Archive for Novembre, 2020

Nov 29 2020

titolo della provincia 29 11 2020

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TITOLO DELLA PROVINCIA fin che c’è: spero domani non appaia in prima pagina una foto di Renato Crotti, quasi responsabile perché “residente di fatto”….. -Qualità della vita, balzo indietro di Cremona: arretra di 46 posizioni-

Francoforte 29 11 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Nov 29 2020

un giudice medico 29 11 2020

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UN GIUDICE MEDICO

Assomiglia parecchio a certi italiani che processarono gli esperti inadatti a prevedere il terremoto; dalla Stampa.

—Nuovi sviluppi nell’indagine sulla morte di Diego Armando Maradona. La magistratura argentina ha disposto una perquisizione della casa e dell’ufficio del medico personale del Pibe de Oro, dottor Leopoldo Luque. Secondo quanto riferisce La Nacion, storico quotidiano di Buenos Aires, citando fonti giudiziarie qualificate, il medico sarebbe indagato per omicidio colposo in seguito a presunte irregolarità nel ricovero domiciliare di Maradona, nella sua casa di Tigre, e per non aver somministrato al paziente le cure adeguate.

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Nov 29 2020

finalmente ufficiale! 29 11 2020

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FINALMENTE UFFICIALE!

La conferma dall’Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani.


PADRE NOSTRO
«Non abbandonarci…»
Nel Padre Nostro entreranno le parole «Non abbandonarci alla tentazione» che prendono il posto di «Non ci indurre in tentazione».

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Nov 29 2020

ogni tempo ha i politici 29 11 2020

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OGNI TEMPO HA I POLITICI

che merita; oggi un amico m’invita a leggere Aldo Cazzullo, che sul Corriere si lancia in lodi sperticate dei tempi di De Gasperi e Togliatti, ma dimentica il saltabanchi Paietta; nulla da dire su De Gasperi, su Togliatti, che sapeva perfettamente il russo visto che per anni fu uno dei segretari alle purghe di Stalin, e non con l’olio di ricino, avrei parecchio da scrivere, da che l’unica scelta che condivido, e di necessità virtù, fu l’amnistia verso i fascisti, cioè la maggioranza degli italiani!

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Nov 29 2020

i tuoi regali di natale 29 11 2020

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NOTIZIE DA CAMPAGNA AMICA

Cibo locale per i tuoi regali di Natale, scegli i nostri mercati

In tutta Italia i nostri mercati hanno scelto per voi il meglio delle eccellenze agroalimentari locali. Non perdete l’occasione di portare in tavola il vero gusto 100% italiano!

LISTE IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Il Natale a km zero non è mai stato così buono e quest’anno lo sarò ancora di più! Aumenta la voglia dei cittadini di scegliere cibo locale, sano, sicuro e garantito. Si cerca la sostenibilità e c’è il desiderio di aiutare i piccoli agricoltori e nello stesso tempo regalare cibo di qualità da portare nelle tavole di amici e parenti. Per questo Fondazione Campagna Amica all’interno dei mercati di tutta Italia, sta organizzando dei punti dove poter acquistare delle strenne natalizie già composte oppure personalizzarle con i prodotti genuini firmati dai nostri agricoltori. Quindi spazio a cibi locali tutti da gustare. Le nostre proposte sono tantissime, vieni a scoprirle nella rete di Campagna Amica. Scegli un regalo utile, goloso, 100 per cento italiano e aiuta le nostre aziende in questo momento di difficoltà. Stai con noi!

–> CLICCA E SCARICA LA LISTA DELLE STRENNE NATALIZIE IN TUTTA ITALIA <–

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Nov 29 2020

huffpost la chiama cultura! 29 11 2020

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HUFFPOST LA CHIAMA CULTURA!

CULTURA

Gino Strada, la cattiveria dell’uomo retto Ritratto del chirurgo di guerra e fondatore di Emergency. In missione per conto del bene superiore, dagli abissi africani a quelli italiani

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Nov 29 2020

la forza della notizia, 29 11 2020

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LA FORZA DELLA NOTIZIA,

quando è sorretta dall’idea buona: Blitz Quotidiano copia ormai regolarmente Nuova Cronaca di Mantova e il mio blog. Uff, dimenticavo, si limita a copiare quel che scrive Enrico Pirondini……

—Calcio, serie A, arrivano 3 fondi. Col 10% detteranno legge: rigore, lacrime e sangue. Ma saranno capaci?

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 29 Novembre 2020 17:38

Calcio, serie A, la rivoluzione è partita. Il 19 novembre, dai saloni del St.Regis di Roma, con l’accordo (storico) Lega di serie A e tre fondi di ampie vedute.

Calcio, serie A, non illudetevi. È l’inizio della libertà vigilata. Nessun pasto è gratis. E i fondi sono l’invenzione più spietata del capitalismo contemporaneo. I Club di serie A evitano il default incasssando subito 1,7 miliardi. Ma cedendo anche il 10 % della loro proprietà. I fondi si impegnano assicurando maggiori ricavi e parecchie novità.

Con due priorità rivoluzionarie. Un colpo di scure agli ingaggi folli. Ed il varo di un proprio Canale TV. Niente sarà più come prima. Anche per milioni di tele utenti, in Italia e nel resto del mondo.

TRE RE MAGI PER IL CALCIO

La serie A stava precipitando nel burrone. Troppi debiti, sponsor in fuga, stadi vuoti per il Covid 19, stipendi fuori dalla realtà, Governo avverso agli aiuti economici. Sarebbe stato scandaloso dare soldi pubblici – cioè nostri – per pagare il mensile a Ronaldo, Conte (Inter), Lukaku, Ibrahimovic o Dzeko.

Ed allora l’idea di ricorrere alle risorse di Fondi esperti e innovativi. E sono arrivati i tre Re Magi: uno britannico, uno americano, uno italiano. Tombola. Resteranno minimo sei anni. Hanno idee da vendere. Il presidente della Lega Paolo Dal Pino promette: “Riporteremo il calcio italiano ad essere il più bello e seguito del mondo”. Sarà vero?

SPECIALISTI PRIVATE EQUITY

Conosciamoli allora questi tre fondi.

  • CVC CAPITAL PARTNERSHIP – Si tratta di una società britannica con sede a Londra. È specializzata in “private equity”. Ha un patrimonio di 135 miliardi, uffici in 23 Paesi del mondo. E nello sport ha notevoli esperienze in Formula Uno e nel rugby.
  • ADVENT INTERNATIONAL – È una società americana di Boston. Cura 360 investimenti, anche in Cina, India, Brasile, Argentina. A Milano, per non sbagliare, ha fissato la sua sede nel Quadrilatero della Moda. Gestisce un patrimonio di 45 miliardi.
  • FIS ( Fondo Strategico Italiano ) – Ha sede a Milano e segue 3.000 aziende nel suo perimetro di investimento Dice il fondatore, il bocconiano Sergio Tamagnini:”Aiutiamo le aziende a restare in Italia “. Nel suo ufficio campeggia una targa:”Non temere, respira a fondo, vedi grande e guarda lontano”. Al suo fianco Carlo Moser, anche lui bocconiano, ex analista della Goldman Sachs a Londra. Tamagnini tifa Milan.

STIPENDI E CANALI TV PER IL CALCIO

Due punti fissi in agenda: tagliare gli stipendi dei giocatori. E realizzare la Tv della Lega per incrementare i ricavi di almeno un miliardo (studio di De Laurentis, Napoli ). Già accantonati 50 milioni per un nuovo canale che servirebbe il vasto mercato estero. Basteranno?

Quanto al taglio degli stipendi (“ormai insostenibili “ come dice il ministro dello sport Vincenzo Spadafora) si profila una grande battaglia. Il Barcellona ce l’ha fatta passando da un monte ingaggi di 671,4 a 382,7 (scure pari al 43%). Il Real Madrid si è accodato passando da 641 milioni a 468,5 (-27%). L’Italia ancora no. Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha scritto a UEFA, FIFA, ECA ( European Club Association, affiliata UEFA, 246 Club, presidente Andrea Agnelli) invocando un salary cap in stile NBA. Campa cavallo.

VECCHIA STORIA

Fino al 1980 il problema dei diritti televisivi non esisteva. Poi c’è stato il primo accordo Lega-Rai. Nel 1993 la Lega si accorda con Tele+, emittente fondata tre anni prima da Silvio Berlusconi, Vittorio Cecchi Gori e il tedesco Leo Kirch. Kirch nel 1984 aveva fondato la prima tv commerciale in Germania, era amico del Cancelliere federale Helmut Kohl che restò in carica 16 anni. Nel 2003-2004 ha fatto irruzione SKY, a seguire DAZN. Le due tv resteranno in sella fino al 2021. Poi sarà di nuovo battaglia.

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Nov 29 2020

tempo di guerra 29 11 2020

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Diavolo d’un Pirondini, ha frequentato mezzo mondo, per l’altra metà c’è tempo, e il risultato si vede; lettera pubblicata dal Giornale il 27 novembre. Flaminio Cozzaglio.

TEMPO DI GUERRA

Tutti ricordano Pippo – nome caricaturale con cui la gente chiamava l’aereo misterioso che ogni sera, puntuale, veniva a volo radente a bombardare di tutto. Erano aerei della RAF (Royal Air Force). Erano incursioni temute. Pippo sganciava bombe, usava la mitragliatrice. Teneva sotto pressione tedeschi e fascisti.
Tutti speravano che non venisse.
Tutti fuorché due giovani attori di una filodrammatica aziendale: Ugo Tognazzi e Domenico Luzzara, entrambi classe 1922. “Tifavano” viceversa perché Pippo arrivasse e con la sua solita puntualità. Perche’?
Tognazzi e Luzzara mi hanno spiegato l’arcano allo Zini dopo la partita Cremonese-Milan. Vedendomi col taccuino in mano, volentieri hanno parlato. Per primo Tognazzi: ”Recitavamo una commedia della quale però avevamo preparato solo il primo tempo. Il secondo non serviva perché durante l’intervallo arrivava Pippo e il pubblico scappava”. Completa Luzzara: ”Una sera Pippo non è venuto e noi non avevamo preparato il secondo tempo. E così abbiamo ripetuto il primo, ma io non sono più salito sul palco. Ugo mi ha cacciato in ufficio a curare la contabilità. Perché? perché ridevo prima che lui facesse le battute”.
Finita la guerra i due giovani attori hanno preso strade diverse: Tognazzi il cinema diventando un “mattatore” della commedia all’italiana; Luzzara la Cremonese portandola in serie A e lanciando talenti come Vialli e Cabrini. Ma questo Pippo non lo sa.


ENRICO PIRONDINI
(Guastalla)

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Nov 28 2020

la legge del più forte-millesettecentonovantanove 28 11 2020

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millesettecentonovantanove

La solita storiaccia presa da www.errorigiudiziari.com……

—Sono le 6 del mattino del 28 maggio 2012. Agenti di polizia si presentano alla porta dell’abitazione di Omar Milanetto, 37 anni, calciatore di serie A del Padova, un passato nelle file di squadre come Modena, Monza, Fiorenzuola, Como, Brescia e soprattutto Genoa. Con lui, in casa, ci sono la moglie e i figli di 2 e 7 anni. Gli agenti devono eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: Omar Milanetto è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Cremona per un giro di scommesse clandestine e partite aggiustate che ha coinvolto anche altri calciatori di serie A. Omar Milanetto finisce in carcere. Qui scopre il reato che gli viene contestato: l’accusa parla di una presunta combine di una partita, Lazio-Genoa, disputata nel 2011. A chiamarlo in causa, dichiarazioni che si scopriranno false e intercettazioni telefoniche trascritte male o interpretate in modo errato: su tutte, quella in cui il calciatore spiega di volersi recare presso il quartiere genovese di Albaro, trascritta come se Milanetto avesse detto di voler andare “dal baro” per combinare qualche partita di calcio. L’inchiesta si sgretola progressivamente. Dopo 8 giorni di carcere, nei confronti di Omar Milanetto vengono disposti gli arresti domiciliari. Ma presto la sua posizione finisce per essere archiviata prima ancora di arrivare al dibattimento: l’ex bandiera del Genoa, con quella storiaccia di combine e partite truccate, non c’entra nulla. Anche dal punto di vista della giustizia sportiva, le accuse finiscono nel nulla: dopo tre gradi di giudizio, non c’è nessun riscontro alle accuse, nessuna prova che Omar Milanetto abbia davvero commesso quello per cui lo si è tirato in ballo. Nel luglio 2017 il difensore di Omar Milanetto – l’avvocato Maurizio Mascia – presenta una richiesta di riparazione per ingiusta detenzione: i 18 giorni, tra carcere e arresti domiciliari, cui è stato costretto l’ex calciatore, devono essere indennizzati. E la somma richiesta deve essere quella massima prevista dalla legge per questi casi, vale a dire 516 mila euro: “La libertà e la dignità di una persona non hanno prezzo, ma questo è il massimo che può essere ottenuto per l’ingiusta detenzione. Oltre al valore economico dei 18 giorni trascorsi tra carcere e domiciliari, ci sono anche i danni morali per accuse che oggi andrebbero bene soltanto come spunto per le trasmissioni comiche”, ha spiegato l’avvocato Mascia. Al momento dell’arresto, Omar Milanetto era sotto contratto con il Padova: “L’accordo è stato rescisso bilateralmente, ma il giocatore ci ha rimesso 377 mila euro. Senza contare che essere coinvolto in questa vicenda gli ha fatto chiudere in maniera ingloriosa la carriera. Una volta conclusa la partita della riparazione, si aprirà quella relativa alle richieste di risarcimento nei confronti di chi in questi anni ha definito Omar Milanetto un criminale”. Il legale dell’ex calciatore sembra dunque avere tutta l’intenzione di chiamare in causa i magistrati che hanno condotto l’inchiesta: “Qualche settimana prima dell’arresto, Milanetto aveva spiegato alla Federcalcio la sua presenza nel locale milanese dove i suoi presunti sodali si sarebbero incontrati. Si trovava lì per l’addio al celibato di un ex compagno, ore dopo il presunto incontro. Il verbale dell’audizione era stato mandato alla Procura di Cremona, che però non l’aveva allegato quando ha chiesto l’arresto. Un fatto davvero grave”, ha aggiunto l’avvocato Mascia. E così il 30 gennaio 2018, davanti alla seconda sezione della Corte d’appello di Brescia, si celebra l’udienza per discutere se accettare o respingere la domanda: “Il sostituto procuratore generale mi è sembrato imbarazzato per quanto è accaduto al mio cliente. Dopo tutto, Omar Milanetto era già uscito da questa vicenda nel corso delle indagini preliminari e la sua posizione era stata archiviata”, ha detto l’avvocato Mascia. Omar Milanetto, che ha voluto essere presente all’udienza, ha ricordato lo shock dell’arresto all’alba di fronte a moglie e figli piccoli: “Sono stato trattato come un delinquente, le immagini del mio arresto girate dalle forze dell’ordine sono state trasmesse su tutti i media. Il fatto che il procedimento nei miei confronti si sia concluso positivamente prima ancora di cominciare, non cancella la gravissima ingiustizia che ho subito”. Il 21 febbraio, i giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Brescia dispone la riparazione per ingiusta detenzione nei confronti di Omar Milanetto: 30 mila euro per i 18 giorni trascorsi da innocente in carcere e agli arresti domiciliari. L’avvocato Maurizio Mascia: «Milanetto è stato dichiarato estraneo ad ogni associazione o fatto criminale anche dalla giustizia sportiva, in ben tre gradi di giudizio. E ora questa decisione gli restituisce ufficialmente l’onore sottrattogli con l’arresto ingiusto del 28 maggio, eseguito davanti ai suoi figli in tenera età e addirittura filmato dalla Polizia giudiziaria, che per legge opera alle dipendenze e sotto la direzione dell’Autorità giudiziaria. Le immagini di quell’arresto insensato, ordinato per di più da un giudice incompetente per territorio e condite dai commenti colpevolisti dei soliti soloni, servirono solo a violare in mondovisione la dignità di un innocente, tutelata perfino dall’articolo 5 della Carta africana dei diritti umani».

Francoforte 28 11 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Nov 28 2020

qui cremona-ottocentoventinove 28 11 2020

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QUI CREMONA – ottocentoventinove

Mentre troppi esultano per il passaggio da rosso a arancione (perché aspettare sabato? qualcuno protesta), Elena Pagliarini ricorda dalla Provincia cos’abbiamo passato appena ieri.

—Grande preoccupazione per il pranzo di Natale…Preoccupatevi di non farlo in ospedale o magari di farli mai più, i pranzi. Il tono è sarcastico, l’intenzione chiara. Elena Pagliarini, infermiera del Pronto soccorso dell’ospedale di Cremona diventata simbolo della lotta alla pandemia e portavoce degli operatori sanitari grazie alla foto che la ritrae sfinita addormentata su una scrivania, ha deciso di affidare ai social il suo avvertimento. Solitamente silenziosa su Facebook, dove la bacheca è piena di messaggi postati da altri utenti, è sbottata di fronte alla «problematica» che sembra affliggere ora gli italiani: le feste di Natale. «Sono molto arrabbiata e preoccupata: non vorrei ritrovami dopo, per terza volta, a rivedere le stesse scene. Anch’io ho una famiglia con la quale vorrei stare, ma non lo farò, non quest’anno. il Natale lo trascorrerò in corsia, ho già dato la mia disponibilità». E aggiunge: «Sono felice per le riaperture di negozi e ristoranti, ho molti amici che lavorano in quei settori, ma quello che mi spaventa è il comportamento della gente: chiedo solo di avere buon senso».

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