Ormai
per Blitz Quotidiano Enrico Pirondini è il Gianni Brera dello sport,
in attesa, domani, che scriva brillantezze su politica e costume!
Flaminio Cozzaglio.
Calciomercato
chiude al ribasso per spesa e qualità: Andrea Agnelli ha la ricetta,
Real e Barça due stili
di
Enrico Pirondini
Pubblicato
il 31 Gennaio 2021 8:25
Calciomercato,
lunedì
1 febbraio si chiude una deludente sessione
invernale.
Sono le ultime battute della finestra invernale del calciomercato.Si
spende meno, si spende peggio. E Agnelli dà l’allarme: si deve
cambiare.
Lunedì
sera primo febbraio, alle ore 20, chiude il cosiddetto “ mercato di
riparazione “. Un mercato mai così povero. Le cicalate di certi
dirigenti sono finite. Forse. Le casse delle società piangono.
È
un diluvio di lacrime che l’arrivo dei Fondi (1,7 miliardi alla
serie A in cambio di una quota del 10%) cercherà di asciugare. Una
cosa è certa: si spende meno e si spende anche peggio. Lo certifica
il report annuale della FIFA sui trasferimenti internazionali. Il
movimento capitali è sceso del 23,4% e solo l’11,6% dei
trasferimenti è avvenuto a pagamento. Il resto sono prestiti
(16,2%), fine prestiti (9,7% ) e giocatori in scadenza di contratto
(62,5%).
FATTURATI
DEI CLUB IN NETTO CALO, EFFETTI SUL CALCIOMERCATO
Colpa della
pandemia che ha fatto crollare i ricavi. Come ha certificato
l’annuale “ Football Money League” della Deloitte, cioè lo
studio sui club più ricchi d’Europa. Perdono tutti un mare di
soldi. Il Barcellona ha debiti totali che si attestano a 1.173
milioni. Il solo monte salari si mangia il 74% del fatturato. Inoltre
i catalani devono oltre 196 milioni di euro a club europei. E –
secondo quanto insinua il Deportes Cuatro – sarebbero alla ricerca
di un maxi prestito per trattenere Messi.
Mah! Diverso
l’atteggiamento del Real Madrid con il suo capitano-leggenda Sergio
Ramos intenzionato a non rinnovare il contratto, a giocare al rialzo.
Gli hanno detto: “El Madrid no cederà en la renovacion con Sergio
Ramos. Si se va, traeremos a otros “. Una lezione di rigorosa
inflessibilità.
ANCHE
GLI SPONSOR IN FUGA DALLO SPORT
Per ora il
calcio di vertice tiene. Anche se i contratti in essere sono stati
rivisti al ribasso del 20-30%, come ha documentato l’ultima ricerca
di StageUp (in collaborazione con ChainOn). Sono invece già in
affanno basket e volley. Complessivamente gli investimenti nello
sport italiano sono calati da 903 a 650 milioni. Una contrazione
significativa. Un sinistro campanello d’allarme. Il colpo assestato
dal coronavirus probabilmente si ripercuoterà sullo sviluppo futuro.
AGNELLI
VUOLE RIVEDERE MERCATO E ACCORDI COLLETTIVI
Andrea
Agnelli, 45 anni, presidente dell’ECA, cioè dell’ European Club
Association (246 club, affiliato UEFA, attiva dal 2008, sede a Nyon
in Svizzzera) si batte per un cambiamento del sistema calcio. E lo ha
ripetuto in settimana intervenendo al webinar di News Tank Football
(agenzia media/stampa). ”Occorre un cambiamento. Abbiamo perso 8,5
miliardi. Nella scorsa stagione abbiamo avuto 3-4 mesi di stadi
vuoti, sconti commerciali, sconti per le emittenti. Questa stagione
sarà interamente senza tifosi . Il calciomercato segnala un
ridimensionamento,
da
6,5 a 3,9 miliardi di euro”.
Come dire: è
urgente rivedere il sistema, organizzare più gare europee, tipo una
Superlega con 20 club di 5 Paesi. “Dobbiamo tenere vivo il sogno
per tutti”. E poi, in risposta allo scetticismo di FIFA e UEFA,
sottolinea: “Certo, nel rispetto del merito sportivo “.
RICETTA:
TETTO AGLI INGAGGI E AL CALCIOMERCATO, MENO BUROCRAZIA
Come
rilanciare il calcio zavorrato da debiti, ingaggi fuori dal mondo,
idee e stadi vecchi, ricavi in caduta libera, e via discorrendo? Il
presidente della FIGC, Gabriele Gravina, vorrebbe cominciare dagli
stipendi dei giocatori ma “con una soluzione europea“. Cioè
delle Leghe europee. Poi c’è il tasto dolente degli stadi.
Nell’ultimo ventennio in Italia sono stati costruiti solo 3 stadi
in serie A. All’estero è un’altra musica: 11 in Bundesliga, 6 in
Premier, 4 in Ligue. Servono stadi di proprietà dei club.
Da
noi solo Sassuolo, Udinese, Atalanta possono vantare impianti di
nuova generazione. Nel resto del Paese è un susseguirsi di annunci,
plastici, finti accordi con la Politica. E su tutti e tutto regna la
burocrazia. A Roma se ne parla da 8 anni. L’iter di autorizzazione
degli stadi comporta 7 fasi, 2 in Germania, 4 nella media europea. Se
continuano a vincere i burosauri e la casta dei mandarini cinesi, non
si va da nessuna parte.
Luna
Rossa conquista la finale della Prada Cup. Altre due regate perfette
contro American Magic
di
Enrico Pirondini
Pubblicato
il 30 Gennaio 2021 17:49
Luna
Rossa,
la nostra nazionale del mare, ha infilato altre due regate perfette
contro American Magic e con un eloquente 4-0 sulla barca di New York,
vola in finale della Prada Cup. Sfiderà poi le vele inglesi del
fortissimo Team Ineos, dal 13 al 22 febbraio, per ottenere il pass
che da’ diritto al match conclusivo coi detentori della Coppa
America, gli australiani dell’Emirates Team New Zealand . Il sogno
continua. Ma la strada è ancora lunga.
È LA
QUINTA FINALE DI UNA BARCA AZZURRA
Altre
due regate sontuose contro gli americani – dopo quelle di venerdì
notte ( in Italia ) e Luna
Rossa c’è
l’ha fatta. Grazie ad un vento ideale ( 12-16 nodi ), ad una
tattica perfetta e a 11 uomini concentrati, decisi. La prima regata
si è conclusa con 34” di vantaggio; la seconda con quasi 4 minuti.
Gli americani hanno anche accusato problemi tecnici, inevitabili.
Dieci giorni soltanto dopo la terribile scuffia rimediata nella terza
regata del secondo Round Robin – dieci giorni di febbrile cantiere
– non sono bastati.
E gli yankee
hanno dovuto arrendersi. Terry Hutchinson, lo skipper di American
Magic, ha riconosciuto la superiorità azzurra. Lui, per ora, si
tiene il record mondiale strappato proprio contro la barca italiana:
un 99 km orari. Velocità spaziale , non marinara. Questa di Luna
Rossa è la quinta finale di una barca italiana. La prima risale al
1992 col Moro di Venezia di Raul Gardini, le altre alla della stessa
“Furia Rossa “ ( 2002, 207, 2013).
IL
BRIVIDO DELLE VELE È TORNATO A CONQUISTARCI
Lo
certifica Guido
Meda,
voce iconica della MotoGP e ora delle notti italiane dal golfo di
Auckland, commentatore per Sky Sport ( canale dedicato )’ “ Sì,
c’è un pubblico crescente che ama adrenalina e velocità.
Due
ingredienti che si trovano qui e nelle gare di MotoGP “. In più
c’è la sfida infinita, coraggiosa, financo poetica, dell’uomo e
il mare. Si fanno le notti in bianco, si tifa azzurro. E Luna
Rossa ripaga.
È più sicura, migliorata di poppa e di bolina. L’equipaggio ora
comunica meglio, sa come ridurre la “ superficie bagnata”. Non
naviga, vola. Anche con vento forte. Punta più sul volo che sulla
velocità pura. Ora sotto con le 13 regate contro i kiwi detentori.
Dal 6 marzo. Adesso si può anche sognare.
Ciclismo,
in Europa si comincia con Marsiglia, il 20 marzo la Milano-Sanremo,
il 4 febbraio presentazione del Giro
di
Enrico Pirondini
Pubblicato
il 31 Gennaio 2021 7:13
Il
ciclismo esce dal letargo invernale e comincia la stagione europea da
Marsiglia. Oggi domenica 31 gennaio a mezzogiorno parte
il
GP
La Marseillaise 2021.
Seguirà un febbraio in Spagna, Francia e Portogallo.
Poi il
via in Italia con il Trofeo LAIGUEGLIA (3 marzo). A seguire le Strade
bianche 6), il Gp Larciano (7), la Tirreno-Adriatico (10-16 ). E la
Milano-Sanremo (20).
Aprile
è appannaggio delle “monumentali” di ciclismo. Cioè il Giro
delle Fiandre (4), Parigi-Roubaix (11), Liegi-Bastogne-Liegi (25).
Poi il 104esimo Giro d’ITALIA (8-30 maggio) con i big Ineos,
Trek-Segafredo (Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone), Michel Landa, Elia
Viviani (Cofidis).
PER IL
CICLISMO ANCORA PROTOCOLLI RIGIDI E TAMPONI MOLECOLARI
L’anno
scorso è stato uno dei pochissimi sport a salvare i grandi eventi
come Giro, Tour, Vuelta, Mondiale e le grandi classiche ( tranne la
Roubaix ). Il Giro d’Italia, ad esempio, è riuscito a tenere in
una bolla i corridori con quasi 6.000 tamponi e antigeni ci veloci.
Il 2021 è iniziato zoppicando. Sono state cancellate delle corse in
Australia, Colombia, Spagna ( Maiorca ), Arabia Saudita, Oman. Ma il
calendario stagionale europeo regge. E tutti aspettano al varco Tadej
Pogacar, vincitore dell’ultimo Tour. L’uomo nuovo è lui. Covid
permettendo.
PARTENZA
CON LA MARSIGLIESE, GRAN PRIX D’INIZIO STAGIONE
Dal 1980 il
ciclismo europeo comincia da Marsiglia. Archiviato il primo colpo
ufficiale UCI con New Zealand in una Wellington vestita a festa
(13–17 gennaio, 5 tappe, 136 corridori). E concluso il primo evento
sudamericano (Vuelta Tachira, 17-24, 8 tappe, 236 corridori,
Venezuela in delirio). Il “circo” salta l’oceano e inizia dal
porto di Marsiglia.
La corsa ha
una sua seduzione. Sono quest’anno 171 chilometri, attorno alla
città di Marsiglia, partenza alle 12. Qui hanno vinto Hinault nel
1982 e Jan Raas nel 1983. Due campioni di classe internazionale. Il
“tasso” ha vinto cinque Tour, tre Giri, due Vuelta.
L’occhialuto
olandese ha vinto numerose classiche tra cui la Milano-Sanremo del
1977 e cinque volte l’Amstel Gold Race ( record ). A Marsiglia
hanno vinto anche due italiani. L’emiliano Fabiano Fontanelli nel
1996 (15 anni di carriera, 37 vittorie) e il milanese Marco Saligari
l’anno dopo. Oggi Saligari fa (bene) l’opinionista Rai.
GIRO
D’ITALIA DI CICLISMO CON OMAGGIO A DANTE E AD ALFREDO MARTINI
Il
4 febbraio sarà presentato a Milano il Giro.
Al momento non è trapelato nulla, solo indiscrezioni. Però possiamo
anticiparvi:
1) Ci saranno 4 tappe in EmiliaRomagna (una arriverà
a Sestola) e 3 in Veneto.
2) Vincenzo Nibali a 36 anni correrà la
sua 17esima stagione da professionista nella corsa rosa vinta due
volte).
3) Pogacar (ha centrato il Tour con tre tappe, spodestando
Roglic per 59 secondi) salterà il Giro. Ma correrà ugualmente in
Italia: Strade bianche e la Tirreno-Adriatico.
4)
Il Giro ricorderà i 700 anni della morte di Dante e il centenario
della nascita di Alfredo Martini (1921-2014), storico ct della
nazionale azzurra dal 1975 al 1997. In 22 anni di ct ha vinto 6
Mondiali.