I
consigli del nutrizionista di Campagna Amica
Finocchio,
l’ortaggio amico del cervello
Che sia
in insalata con arance e olive nere oppure gratinato al forno, è
difficile non amare questa verdura. Sapete che oltre a essere
buonissima, fa anche molto bene alla salute?
Il
finocchio
è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere
e il suo aroma peculiare si deve alla consistente presenza di
anetolo,
un’essenza che viene adoperata per la preparazione di liquori quali
la sambuca, il pastis e l’anisette in Francia o l’anis in Spagna.
È
opportuno fare distinzione tra finocchio selvatico e coltivato. Le
due varietà fanno parte della stessa famiglia, ma mentre quello
selvatico cresce in maniera spontanea e viene usato come pianta
aromatica, quello coltivato, o comune, dispone di una parte edibile,
detta “grumolo”, costituita dalla parte basale delle foglie e
caratterizzata da un sapore più dolce e meno pungente rispetto a
quello del finocchio selvatico. Questo ortaggio ha un contenuto
calorico molto ridotto, circa 31 calorie per ogni etto, è povero di
grassi ma molto ricco di fibre, quindi è un alimento particolarmente
indicato per chi tiene alla propria linea.
Il
finocchio è molto ricco di sali minerali, soprattutto potassio,
calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi
e stanchezza. Contiene molte vitamine, in particolare la vitamina A,
essenziale per proteggere e mantenere sana la pelle e per regolare il
funzionamento della retina e della vista, la vitamina B, elemento
fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e
dell’apparato cardiocircolatorio, e la vitamina C, sostanza molto
importante nella prevenzione di numerose patologie perché rafforza
il sistema immunitario e svolge un’efficace azione antiossidante.
Il buon contenuto di fitoestrogeni rende il finocchio un ottimo
equilibrante naturale dei livelli degli ormoni femminili, il che lo
rende particolarmente utile nello stimolare la produzione di latte
nelle donne alle prese con l’allattamento, nel ridurre i disturbi
che precedono il ciclo mestruale e nell’alleviare i sintomi della
menopausa.
Anche
il fegato trae giovamento dal consumo di finocchi, che rappresentano
dei validi disintossicanti e che contribuiscono al miglioramento
delle funzioni epatiche. Inoltre, il finocchio ha effetti diuretici,
favorendo la produzione di urina e, di conseguenza, l’eliminazione
delle tossine da parte dell’organismo, ed è indicato in caso di
inappetenza, dato che stimola l’appetito e la secrezione gastrica
attraverso l’azione dei suoi principi aromatici.
Come
erba officinale, il finocchio costituisce un ottimo rimedio per i
problemi di digestione, in quanto contrasta i processi fermentativi
che avvengono nell’intestino crasso e contribuisce all’eliminazione
dell’aria che si accumula nello stomaco e nell’intestino, lenendo
in tal modo anche i dolori causati dalle coliche gassose nei neonati.
Proprio in considerazione di queste sue virtù benefiche nei
confronti dell’apparato digerente, tisane, decotti e infusi
preparati con i semi di questo ortaggio possono essere molto utili
per coloro che abbiano problemi di gonfiore addominale e di
aerofagia.
A
cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese