Gen 17 2020

la legge del più forte-millequattrocentosettantotto 17 01 2020

Published by at 7:47 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millequattrocentosettantotto Il Dubbio conforta la tesi di chi ha scelto di abolire la prescrizione dopo il primo grado; ora alla Cedu non resta che l’applauso all’ultima trovata di Davigo, l’avvocato responsabile in solido col cliente per gli appelli temerari!

—Nonostante siano diminuite le pendenze dei casi italiani dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, il nostro Paese rimane comunque al quinto posto nella classifica degli Stati con il maggior numero di ricorsi. Tra i nostri ricorsi spicca al primo posto, con 1200 casi, il problema dell’irragionevole durata del processo e la mancata applicazione della legge Pinto. Ricorsi che sono però destinati ad aumentare, soprattutto dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 88 del 2018 che ha dichiarato illegittimo l’articolo 4 della legge n. 89 del 2001, nella parte “in cui preclude la proposizione della domanda di equa riparazione in pendenza del procedimento nel cui ambito la violazione della durata ragionevole si assume essersi verificata”. Parliamo della relazione relativa all’anno 2018, presentata in Parlamento, in merito all’esecuzione delle sentenze Cedu da parte dell’Italia. Come detto il nostro Paese continua a pesare sul carico di lavoro della Corte di Strasburgo considerato che è al quinto posto nella classifica degli Stati con il maggior numero di ricorsi e che il carico italiano rappresenta il 7% del totale. In vetta c’è la Russia ( 11.745), seguita dalla Romania ( 8.503), dall’Ucraina ( 7.267) e dalla Turchia ( 7.107). Dal documento, risulta che l’Italia migliora la posizione per numero di condanne, con 11 sentenze ( nel 2017 erano state 28) e si colloca al settimo posto preceduta da Russia ( 248), Turchia ( 146), Ucraina ( 91), Romania ( 82), Ungheria ( 38), Grecia ( 35), Moldavia ( 33), Lituania ( 32) e Bulgaria ( 29). L’accertamento delle violazioni ha riguardato l’articolo 3 ( divieto di tortura e trattamenti disumani o degradanti, con 2 violazioni), l’articolo 6 ( diritto all’equo processo, con 5 condanne), il principio nulla poena sine lege ( articolo 7, con 1 violazione), il diritto al rispetto della vita privata e familiare ( articolo 8, con 4 violazioni), il diritto di proprietà ( articolo 1, Protocollo n. 1, con 3 violazioni), il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva ( articolo 13, 1 violazione).

Francoforte 17 01 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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