, inoltre, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica.

Il centro antiveleni di Niguarda consiglia di lavare abbondantemente la zona del morso con acqua e sapone. Sarebbe meglio conservarlo, una volta catturato, e mostrarlo agli specialisti. Se compare una lesione caratterizzata da una zona centrale arrossata che diventa più scura.

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Lug 31 2021

in alta politica 31 07 2021

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IN ALTA POLITICA

si parla così, per il Corriere! —Costretti ad un’alleanza, altrimenti politicamente impossibile, ma solo per sostenere il governo Draghi, la convivenza tra Matteo Salvini ed Enrico Letta sta diventando sempre più complicata. E ora, dopo che dalla spiaggia del Papeete il leader della Lega ha definito il segretario dem il «palo» di Giuseppe Conte nel «sabotare» il governo, la risposta dal Partito democratico è stata durissima. «Letta fa da palo… Sì, il linguaggio col quale probabilmente sei abituato a parlare con i tuoi consiglieri facili di pistola, Adriatici a Voghera o Aronica a Licata», sferza Letta riferendosi all’assessore leghista che ha ucciso un immigrato e all’altro esponente del Carroccio arrestato per aver sparato all’ex socio in Sicilia. Ma oltre alla durissima risposta del segretario dem, dal Nazareno arriva un messaggio chiaro a nome di tutto il partito: «Letta palo di Conte sabotatore? Il leader della Lega usi questo linguaggio coi suoi amici facili di pistola e con le piazze no Vax. Il Papeete evidentemente continua a dargli alla testa». E poi: «Salvini più volte ha sabotato Draghi e il governo. Noi tutti abbiamo dato un contributo a migliorare la riforma della giustizia», aggiungono dal Partito democratico.

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Lug 31 2021

continua la vita 31 07 2021

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CONTINUA LA VITA

dei migliori cremonesi su www.cremonasera.it! Francoforte 31 07 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Trent’anni fa, il 31 luglio 1991, scompariva tragicamente in un incidente stradale nei pressi di San Candido, in Alto Adige, il professor Giuseppe Pontiroli, il primo che ai cremonesi ha fatto scoprire l’archeologia. Da qualche mese la commissione toponomastica sta discutendo la possibilità di intitolargli una strada, su proposta di Angelo Garioni, accomunando anche un altro grande cremonese di due secoli prima, il conte Giambattista Biffi, cui si vorrebbe invece dedicare una lapide sul fronte dell’abitazione, in via XX Settembre. Giuseppe Pontiroli era nato a Cremona il 26 agosto 1921 e, come amava ricordare, era stato compagno d’infanzia di Pier Paolo Pasolini. Laureato in lettere antiche all’università degli studi di Milano con il professor Arturo Stenico, dopo essersi dedicato all’insegnamento come maestro elementare, aveva discusso una tesi di laurea su “Cremona e il suo territorio in età romana, sulla scorta delle fonti scritte e dei reperti di archeologia”. Fin dai primi anni Cinquanta, nel ruolo di ispettore onorario della soprintendenza, fu presente su ogni cantiere, su ogni demolizione per documentare le tracce del passato, come i mosaici trovati nel sottosuolo dell’ex chiesa di San Giovanni Nuovo in via Cadolini, quelli nel centro scolastico Capra Plasio, la strada romana di via Solferino. Grazie ai suoi studi si giunse a definire una prima topografia della città romana, che per anni ha costituito la pietra miliare per lo sviluppo di ulteriori ricerche. Pontiroli, per molti versi personalità di studioso poliedrico, si interessò anche alla personalità artistica di Giulio Campi, a Claudio Monteverdi ed alla sua cerchia familiare, ad Antonio Stradivari, ai Della Corna, per non parlare degli scavi di Bedriaco, del tesoro numismatico di Grumello. A lui si deve il “Catalogo della sezione archeologica del museo di Cremona” ed il grande convegno di studi dedicato ai 2200 anni di fondazione dei Cremona.

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Lug 31 2021

titolo grosso 31 07 2021

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TITOLO GROSSO

In prima pagina della Provincia fin che c’è:

-Violentata a 16 anni-

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Lug 31 2021

stacca tutti 31 07 2021

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STACCA TUTTI

731 mi piace all’articolo di Gilberto Bazoli, in www.cremonasera.it alle ore 12, sull’uomo tuttofare Giuseppe Storti di Gerre de’ Caprioli!

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Lug 31 2021

il peperone 31 07 2021

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IL CIBO GIUSTO DI CAMPAGNA AMICA

I CONSIGLI DI GIORGIO CALABRESE

PEPERONE, ESPLOSIONE DI GUSTO E COLORE

Ortaggio estremamente versatile in cucina, fanno molto bene alla salute

Il peperone (Capsicum annum) appartiene alla famiglia delle Solanacee. A favore dell’uso dei peperoni nella stagione estiva c’è la sua capacità di reintegrare l’acqua, essendone composto al 92%, e sali minerali quali fosforo, magnesio, potassio, ferro e calcio.

Contiene una percentuale di Vitamina C quattro volte maggiore che negli agrumi con la conseguente capacità di aumentare la resistenza alle infezioni; inoltre irrobustisce i muscoli e favorisce l’assorbimento del ferro. In 50 gr di peperoni, soprattutto quelli rossi, è contenuto il 75% della razione giornaliera raccomandata (RDA). Inoltre insieme al contenuto di Vitamina A di cui sono molto ricchi 0,7 mg per 100 gr, otteniamo il beneficio di una prevenzione dai radicali liberi grazie alle proprietà antiossidanti di queste due vitamine. Questo permette, secondo gli studi, di prevenire malattie di invecchiamento della pelle e malattie cardiovascolari. Tra le vitamine troviamo la presenza del gruppo B e delle vitamine E, J e K.

Il potassio e il carotene hanno anche proprietà diuretiche quindi utili alla funzioni urinarie. La percentuale di fibra è buona e questo lo fa rientrare tra i cibi utili al controllo del peso visto il senso di sazietà che aumenta con poche calorie assunte per porzione (alimentazione ipocalorica). Un’altra sostanza presente è la capsaicina, molto più ricca nel suo “fratello” peperoncino, ma anche nel peperone la troviamo in buone quantità sotto la buccia che porta così proprietà antibatteriche, antidiabetiche, analgesiche e antitumorali.

Alcune persone non digeriscono il peperone: da un lato un motivo è la presenza sulla buccia di cellulosa che noi esseri umani non scindiamo come gli erbivori e quindi in grosse quantità risulta indigesta, dall’altro lato l’alimentazione moderna porta a consumare troppi prodotti della famiglia delle solanacee che contengono una sostanza chiamata solanina, che se assunta in dosi elevate è persino tossica e il corpo spesso ne diviene intollerante rifiutandone anche la digestione. Il peperone produce meno solanina se è coltivato al sole e nel sua periodo di coltivazione (estate), quindi il modo migliore è rispettare la stagionalità sia per i peperoni che per le altre solanacee (patate, pomodori e melanzane) senza abusare nei quantitativi. L’ultimo consiglio è quello di preferire i peperoni colorati, rossi e gialli, mentre quelli verdi essendo più acerbi sono da evitare visto la percentuale maggiore di solanina.

Un etto di peperoni fornisce 22 kcal e uno studio sugli estratti di peperone indica la riduzione del rischio di contrarre alcune forme di tumore, ad esempio quella al cervello causata probabilmente dalle nitrosammine, proprio perché il peperone pare che inibisca queste sostanze cancerogene. Il contenuto di vitamina C e betacaroteni sembra essere parte integrante di questo effetto protettivo anche se non se ne conoscono ancora bene i meccanismi. Per l’utilizzo del peperone come nutraceutico è quindi consigliabile evitare la cottura che riduce sino al 60% il contenuto di vitamina C. Un altro studio ha dimostrato che la sostanza luteolina presente nei peperoni è utile per rallentare l’invecchiamento delle cellule del cervello che porta così a migliorare la memoria e rimanere più giovani.

A cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese

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