Archive for Aprile, 2020

Apr 30 2020

la legge del più forte-millecinquecentottantuno 30 04 2020

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millecinquecentottantuno

Da www.errorigiudiziari.com; è incredibile la fiducia per le fotografie, di cui l’archivio della rivista è pieno, che inducono inquirenti e giudici a sbattere al fresco chi passa di lì, per poi assolverlo nel confronto in Aula tra persone: e il confronto non poteva esser fatto prima, risparmiando galera da una parte, processi inutili dall’altra?

—Duecentodieci giorni in carcere da innocente. Più altri 31 agli arresti domiciliari, senza neanche saperne il perché. In tutto otto mesi di ingiusta detenzione per un reato mai commesso, sulla base di accuse prive di fondamento. È la storia di ingiusta detenzione vissuta da protagonista suo malgrado da Remo Brunella, 43 anni, romano, sposato e padre di tre figli. Titolare di un bar, ha giusto un piccolo precedente per resistenza a pubblico ufficiale. Ma è una storia passata, ha pagato il suo conto con la giustizia. Per questo, quando su di lui sta per abbattersi la tempesta di un’accusa ingiusta, non immaginerebbe mai di essere sul punto di diventare uno dei mille italiani che ogni anno vengono risarciti dallo Stato in quanto vittime di ingiusta detenzione. È il 18 ottobre 2002. Non si è ancora fatto giorno, che in casa di Remo Brunella squilla il citofono. È la polizia. Il barista fa entrare gli agenti e scopre che nei suoi confronti è stata firmata un’ordinanza di custodia cautelare. «Lo accusavano di aver commesso tre rapine aggravate dall’uso di una baionetta. E nel corso di una di queste, aver quasi ucciso una vittima del suo colpo», ricorda oggi il suo difensore, l’avvocato Riccardo Radi. Brunella viene prelevato e condotto direttamente nel carcere romano di Regina Coeli. Ma come si era arrivati a lui? «Remo Brunella aveva ricevuto una telefonata dal cellulare sottratto a una delle vittime delle rapine. Non solo: non essendo incensurato, esiste una sua foto segnaletica che viene quindi mostrata alle nove persone che avevano subìto le tre aggressioni imputate al barista romano. Due di queste, colui che era stato ferito dalla baionetta e un’altra persona, credono di riconoscerlo», spiega l’avvocato Radi. Brunella resterà in carcere 210 giorni. Subito dopo otterrà gli arresti domiciliari, che dureranno altri 31 giorni. Verrà scarcerato solo il 16 giugno 2003. Ma nel frattempo l’uomo, molto provato dalla carcerazione, ha commesso un’ingenuità: «Ha fornito un alibi che era stato smentito dalle verifiche. E proprio questo aver mentito sull’alibi induce il Tribunale a dedurne la colpevolezza», fa notare Radi. «Al termine del processo di primo grado, infatti, il 17 luglio 2008, Remo Brunella viene condannato a 11 anni e 6 mesi di reclusione. Ma tre anni dopo, il 16 giugno 2011, la Corte d’Appello annullerà la sentenza per un vizio di forma. Si apre dunque un nuovo processo di primo grado, davanti al Tribunale di Roma, che si conclude il 30 maggio 2014 con la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto. A ben dodici anni di distanza da quell’arresto ingiusto», sottolinea il legale. Come si è arrivati all’assoluzione? «L’errore è nato proprio dal riconoscimento fotografico, che viene smentito in aula al momento in cui l’imputato viene messo a confronto con le vittime delle rapine. La descrizione che era stata fatta del rapinatore non corrispondeva minimamente a Brunella. E di questo elemento fondamentale il Tribunale, innamorato della sua tesi per cui l’alibi smentito equivaleva a una dichiarazione di colpevolezza, non aveva tenuto conto», osserva l’avvocato Radi. Una volta passata in giudicato la sentenza di assoluzione, il 25 novembre 2015 l’avvocato Radi presenta un’istanza di riparazione per ingiusta detenzione per conto del suo assistito. Verrà accolta il 16 marzo 2017, disponendo un risarcimento di 53169,12 euro che Brunella riuscirà a incassare soltanto più di un anno dopo, il 4 luglio 2018. Sedici anni dopo quell’alba terribile in cui tutto cominciò con le manette ai polsi. Remo Brunella è faticosamente riuscito a ricostruirsi una vita. Lasciato dalla moglie, oggi convive con una nuova compagna che gli ha dato una figlia. (ultimo aggiornamento: 20 aprile 2020)

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Apr 30 2020

qui cremona-seicentodiciotto 30 04 2020

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QUI CREMONA – seicentodiciotto

Lapo Pasquetti ricorda su Welfare Cremona che domani è il 1 Maggio……

—Il I Maggio quest’anno è una festa amara di solidarietà che deve indurre tutti a riflettere sulla necessità di ricostruire un sistema di welfare capace finalmente di ridurre le disuguaglianze tra la parte ricca del Paese e chi vive ai margini; capace di sostenere i cittadini nei periodi di crisi e di aiutarli ad uscire dalla povertà, rimettendo in moto quello che veniva chiamato “ascensore sociale, dando sostanza a quel compito fondamentale e dovere della Repubblica verso tutti i propri cittadini, sancito dal secondo comma dell’art. 3 della Nostra Costituzione.

Lapo Pasquetti Sinistra per Cremona – Energia Civile (Cremona)— Ennesima lezione per don Lino Viola, il parroco disobbediente di Gallignano; stavolta arriva da un prete molto in alto, attraverso il sito della Diocesi di Cremona! —Mons. Russo (Segretario generale della Cei): «Preservare la salute è un interesse primario» Anteprima dell’intervista per i media Cei: il Segretario generale parla dell’affidamento dell’Italia a Maria, delle disposizioni in materia di sicurezza e del protocollo per le celebrazioni— La Madonna non può pensare a tutto, dunque provvedano gli uomini. I giornalisti di www.cremonaoggi.it son sempre in cerca di notizie notizie, ecco l’ultima, su cui in tempi bui di coronavirus mi fermo volentieri: —Si sono fatte una passeggiata nel centro storico deserto, approfittando dell’assenza quasi totale di traffico veicolare, ma anche pedonale: così un gruppo di anatre, mamma con una decina di anatroccoli al seguito, che da via Altobello Melone si spostavano verso il Museo del Violino. Stavano forse cercando di ritornare alle rive del Morbasco, da dove probabilmente venivano, ma si devono essere persi, in quanto continuavano ad andare avanti e indietro. Purtroppo però la madre è volata via. Sono allora intervenuti prima alcuni residenti e successivamente anche la Polizia Locale, che ha messo in sicurezza i piccoli e li ha affidati a una famiglia con il cortile, in attesa che la madre, ferma in attesa sul tetto delle case vicine, si riunisca a loro— Piscina comunale, alla fine il gestore la spunta in Consiglio di Stato, ma io credo che valgano ben di più i giudizi dei clienti.

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Apr 30 2020

un giornale perbene 30 04 2020

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UN GIORNALE PERBENE

“Un giornale perbene”: il saluto del nuovo direttore de La Stampa Massimo Giannini. E’ su da una settimana, l’avviso, il saluto e l’articolo, gli altri colleghi lo tolgono dopo un paio di giorni, come Maurizio Molinari a Repubblica: che Giannini senta il bisogno di convincere i lettori?

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Apr 30 2020

a lancia e spada, tuona il borghetti 30 04 2020

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A LANCIA E SPADA, TUONA IL BORGHETTI! Dal Fronte del Blog di Edoardo Montolli; Stefano Mauri di Sussurrandom, autore dell’articolo, non negherà mai d’essere il primo tifoso del DocRock Maurizio Borghetti, alias Dai Burdèl che ghe la fèm! —Qualcosa, in positivo per noi, nella curva epidemica del coronavirus, in discesa, è mutato. La guardia deve restare alta, ma, secondo il medico radiologo in trincea, all’ospedale di Crema, Maurizio Borghetti, oltre le tenebre (in diradamento), c’è una luce rinfrancante che non abbaglia. Ecco cosa ha scritto il dottore cremasco, professionista in prima linea da sempre, a differenza di certi scienziati più televisivi che da laboratorio. La malattia continua a calare e mi interessa quella che dà lesioni importanti e pericolose. Qualcosa nella curva epidemica in discesa è successo. Se ci si organizza con le seguenti, attente modalità: – Tenere alto il livello di attenzione diagnostico (clinica e Tac più che tamponi) con selezione pronta e precisa di nuova malattia da curare e di persone da isolare – Far rispettare rigorosamente i veri metodi di prevenzione del contagio (che avviene per via respiratoria e tranne situazioni eccezionali per passaggio di goccioline tra persone vicine) utilizzando cioè le mascherine e poche altre attenzioni pratiche, ecco ne veniamo fuori prima di altre catastrofiche previsioni. Dai Burdèl che ghe la fèm! Così postò sulla sua pagina Facebook nei giorni scorsi il dottor Maurizio Borghetti. Già, quando si inizierà ad ascoltare quanti, col Coronavirus, quotidianamente si imbattono?

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Apr 30 2020

l’immunità di gregge funziona 30 04 2020

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L’IMMUNITA’ DI GREGGE FUNZIONA

Lo garantisce Repubblica, via Burioni, lo scienziato Tv; muoiono solo quelli che più prima che poi sarebbero morti.

—La notizia arriva via Twitter da Roberto Burioni, con tanto di tabella che conferma: chi guarisce da Covid-19 sviluppa anticorpi. In quantità diverse, ma li produce. “Seppure in quantità variabili – twitta – i pazienti guariti da Covid-19 producono anticorpi contro il virus. Questo è bene perché rende affidabile la diagnosi sierologica e, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità”.

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Apr 30 2020

nessuno! 30 04 2020

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NESSUNO!

E lo dichiara all’Ansa, il vescovo; piuttosto chiudano le imprese!

—Nessuno deve perdere il lavoro, a causa del coronavirus. E’ l’appello lanciato dal vescovo di Campobasso-Bojano, mons. GianCarlo Bregantini. Davanti alle tante vittime della pandemia, dobbiamo impegnarci tutti, come forze sul territorio, a difendere le nostre famiglie e tutto il mondo della produzione, dal dramma chiusura. Dobbiamo essere tutti uniti. Molto più uniti e compatti. Così non sarà il virus a comandare, ma sarà la nostra solidarietà.

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Apr 30 2020

quasi rissa in parlamento 30 04 2020

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QUASI RISSA IN PARLAMENTO

Pe separare i più caldi son dovuti intervenire i commessi; visto che le distanze non furono mantenute, ci sarà una multa generale?

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Apr 30 2020

ultimo sondaggio 30 04 2020

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ULTIMO SONDAGGIO

del Giornale: il centrodestra, fosse unito, batterebbe col 48,7% gli indecisi, fermi al 41,8; più indietro i partiti di governo col 35,4……

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Apr 30 2020

claretta petacci 30 04 2020

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CLARETTA PETACCI

Welfare Cremona ricorda, ma non spiega quali colpe avesse Claretta!

—Alle 3:40 di domenica 29 aprile 1945 in piazzale Loreto furono portati diciotto cadaveri e posati sul pavimento della piazza: Benito Mussolini, Clara Petacci e i sedici giustiziati a Dongo.

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Apr 30 2020

se vai dai nonni 30 04 2020

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SE VAI DAI NONNI

Fontana, il governatore della Regione Lombardia, suggerisce un decalogo che il gruppo www.cremonaoggi.it pubblica, la Provincia copierà domani; letto, la conclusione ovvia: passa a trovarli quando tutto sarà finito.

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