Lug 31 2020

il peperone 31 07 2020

Published by at 5:17 pm under Pubblica Amm.ne

I CONSIGLI DEL NUTRIZIONISTA DI CAMPAGNA AMICA

Peperone, esplosione di gusto e colore

Ortaggio estremamente versatile in cucina, fanno molto bene alla salute

Il peperone (Capsicum annum) appartiene alla famiglia delle Solanacee. A favore dell’uso dei peperoni nella stagione estiva c’è la sua capacità di reintegrare l’acqua, essendone composto al 92%, e sali minerali quali fosforo, magnesio, potassio, ferro e calcio.

Contiene una percentuale di Vitamina C quattro volte maggiore che negli agrumi con la conseguente capacità di aumentare la resistenza alle infezioni; inoltre irrobustisce i muscoli e favorisce l’assorbimento del ferro. In 50 gr di peperoni, soprattutto quelli rossi, è contenuto il 75% della razione giornaliera raccomandata (RDA). Inoltre insieme al contenuto di Vitamina A di cui sono molto ricchi 0,7 mg per 100 gr, otteniamo il beneficio di una prevenzione dai radicali liberi grazie alle proprietà antiossidanti di queste due vitamine. Questo permette, secondo gli studi, di prevenire malattie di invecchiamento della pelle e malattie cardiovascolari. Tra le vitamine troviamo la presenza del gruppo B e delle vitamine E, J e K.

Il potassio e il carotene hanno anche proprietà diuretiche quindi utili alla funzioni urinarie. La percentuale di fibra è buona e questo lo fa rientrare tra i cibi utili al controllo del peso visto il senso di sazietà che aumenta con poche calorie assunte per porzione (alimentazione ipocalorica). Un’altra sostanza presente è la capsaicina, molto più ricca nel suo “fratello” peperoncino, ma anche nel peperone la troviamo in buone quantità sotto la buccia che porta così proprietà antibatteriche, antidiabetiche, analgesiche e antitumorali.

Alcune persone non digeriscono il peperone: da un lato un motivo è la presenza sulla buccia di cellulosa che noi esseri umani non scindiamo come gli erbivori e quindi in grosse quantità risulta indigesta, dall’altro lato l’alimentazione moderna porta a consumare troppi prodotti della famiglia delle solanacee che contengono una sostanza chiamata solanina, che se assunta in dosi elevate è persino tossica e il corpo spesso ne diviene intollerante rifiutandone anche la digestione. Il peperone produce meno solanina se è coltivato al sole e nel sua periodo di coltivazione (estate), quindi il modo migliore è rispettare la stagionalità sia per i peperoni che per le altre solanacee (patate, pomodori e melanzane) senza abusare nei quantitativi. L’ultimo consiglio è quello di preferire i peperoni colorati, rossi e gialli, mentre quelli verdi essendo più acerbi sono da evitare visto la percentuale maggiore di solanina.

Un etto di peperoni fornisce 22 kcal e uno studio sugli estratti di peperone indica la riduzione del rischio di contrarre alcune forme di tumore, ad esempio quella al cervello causata probabilmente dalle nitrosammine, proprio perché il peperone pare che inibisca queste sostanze cancerogene. Il contenuto di vitamina C e betacaroteni sembra essere parte integrante di questo effetto protettivo anche se non se ne conoscono ancora bene i meccanismi. Per l’utilizzo del peperone come nutraceutico è quindi consigliabile evitare la cottura che riduce sino al 60% il contenuto di vitamina C. Un altro studio ha dimostrato che la sostanza luteolina presente nei peperoni è utile per rallentare l’invecchiamento delle cellule del cervello che porta così a migliorare la memoria e rimanere più giovani.

A cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese

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