Lug 05 2020

la legge del più forte-milleseicentoquarantasei 05 07 2020

Published by at 5:42 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – milleseicentoquarantasei

Da www.errorigiudiziari.com; due volte assolto, la Procura non demorde: tre ricorsi!

—Nella sua posizione privilegiata, avrebbe potuto aiutare facilmente un imprenditore senza scrupoli a violare la legge. Ma lui no, un tenente colonnello della Guardia di Finanza in forza alla Dia (la Direzione investigativa antimafia) non avrebbe mai potuto fare qualcosa del genere. Tantomeno fornire informazioni riservate per agevolare un imprenditore in una gara d’appalto a Napoli. E invece proprio con quest’accusa l’ufficiale Vincenzo Mazzucco è finito agli arresti domiciliari per 80 giorni nell’ambito della maxi inchiesta Global Service, collegata a diversi nomi illustri (l’imprenditore Alfredo Romeo, la sua segretaria, più assessori e altri personaggi noti) tra il 2008 e il 2009. Ma era innocente. Ci è voluto del tempo, ma alla fine la verità è venuta fuori. Vincenzo Mazzucco, come tutti gli imputati che finirono a processo per quell’inchiesta, è stato assolto in tutti i gradi di giudizio. E non appena la sentenza è diventata definitiva, i suoi legali – gli avvocati Eugenio Cricrì, Lucio Cricrì e Vincenzo Maiello – hanno presentato un’istanza di riparazione per ingiusta detenzione. Quella che aveva subito il loro assistito era stata una misura cautelare ingiusta e come tale andava risarcita. Nell’istanza rivolta alla Corte di Appello partenopea, viene descritto tutto il peso umano e professionale sofferto in quegli anni: «La detenzione patita aveva causato danni di natura personale e familiare e gravi ripercussioni sul suo stato di salute, un notevole danno all’immagine derivato dall’ampio risalto mediatico, pregiudizi sul lavoro, con la revoca dell’assegnazione alla Dia, la sospensione dall’impiego, la mancata percezione di alcune indennità, conseguenze di natura patrimoniale, spese mediche e spese legali». E così, a metà ottobre 2017, i giudici dell’ottava sezione della Corte d’Appello di Napoli hanno accolto la richiesta, disponendo la liquidazione di un indennizzo pari a 35 mila euro a fronte degli 80 giorni agli arresti domiciliari trascorsi da Vincenzo Maiello e motivandola con queste parole: «La privazione della libertà personale per il tenente colonnello Vincenzo Mazzucco, appartenente alle forze dell’ordine il cui comportamento in servizio è stato sempre ineccepibile, procurandogli la stima e l’apprezzamento dei superiori, ha costituito, per il solo fatto di essere stata posta in essere e a prescindere dalla sua durata, un evento traumatico e di rilevante incisività sulla psiche dell’ufficiale, sulle sue relazioni sociali e familiari, sulla considerazione e sulla reputazione personale e professionale da lui in precedenza godute». La somma va considerata, al di là degli standard legati alla detenzione domiciliare, anche allo spessore istituzionale dell’ufficiale arrestato. All’epoca, Mazzucco era in forza alla Dia, un corpo scelto fatto da eccellenze nel campo delle indagini su flussi economici e aggressioni ai patrimoni mafiosi. Il risarcimento per ingiusta detenzione nei confronti di Vincenzo Mazzucco giunge subito dopo la riparazione per ingiusta detenzione disposta a favore di Paola Grittani, segretaria (nonché braccio destro) di Romeo, e quella riconosciuta all’ex funzionario comunale Piscitelli (difeso dal penalista Arturo Frojo).

Francoforte 05 07 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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