Mar 31 2021
i più eguali-tre 31 03 2021
I PIU’ EGUALI – tre
Perché nessuno parla e scrive dei processi Iori: mi viene un dubbio, han qualcosa che non va?
Francoforte 31 03 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
Mar 31 2021
I PIU’ EGUALI – tre
Perché nessuno parla e scrive dei processi Iori: mi viene un dubbio, han qualcosa che non va?
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Mar 31 2021
QUI CREMONA – novecentocinquanta
Questo è uno dei tanti elenchi delle imprese, tra le maggiori d’Italia, quindi del mondo, che si fidano dei Coldiretti e di capitan Voltini:
Consorzio Casalasco del Pomodoro, con i prodotti Pomì e De Rica, Conad, Philip Morris, Eni, Snam, Intesa San Paolo, Generali, De Cecco, Cattolica Assicurazioni, Grana Padano, Barilla, Enel, Confapi, Fondazione Tim, Inalca, Casillo Group, Mutti, Monte dei Paschi di Siena, Granarolo, Coprob, Virgilio, Parmigiano Reggiano, Casa Modena, Bonifiche Ferraresi, Ismea, Fondazione Osservatorio Agromafie, Crea.
Non si fida invece il Sistema Cremona, forse perché troppo minuscolo…..
www.cremonasera.it a volte pubblica per stuzzicare i lettori, ed ecco Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, tirare le orecchie a Draghi, e vi risparmio la lettera:
—Crema non dimentica la grande umanità di medici e infermieri cubani che, in piena pandemia sono arrivati in soccorso alla città prostrata dal Covid un anno fa. Per due mesi sono stati in prima linea senza risparmiarsi condividendo dolori e sofferenze dei cremaschi. Così la sindaca Stefania Bonaldi, a nome della città e con grande coraggio, ha scritto una lettera accorata al premier Mario Draghi raccontando che cosa hanno rappresentato quei 52 medici e infermieri cubani della Brigata Henry Reeve per la sua Crema che dicendo “la nostra patria è l’umanità” si sono prodigati giorno e notte per rendere meno dura l’emergenza. Il sindaco Bonaldi, pur rendendosi conto degli equilibri internazionali, definisce “improvvido” il voto dei nostri rappresentanti italiani in seno alle Nazioni Unite per ribadire le sanzioni internazionali a Cuba. La posizione italiana “doveva essere diversa, perché era necessario rispondere con maturità politica a un’azione gratuita e generosa, che aveva salvato vite vere di italiani in carne ossa” scrive la sindaca Bonaldi e chiede a Draghi un atto di lungimiranza.
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Mar 31 2021
LA PENTITA MANFREDINI ALESSIA
E’ un titolo sufficientemente chiaro di www.cremonasera.it: la pentita prima del 2015 dove stava, che incarichi pubblici aveva: magari la presidenza della Commissione Ambiente? —Tamoil, dalla chiusura alla condanna: dal 2015 il Comune in prima linea—
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Mar 31 2021
Pasqua, 500 quintali di cibo Made in Italy per le famiglie bisognose in Lombardia
Da Gombito ha preso il via l’operazione di solidarietà alimentare “A sostegno di chi ha più bisogno”
Voltini, Coldiretti Cremona: “Un aiuto concreto a chi ha pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid e un segnale di speranza per il Paese”
Al via in provincia di Cremona, ed in tutta la Lombardia, la distribuzione di circa 500 quintali di cibo Made in Italy di qualità destinati a centinaia di famiglie bisognose piegate dall’emergenza Covid, che potranno così passare delle feste di Pasqua più serene.
Nel territorio cremonese è partita dal Comune di Gombito la prima giornata di consegne nell’ambito dell’importante operazione di solidarietà del sistema agroalimentare italiano “A sostegno di chi ha più bisogno”, promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese. Si prosegue nelle prossime ore e nei prossimi giorni – evidenzia Coldiretti Cremona – toccando numerosi comuni del territorio, con l’obiettivo di assicurare un aiuto concreto alle famiglie che più duramente sono state colpite dalla pandemia. Ogni consegna avviene alla presenza di agricoltori e dirigenti di Coldiretti Cremona, che affidano nella mani di associazioni , sindaci, religiosi, assistenti sociali, volontari, il prezioso carico di prodotti d’eccellenza italiani, fra cui pasta e riso, salsa di pomodoro, formaggi, biscotti, sughi, tonno sott’olio, dolci e colombe pasquali, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva e legumi.
“Decine di mezzi in tutta la nostra regione – spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia – sono stati organizzati per raggiungere nuclei familiari in stato di bisogno in tutte le province lombarde, individuati da Coldiretti e Campagna Amica insieme ai servizi sociali dei Comuni, alle parrocchie e a diverse associazioni di volontariato locali. Le persone in difficoltà riceveranno prodotti 100% italiani. La nostra iniziativa, che a livello nazionale raggiungerà circa ventimila famiglie, vuole essere un segnale di speranza per il Paese e per tutti coloro che in questi mesi hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid. Colgo anche l’occasione per ringraziare le tante Amministrazione Comunali, insieme alle tante realtà religiose e di volontariato, che ormai da oltre un anno sono accanto a Coldiretti nelle iniziative tese a dare una risposta, immediata e concreta, ai bisogni del territorio”.
La drammatica emergenza sanitaria, con le chiusure che ne sono derivate, ha fatto salire in Italia a 5,6 milioni le persone in povertà assoluta, un milione in più rispetto allo scorso anno. Più di una famiglia su quattro (28,8%) – sottolinea la Coldiretti su dati Istat – ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica nel 2020 rispetto all’anno precedente. La povertà – precisa la Coldiretti – cresce soprattutto al Nord, area particolarmente danneggiata dalla pandemia, dove la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4%.
“L’operazione di solidarietà alimentare – sottolinea Paola Bono, Direttore di Coldiretti Cremona – vuole anche evidenziare le eccellenze del Paese che hanno contribuito a fare grande il Made in Italy in Italia e all’estero e rappresentano una risorsa determinante da cui ripartire. Un sistema dove lavorano oltre tre milioni di italiani, che continuano a operare nella filiera alimentare, dalle campagne alle industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione”.
L’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti – è assicurato in Italia grazie al lavoro di 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione con 230mila punti vendita tra negozi, supermercati e mercati di Campagna Amica.
L’iniziativa di Pasqua è stata resa possibile dalla partecipazione di: Consorzio Casalasco del Pomodoro, con i prodotti Pomì e De Rica, Conad, Philip Morris, Eni, Snam, Intesa San Paolo, Generali, De Cecco, Cattolica Assicurazioni, Grana Padano, Barilla, Enel, Confapi, Fondazione Tim, Inalca, Casillo Group, Mutti, Monte dei Paschi di Siena, Granarolo, Coprob, Virgilio, Parmigiano Reggiano, Casa Modena, Bonifiche Ferraresi, Ismea, Fondazione Osservatorio Agromafie, Crea.
RELAZIONI ESTERNE COLDIRETTI CREMONA
Via G. Verdi, 4 – 26100 Cremona – Telefono 0372 499819 – Cell. 334 6644736 – e-mail: marta.biondi@coldiretti.it – www.cremona.coldiretti.it – Fb e Instagram: Coldiretti Cremona
Mar 31 2021
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Mar 31 2021
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Mar 31 2021
PER SCULACCIARLI, TEMO Quelli del “Sistema Cremona” che han fatto a pezzi la Fiera, non più in grado di andare avanti da sola; titoli della Provincia fin che c’è. —MOSTRA DEL BOVINO Caso Fiera, si muove il governatore Fontana Convocato per domani pomeriggio un vertice urgente con i principali rappresentanti del ‘sistema Cremona’
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Mar 31 2021
ANDREBBE MESSO,
lo Scanzi Andrea, tra quelli convinti del diritto d’esser più eguali degli altri, in virtù della fama raggiunta nel salotto Gruber, ma accontentiamoci delle parole del maestro Travaglio; il Dubbio. —Così l’influencer Andrea Scanzi avrebbe “saltato la fila”, aggiudicandosi la sua bella dose di vaccino AstraZenaca alla Asl di Arezzo. Lo ha fatto prima di altre persone che ne avevano diritto, dichiarandosi caregiver dei familiari anziani e vulnerabili. Una “paraculata”, come si dice sulle sponde del Tevere, che però ha scatenato un linciaggio mediatico ai limiti del ridicolo. La trasmissione Non è l’Arena dell’aspirante pm Massimo Giletti gli ha addirittura consacrato un’inchiesta giornalistica poche ore dopo che La7 aveva annunciato la sospensione della sua collaborazione. Incalzato da Giletti, il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi chiede che Scanzi venga cacciato anche dalla tv pubblica per indegnità. Sulla vicenda si stia muovendo anche la procura di Arezzo che ha aperto un fascicolo. Chissà per scoprire quali misteriosi risvolti. Sembra davvero un Paese di esaltati, una comunità che ha smarrito il senso della misura e che annega ogni opinione nel giustizialismo mitomane, un Paese in cui l’umore dei social detta l’agenda quotidiana dell’indignazione. E che adora sbattere nella polvere coloro che fino al giorno precedente esaltava come eroi. Scanzi, per impiegare il suo stesso petulante lessico, ha fatto il “furbetto”, proprio come fanno milioni di italiani che ogni giorno “saltano la fila”, perché se “uno vale uno” non si vede per quale motivo i vip di ogni risma dovrebbero comportarsi diversamente dal cittadino x. E per la prima volta si è ritrovato dall’altra parte della barricata subendo le valanghe di fango populista che normalmente, lui e il suo giornale da oltre un decennio riservano ai nemici politici. Persino il suo maestro e direttore Marco Travaglio lo ha difeso con la freddezza di una serpe, spiegando che “Andrea è un ipocondriaco terrorizzato dal Covid”, ma sottolineando poi che lui un gesto così inopportuno non lo avrebbe “mai fatto”. Auguriamo al buon Scanzi di tornare presto sugli schermi de La7 e di continuare le sue ospitate in Rai. Con un suggerimento: si preoccupi meno degli avversari e faccia più attenzione alle coltellate degli amici.
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Mar 31 2021
PROPOSTA PROVOCATORIA
L’ho pubblicato anch’io il comunicato di Forza Italia che invita il Cda della Fiera a presentare il Piano di Sviluppo ai Consigli del Comune e della Provincia e ai Sindaci del territorio, e m’è venuto immediatamente un sospetto: lo giudichino per certo un Piano di Sviluppo al ribasso e vogliano lavarsene le mani?
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Mar 31 2021
IL CIBO GIUSTO DI CAMPAGNA AMICA
La
fragola è uno dei frutti più amati e “facilmente” coltivabile
anche nel proprio orto in campagna o città. Infatti, è una pianta
che può essere piantata con successo nel vostro balcone, avendo
delle accortezze che sono proprie di ogni coltivazione “fai da
te”.
Ma
vediamo di dare alcune indicazioni per chi volesse piantarle in
questo periodo di primavera precoce in cui in alcune zone si può
cominciare a piantare per vedere i primi frutti nel periodo di
maggio, partendo dal presupposto che il momento più adatto è
sicuramente la primavera.
Tanto
sole fa bene. Le
fragole hanno bisogno di un’esposizione in pieno sole e di un
terreno principalmente sabbioso con una presenza di sostanze
organiche con un Ph tra 5,5 a 6,5.
Per
le coltivazioni “in casa”, ovviamente, il terreno va prima
ripulito dalle erbacce spontanee e poi aggiunto un buon compost.
Il
terreno va lavorato prima di piantare le fragole, liberandolo dalle
erbacce e aggiungendo un buon compost organico, magari fatto in
casa.
Come
piantarle. Bisogna
scavare un buco in maniera da tenere la base della pianta parallela
al terreno, fare delle singole file a circa 20-25 cm di distanza una
dall’altra. Poi riempite le buche con altro terriccio e premete per
bene il substrato così da coprire le radici. Al fine del processo
innaffiate con abbondante acqua.
L’innaffiamento.
Una volta piantate, sia se state sul vostro terrazzo che giardino o
orto, sicuramente un impianto di irrigazione automatica è la
soluzione più affidabile, e ormai in commercio se ne trovano a
prezzi accessibili. Le piantine hanno bisogno di acqua con una certa
regolarità, da intensificare nei momenti più caldi e da dare alla
base della pianta e non su foglie o frutti.
Cambiare
spesso la terra dai vasi. Cambiate
annualmente la terra del vaso se vi trovate in città. Eviterete
l’accumulo di inquinanti nel terreno. In tal senso, se volete
conservare le piante cresciute durante l’anno, potrete rinvasarle o
utilizzare parte degli stoloni. La loro capacità rigenerativa è
stupefacente. Tale operazione va fatta in autunno. Il terriccio
ottimale in cui far crescere le nostre fragole è acido e ricco di
humus ed è necessaria una buona innaffiatura ma senza provocare
ristagni. Se acquistate le varietà rampicanti, sfruttando delle reti
o “appigli” su superfici verticali, potrete anche ottenere uno
splendido effetto di arredo di pareti: una vera cascata di
fragole!
La
fragola un falso frutto. La
fragola è il frutto delle piante del genere fragaria. Ma si tratta
di un falso frutto. Se infatti le guardassimo al microscopio
noteremmo che per ogni “semino” giallo (achenio) è presente un
frutto. Per questo si parla di falso frutto o frutto aggregato. È
una pianta che ha una doppia modalità di diffusione. O attraverso
metodi sessuati grazie all’azione di insetti o con metodi asessuati
grazie alla diffusione sotterranea dello stolone ossia la radice.
Questo già ci dice che nella coltivazione della pianta è necessario
porre attenzione alla sua tendenza a divenire infestante e a
colonizzare aree
dell’orto
su cui prevedevamo di far crescere altri ortaggi. Anche per questo
motivo si utilizzano teli pacciamanti da un lato per evitare la
problematica descritta, dall’altro per proteggere la pianta stessa.
Il telo da pacciamatura prevede la presenza di fori dove trapiantare
le giovani piante. Il periodo per il trapianto è proprio la
primavera precoce in modo da ottenere i primi frutti a maggio.