Gen 19 2021
il nuovo corso 19 01 2021
IL NUOVO CORSO Da www.professionereporter.eu; stringere i conti, l’informazione seguirà…. —Licenziato in tronco. Su due piedi. In una manciata di minuti. Da Gedi, la società presieduta da John Elkann che edita la Repubblica, La Stampa, L’Espresso e le testate locali del vecchio gruppo Finegil del principe Caracciolo. Dopo 8 anni, meno due mesi, di direzione della Gazzetta di Mantova, il più antico giornale d’Italia, dove è entrato nel 1987. E nel 2009, prima di guidare La Gazzetta, ha diretto per tre anni La Nuova Ferrara. Sessant’anni il prossimo novembre, Paolo Boldrini del giornalismo ha percorso tutti i gradini. Vanta un medagliere ricco di attestati, eppure è stato mandato a casa la mattina di mercoledì 13 gennaio, senza preavviso. Senza giusta causa. Senza un perché. Nemmeno un “grazie, scusi”. Ventiquattrore prima, martedì 12, nello stesso modo è stato licenziato anche Alberto Bollis, vicedirettore del Piccolo di Trieste. Il punto è che dopo la cessione delle quattro testate locali ex Finegil (Il Tirreno, le Gazzette di Modena e Reggio Emilia, La Nuova Ferrara) nel gruppo che controlla la Repubblica c’è un esubero di direttori e l’organico va sfoltito. Queste, in sintesi, le ragioni ufficiali. Alcuni direttori sono stati riciclati, altri no. Boldrini e Bollis fanno parte di questa seconda schiera. Sommersi e sacrificati.
Francoforte 19 01 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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