Lug 31 2020

qui cremona-settecentodieci 31 07 2020

Published by at 8:22 pm under Pubblica Amm.ne

QUI CREMONA – settecentodieci

Rispondono su www.cremonaoggi.it i due politici chiamati in causa dal “pentito”:

—“A due anni e mezzo dalle vaghissime allusioni trapelate dal processo Aemilia, oggi ho potuto finalmente confrontarmi con le affermazioni vecchie e nuove di Salvatore Muto. Sono stato interrogato dai Pubblici Ministeri di Brescia incaricati di accertare i fatti, ai quali ho categoricamente ribadito la verità, cioè di non avere mai conosciuto il signor Muto, nè -tantomeno- di aver mai in alcun modo negoziato con il suddetto o con altri le mie sorti elettorali, che la mia coscienza e la mia storia personale, fatta di impegno sempre alla luce del sole, mi dicono meglio riposte nelle mani dei cittadini cremonesi. A loro assicuro di non aver mai tradito la fiducia che hanno riposto in me e di aver adempiuto ai miei doveri con lealtà e trasparenza. Alla giustizia, che ha avuto e sempre avrà la mia totale disponibilità, chiedo oggi di procedere celermente e con decisione, nell’interesse non mio ma dei cittadini e delle istituzioni che ho l’onore di servire”. Sono le parole, racchiuse in un comunicato, di Carlo Malvezzi, consigliere comunale di Forza Italia, indagato, insieme a Maria Vittoria Ceraso, consigliere comunale di Viva Cremona, del reato di scambio elettorale politico mafioso.

“Stamattina ho risposto con serenità a tutte le domande che mi sono state poste dai pubblici ministeri in merito alle indagini in corso nate a seguito delle dichiarazioni rese dal pentito Salvatore Muto”, ha commentato Maria Vittoria Ceraso. “Per ovvi motivi di riservatezza non mi e’ possibile comunicare altri dettagli relativi all’interrogatorio. Voglio ringraziare moltissimo tutti coloro che in queste ore mi hanno scritto per sostenermi dimostrandomi un grande affetto e un’assoluta fiducia nella mia persona”—

Anche il Giorno scrive dell’affaire che appassiona tanto la Provincia fin che c’è:

—L’inchiesta fondi distratti dall’associazione “Uniti per la provincia di Cremona“ non ha un attimo di pausa. La Guardia di finanza, coordinata dal colonnello Cesare Maragoni, sta esaminando la documentazione sequestrata durante la perquisizione, negli uffici della ditta Nineteen H2O di Davide Fornasini, a Castiglione delle Stiviere e a Milano. L’azienda di Fornasini entra nell’inchiesta perché avrebbe effettuato sanificazioni a Crema il 4 marzo, 10 aprile, 6 maggio e 12 giugno. Ma la ditta è stata costituita solo l’8 aprile, cioè dopo aver effettuato la prima sanificazione.

Francoforte 31 07 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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