Giu 14 2021

due articoli 14 06 2021

Published by at 11:31 am under Pubblica Amm.ne

Lo stile è unico, anche se Pirondini scrive su Blitz Quotidiano due articoli, uno riguarda solo noi, il secondo il Medio Evo, non il nostro, il loro. Flaminio Cozzaglio.

Vaccini, tra Aifa, Cts, Speranza e Figliuolo, quanti pasticcini, sondaggio conferma: italiani allarmati e delusi

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 13 Giugno 2021 19:10

Vaccini, che caos mi combini. Bene le vaccinazioni, male le informazioni. Autorità sanitarie sotto accusa per le indicazioni disastrose. Gli italiani l’hanno presa male. Il 56% degli interpellati dal sondaggista Antonio Noto ritiene che i medici di base non hanno saputo informare bene i loro pazienti. E il 61% chiede a gran voce un commissario per potenziare l’informazione ai cittadini.

La maggior parte poi non sa le differenze tra i vaccini. L’infinito valzer di “ stop and go “ è ormai insostenibile. Troppi rimpalli e smentite tra Aifa, governo (Speranza e Figliuolo) e Comitato scientifico

In cinque mesi ben sei cambi rotta. L’ultima giravolta sul siero AstraZeneca è emblematica. Fa capire tutte le fragilità di chi deve decidere.

Un teatrino. La Politica si fa scudo dei tecnici, televirologi in testa. I tecnici rivendicano – fiero l’occhio, svelto il passo –  l’ultima parola in nome della Scienza. E quando (raramente) la Politica alza la voce, gli esperti non capiscono ma si “adeguano”. Come un Ferrini qualsiasi ai tempi “ Quelli della notte “.

Antonio Noto ha voluto vederci chiaro con un sondaggio sugli italiani e i vaccini

Ha tastato il polso al suo campione per verificare sul campo l’entità dei maldipancia. Ne è uscito un quadro significativo, anche allarmante.

Alcuni dati rilevati. Il 68% non conosce le differenze tra i vaccini. Dicono di avere poche informazioni molto confuse. E inciampano su Pfizer, Moderna, AstraZeca, Johnson &Johnson. Certo più del 70% è soddisfatto per come stanno procedendo le vaccinazioni. Ma è molto critico sulla gestione delle informazioni.

Solo il 25% è soddisfatto. Il 63% no. Boccia tutto. Il 61% poi è convinto che il vaccino AstraZeneca – il siero anglo-svedese – andava limitato ai più anziani, fin dal primo sospetto. Severo anche il giudizio sui medici di base. Solo il 34% li assolve e il 10% non si pronuncia. Tutti gli altri non nascondono la loro delusione. E un 27% ammette, senza rossori e titubanze, di averle provate tutte per evitare la fiala AstraZeneca.

La confusione  nella informazione regna sovrana. Mentre si torna in molte regioni alla normalità. Intanto è cominciata in Italia l’inoculazione dei vaccini agli adolescenti. Su una platea di 4,6 milioni di ragazzi il 6,8% ha già ricevuto la prima dose.

I vaccini ai giovani? Tanto per cambiare gli scienziati sono dubbiosi

Dicono che è perché ci sono ancora pochi studi. È vero che nella fascia d’età 0-19 là mortalità è dello 0,0003%. Ma i più autorevoli epidemiologici invitano alla cautela. Non si conoscono i cosiddetti “ effetti collaterali rari”. Anche sulla immunità di gregge non ci sono dati scientifici certi e la comunità scientifica sta ancora dibattendo “ sulla strategia ottimale””. Campa cavallo.

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Saman Abbas, non un femminicidio dei troppi, è un’ombra di Medio Evo, sbaglia Letta, ha ragione Bonaccini

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 13 Giugno 2021 19:47

Saman Abbas, tre cose da chiarire sul caso. Non è stato un “semplice femminicidio“. Enrico Letta e l’Ucoi non vogliono capire. E lo Stato latita su “questa battaglia anche culturale che ci riguarda tutti”. Come sostiene il presidente dell’’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (Pd).

Due o tre cose bisogna pur dirle sul caso (nazionale) della povera Saman Abbas, la giovane pachistana sparita a fine aprile e uccisa, come sostengono con convinzione gli inquirenti. Perché voleva vivere come le ragazze italiane e rifiutava il matrimonio combinato.

1)- Calma. Questo non è solo un femminicidio “molto diffusi anche in Italia “ come  ha detto al Corriere della Sera la vice presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane Nadia Bouzekri. No, e lo sostiene pure la Procura di Reggio Emilia

Qui non si contesta l’omicidio ad un uomo ma ad una intera famiglia accusata di aver ucciso la sventurata perché  stava disonorando l’intera tribù. Stava infrangendo una tradizione secolare.

2)- I “nostri“ femminicidi (comunque orribili) sono “condannati dalla legge e dalla coscienza civile e morale di tutto un popolo. Persino chi lo commette lo sa” (copyright Michele Brambilla). Chi ha ucciso Saman Abbas (da verificare ancora con prove certe) lo ha fatto nella convinzione di aver obbedito alle sue leggi. Si sente a posto con la sua coscienza. È molto diverso.

3)- La sinistra, così attenta (lodevolmente), per Saman non si è mossa come fa di solito. E bene.  Stavolta niente cortei, niente fiaccolate. Solo una formale telefonata di Enrico Letta al sindaco di Novellara. Francamente non è molto. Da un uomo intelligente quale è, ci si aspettava qualcosa di più di quel che ha dichiarato a La7.

No, caro Enrico Letta, ha fatto molto di più il governatore Stefano Bonaccini  stesso partito, diverso coraggio). Bonaccini è andato dritto al punto. Ha parlato di “una battaglia culturale che riguarda tutti e che non ammette divisioni”.

Lo Stato non può voltarsi da un’altra parte. È tempo di agire. Non possiamo più tollerare il Medioevo in casa nostra. È vero che “ogni secolo ha la sua epoca medioevale“come diceva lo scrittore polacco Stanislav Jerzy Lec scappando da un lager nazista. Ma l’Italia ha già dato. O no?

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