Dic 31 2019
da mariastella gelmini 31 12 2019
DA
MARIASTELLA GELMINI
Cari amici, si sta per chiudere un
anno che, almeno politicamente, non è stato certo “bellissimo”.
E purtroppo quello che ci è stato preparato dalla nuova maggioranza
giallorossa non sarà un anno semplice. Con la legge di bilancio e il
decreto fiscale, il governo ha esautorato il Parlamento: è stato
gravissimo il mancato esame della Camera della manovra. Contro questo
“esproprio” della democrazia parlamentare, insieme a tutti i
gruppi del centrodestra, presenteremo un ricorso alla Corte
Costituzionale (qui
trovate alcune immagini della conferenza stampa del 18 dicembre con i
colleghi di Lega e Fratelli d’Italia).
Ma la manovra non è stata solo uno sfregio alle prassi e alla
Costituzione: nel merito infatti è la certificazione del fallimento
della ‘mission’ di questo esecutivo. Dicevano di voler impedire
l’aumento dell’Iva per 23 miliardi: lo hanno semplicemente
rinviato di un anno, producendo nuovo debito (una tassa sulle future
generazioni e un macigno sull’azione dei prossimi governi). Sul
biennio 2021-2022 gravano 47 miliardi di iva e accise in più. E la
crescita stimata per effetto della manovra nel prossimo triennio è
dello 0,2% del Pil. La montagna ha partorito il topolino. E come se
non bastasse il governo delle 4 sinistre si è accanito contro il
ceto medio e le imprese: si sono inventati le tasse ‘buone’,
riparandosi dietro un finto ambientalismo utile solo a far cassa. E
così ecco la plastic tax e la sugar tax (e meno male che la norma
sulla cannabis light è stata bloccata, anche grazie alla nostra
battaglia, altrimenti avremmo finito per criminalizzare l’aranciata
e agevolare la cannabis!).
Nel
mio intervento in dichiarazione di voto sulla fiducia alla legge di
bilancio (qui
trovate il video integrale)
ho messo in evidenza le contraddizioni della maggioranza.
Dal 1
gennaio inoltre entra in vigore una norma liberticida che distrugge
quel poco che restava di liberale e garantista nel processo penale.
Con l’abolizione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio
(anche in caso di una sentenza di assoluzione!) non avremo processi
più veloci e una giustizia più efficiente. Né sarà più
facile ottenere giustizia per le vittime. Contro questo vulnus alla
democrazia liberale abbiamo fatto di tutto, insieme anche agli
organismi rappresentativi forensi: ci siamo però scontrati contro un
muro di gomma.
Quello che ci consegna questo primo scorcio di
legislatura è un Paese meno libero, più indebitato e tassato.
Il
gruppo parlamentare che ho avuto l’onore di guidare dall’inizio
della legislatura si è battuto su tutti i temi, confrontandosi con
due diversi governi e impegnandosi in ogni modo contro la deriva
liberticida e la furia tassatrice del governo. Abbiamo ottenuto
alcuni risultati importanti sul fronte legislativo – come ad
esempio la proroga della legge Golfo per la presenza delle donne nei
Cda, la norma sull’introduzione del reato di revenge porn, alcune
misure di semplificazione fiscale, il ritorno dell’educazione
civica a scuola – e rinsaldato l’alleanza politica fra i gruppi
parlamentari del centrodestra istituendo, su mia proposta, un tavolo
di consultazione permanente dei capigruppo dell’opposizione. È il
miglior viatico per assicurare il ritorno al governo del
centrodestra: siamo convinti infatti che il governo delle 4 sinistre
crollerà sotto il peso delle sue contraddizioni. Ed è anche per
questo che urge rafforzare Forza Italia e la sua presenza nella
società e nelle istituzioni. Da questo punto di vista nell’ultimo
scorcio dell’anno abbiamo dato, grazie al Presidente Berlusconi,
alcuni segnali importanti, con la nomina di due bravissimi sindaci
quarantenni a coordinatori regionali di Umbria e Liguria (Romizi e
Bagnasco), con l’indicazione di Francesco Battistoni a commissario
per le Marche, di Giorgio Leonardi per il Trentino Alto Adige ed
Emily Rini per la Valle d’Aosta.
Un’azione di
riorganizzazione e di rilancio che ha riguardato anche l’assetto
nazionale del Movimento con l’indicazione di Giorgio Mulé come
nuovo responsabile dei Dipartimenti, con la nomina dei responsabili
degli Enti Locali per il Nord (Roberto Pella) per il Centro (Maurizio
Gasparri) e per il Sud (Antonino Germanà) e che proseguirà anche
con il nuovo anno (qui
trovate la mia intervista sul tema a Il Giornale).
Forza
Italia deve rimarcare la sua identità e le sue battaglie, mai come
in questo momento (tasse, lavoro, giustizia, burocrazia) e premiare
il lavoro di chi, sul territorio, si è fatto le ossa nel partito e
nelle istituzioni.
Come Jole Santelli, ad esempio, che è la
nostra candidata alla presidenza della Regione Calabria: una donna
capace, una politica esperta, che si è già misurata con il governo
locale e nazionale. Sarà, ne sono convinta, la prima donna
presidente della Regione Calabria. Adesso dobbiamo tutti impegnarci
perché alle elezioni del 26 gennaio in Emilia-Romagna e Calabria, il
centrodestra possa conseguire altre due vittorie. È importante non
solo per quelle due regioni (entrambe governate dalla sinistra), ma
anche perché da quel risultato potranno dipendere le sorti del
governo nazionale. Al quale auguriamo un 2020 di… riposo.
A voi e alle vostre
famiglie, invece, auguro un 2020 di serenità e benessere.
Buon
Anno a tutti e un grande abbraccio,
Mariastella
PS – Chi vuole conoscere il calendario delle iniziative o semplicemente essere informato sul nostro lavoro, può inviare una mail a: posta@mariastellagelmini.it
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