Dic 06 2019

la legge del più forte-millequattrocentotrentasei 06 12 2019

Published by at 7:03 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEQUATTROCENTOTRENTASEI Da l’Opinione delle Libertà; il processo mediatico, come la prescrizione, è da abolire perché disturba il lavoro dei giudici, mentre i pareri agli estremi opposti nello stesso processo, tra giudici diversi, non disturbano mai! —Lara Comi è tornata in libertà. È quanto ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano che, come spiegato dal suo difensore, l’avvocato Gian Piero Biancolella, che aveva presentato il ricorso, ha revocato l’ordinanza di arresti domiciliari eseguita a carico dell’ex eurodeputata di Forza Italia il 14 novembre in una tranche della maxi indagine ‘mensa dei poveri”. “Ero certo che oltre 5 ore di interrogatorio, i documenti prodotti e due ore di discussione al Riesame avevano lasciato il segno”, ha spiegato il difensore. Il tribunale ha deciso però di applicarle una misura interdittiva per sei mesi che le vieta di dirigere società, compresa la sua azienda di consulenza. “Sono molto felice e ora sono più che mai determinata a far emergere la mia innocenza”, ha detto Comi al suo avvocato, ringraziandolo, subito dopo che le è stato notificato il provvedimento. I giudici non hanno riconosciuto le esigenze cautelari per tre reati contestati, un presunto finanziamento illecito, con una relativa accusa di false fatture, e una presunta truffa su una collaborazione per l’allora europarlamentare di Nino Caianiello, personaggio al centro della maxi indagine. I pm Bonardi, Furno e Scudieri, invece, avevano chiesto di mantenere la misura cautelare perché, anche se è vero che non ha più incarichi, grazie alla sua “rete relazionale, trasversale fra alti livelli politici e imprenditoriali”, come aveva scritto il gip, Comi potrebbe commettere altri reati. Tra 45 giorni con le motivazioni il Riesame, che aveva respinto, in pratica, tutti i ricorsi precedenti nella maxi inchiesta, chiarirà le ragioni della revoca dell’ordinanza e i pm, poi, potrebbero ricorrere in Cassazione. Per la difesa, intanto, “l’impianto accusatorio ha mostrato evidenti falle”.

Francoforte 06 12 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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