Ago 14 2020

qui cremona-settecentoventiquattro 14 08 2020

Published by at 5:21 pm under Pubblica Amm.ne

QUI CREMONA – settecentoventiquattro

Alla Giunta Palimberti non ne va bene una sulle ciclabili: o non si accorge di qualche palo, o dove han disegnato le strisce il terreno smotta! www.cremonaoggi.it

—Una vera e propria voragine si è aperta nell’asfalto lungo la pista ciclabile di via Brescia, un paio di chilometri dopo Cremona Solidale: il tratto è interrotto con delle transenne, per evitare che qualche ciclista disattento possa farsi male. La situazione, fa sapere il vice presidente della Provincia, Rosolino Azzali, si è creata a causa del collegamento del depuratore di Pozzaglio a quello di Cremona, che si trova proprio a quell’altezza. “Sembra che lo smottamento sia dovuto a un problema di assestamento legato alla presenza dell’impianto” spiega. A questo proposito in mattinata i tecnici dell’amministrazione provinciale sono intervenuti, in coordinamento con i colleghi di Padania Acque, per cercare di trovare la causa del problema—

Prima pagina di riguardo della Provincia fin che c’è, titolo principale:

—Scuole anti – covid: 6 milioni—

Più sotto la foto dell’incendio all’Acciaieria, con l’Arpa che assicura: zero rischi!

Anche il Giorno si occupa dell’incendio, con una versione meno edulcorata:

—Allarme per un’alta colonna di fumo sviluppata da un incendio che ieri mattina alle 8.30 è scoppiato all’interno dell’Accieria Arvedi di Spinadesco. Le fiamme – innescate da cause da accertare – hanno interessato una torre di raffreddamento, in particolare la copertura da cui si è alzata la colonna visibile anche a grande distanza, tanto che alcuni comuni del Piacentino hanno invitato le persone a non uscire di casa nell’immediato. Il pronto intervento delle squadre antincendio dell’azienda e dei vigili del fuoco ha consentito in meno di un’ora di spegnere le fiamme prima di procedere allo smassamento. Un operaio è stato portato per controlli precauzionali al Pronto soccorso. Chiuse alcune strade per non far avvicinare nessuno alla zona. L’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo ha poi rassicurato: «Arpa e Vigili del fuoco sono intervenuti prontamente. La situazione è sotto controllo anche dal punto di vista delle emissioni in aria. Non ci sono state conseguenze e Arpa ha ritenuto di non dover effettuare il campionamento dell’aria nella zona interessata»—

Dal sito della Diocesi, quasi una poesia:

—Rimasta nascosta fino ad oggi e custodita nella Sala Capitolare della Cattedrale di Cremona, la Madonna del Popolo presto potrà ritornare ad essere ammirata da tutti nel Museo Diocesano. Eseguita intorno agli anni ottanta del Trecento, in origine era collocata sopra l’altare maggiore della Cattedrale. Alterne vicende la depodestarono dal suo trono, fino a sottrarla per disposizioni vescovili alla devozione popolare, come la maggior parte delle statue vestite. Una piccola conquista per la statua lignea sacrificata e scarnificata da improvvidi interventi: raspata, tagliata, anzi scuoiata nei secoli, abrasa e mutilata, forse per adattarla alla moda dei tempi che furono, vestita con paramenti di tessuti pregiati, broccati, stoffe ricamate, gioielli e corone dorate. La Madonna del Popolo ha conservato un volto materno, rassicurante, ma allo stesso tempo severo e solenne. I lunghi capelli raccolti in una treccia che scende dalle spalle sino alla fine della schiena, ricordano la femminilità delle migliori opere lombarde, veronesi e toscane del Trecento. Vezzosa e arguta raffinatezza delle migliori acconciature. Purtroppo cromie e dorature sono irrimediabilmente perse, la consistenza del dolce legno dal quale è stata scolpita si è trasformata in un delicatissimo materiale spugnoso.

Francoforte 14 08 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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