Gen 15 2021

la legge del più forte-milleottocentoquarantasei 15 01 2021

Published by at 6:57 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – milleottocentoquarantasei

https://www.errorigiudiziari.com/innocenti/mai-sfruttate-le-prostitute-6-mesi-in-carcere/ Ma bisogna proprio aspettare il processo per esaminare le cosiddette prove? —Sei mesi di galera – innocente – con un’accusa infamante: quella di aver sequestrato, violentato e costretto a prostituirsi una giovane donna dell’Est. Centottanta giorni dietro le sbarre, urlando la propria innocenza. Invano. Ad incastrarlo era stata proprio la ragazza, con un racconto da brivido. Indicandolo alla polizia come il suo aguzzino. Come colui che, insieme con i suoi due fratelli, l’avrebbe costretta a “battere” i marciapiedi. Ma mercoledì scorso, a mezzogiorno, Saimir Kransiqi, 22 anni, albanese, ha riassaporato la libertà per non aver commesso il fatto. Durante il processo il gip Alessandro Rossato ha ordinato l’immediata scarcerazione. Il calvario di Saimir ha inizio lo scorso febbraio quando Larissa Verzarei, 22 anni, moldava, viene bloccata in un hotel del Corvetto dagli agenti del commissariato Lambrate: è sospettata di essere una prostituta. La ragazza, in lacrime, racconta della sua odissea. Una storia squallida già sentita altre volte da ragazze straniere venute in Italia con il miraggio di un lavoro onesto e poi finite miseramente a vendere il proprio corpo.
Larissa ricorda quei momenti terribili, di quando i fratelli Kransiqi (Saimir, Eduard, 24 anni, e Edmond, 30 anni) l’hanno comprata per 5 milioni, come si fa con i cavalli. Poi, il viaggio della speranza in gommone, sbarcando in Puglia. L’arrivo a Milano e la segregazione in un alberghetto di via Pier della Francesca dove a turno i tre fratelli l’hanno violentata per farle capire che aveva un destino segnato: quello della prostituta. Larissa racconta anche di come sia riuscita a fuggire e a rifugiarsi nell’hotel in zona Corvetto dove la polizia l’ha poi trovata. Dei tre fratelli, la polizia arresta solo Saimir, mentre gli altri riescono a fuggire. Sei mesi di accertamenti fino al giorno del processo davanti al gip Alessandro Rossato. Il pm Pietro Forno che chiede 9 anni di reclusione con la riduzione di un terzo della pena per il rito abbreviato. Saimir è difeso dall’avvocato Michele Catalano che fa perno sulla “tardività della denuncia fatta dalla prostituta”. “Dopo sei mesi” – ha spiegato il legale – viene meno l’attendibilità. Una donna che ha subito tutto quello che avrebbe subito Larissa non attende sei mesi per denunciare gli aguzzini”.
Poi è la volta della testimonianza del gestore dell’albergo di via Pier della Francesca dove la giovane sarebbe stata segregata. L’uomo non ricorda di albanesi che facevano su e giù nella stanza della moldava. “Non solo – ha sottolineato Catalano – il mio assistito è incensurato, aveva regolare permesso di soggiorno e lavorava duramente come trasportatore. Mentre Larissa, dopo la denuncia, è fuggita dal centro di via Corelli”.

Francoforte 15 01 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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