Lug 16 2020

il buono 16 07 2020

Published by at 4:58 pm under Pubblica Amm.ne

IL BUONO

Sul Dubbio l’intervista di Eugenio Albamonte, già presidente dell’Associazione nazionale magistrati; l’inizio:

—Sì, c’è un rischio serio, molto serio, che la politica infierisca strumentalmente anziché preservare l’autorevolezza e l’immagine di noi magistrati. Alcuni pensano sia l’occasione giusta per operare una sorta di resa dei conti. Dal caso dell’hotel Champagne si rischia insomma di arrivare a una rappresaglia—

Come le preservano loro autorevolezza e immagine della politica, iniziando da Davigo Piercamillo! Ed ecco il succoso durante:

—E sì, il timore è che le vicende dell’hotel Champagne e le altre chat che coinvolgono consiglieri superiori vengano strumentalizzate per regolare una serie di questioni. Non mi riferisco solo alle riforme del Csm o dell’ordinamento giudiziario ma anche a idee come quella di istituire commissioni d’inchiesta sui presunti complotti giudiziari orditi contro la politica. Si pensa di trattare la magistratura come la criminalità organizzata o altre vicende oscure del nostro Paese—

I presunti complotti giudiziari contro la politica! Poi Albamonte spara deciso alto:

—Ma il punto è che se c’è una istituzione indebolita, le altre dovrebbero lavorare per favorirne il recupero di credibilità, preservarne l’autorevolezza. Il vero dramma del nostro Paese è che invece in questi casi ciascuna classe dirigente approfitta della caduta delle altre per regolare appunto vecchi conti. Nel nostro caso c’è pure la pretesa di avviare analisi del sangue su ciascun giudice o pm per verificare se si trovino tracce di una sua eventuale faziosità politica—

Come al tempo di Mani Pulite, quando la politica è debole bisogna aiutarla! E adesso si arriva ai processi interminabili:

—Noi vogliamo la rapidità, ma che sia compatibile con la qualità, altrimenti è chiaro che se il magistrato vede approssimarsi la scadenza tende a sacrificare i tempi del dibattimento e quindi le stesse garanzie difensive, pur di evitare la sanzione—

E arriva anche il momento dell’eccesso di custodia cautelare, che al cittadino, non al giudice, costa un occhio della testa:

—Ma poi: è evidente che nella fase delle indagini e in sede cautelare non vi siano gli stessi elementi disponibili al termine di un procedimento giunto in Cassazione, quando il contraddittorio dibattimentale consente tutt’altro grado di cognizione. Si rischia di creare anche una dinamica paradossale interna ai medesimi uffici giudiziari: un certo collegio della Suprema corte potrebbe determinare, con una determinata pronuncia, conseguenze disciplinari per un altro collegio della stessa Cassazione che in sede cautelare aveva assunto certe decisioni—

Il gran finale, con mezza ammissione di colpa, veniale ben s’intende:

—Però va anche detto che le classi dirigenti hanno fatto poco per preservare la loro credibilità, e questo vale anche per la magistratura, ora costretta, da fatti specifici, a impegnarsi in una ristrutturazione. Ma ripeto, l’errore davvero esiziale è quello che induce ciascun ceto dirigente a tirare gli altri verso il basso anziché a sostenerne il riscatto. Nel resto d’Europa prevale la reciproca legittimazione, da noi l’esatto contrario—

Eugenio Albamonte è considerato un buono, figuriamoci il Davigo!

Francoforte 16 07 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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